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Title: Compendiolo

Author: Pietro Aaron

Publication: Io. Antonio da Castelliono (Milano, after 1545)

Principal editor: Anne-Emmanuelle Ceulemans

Funder: Université catholique de Louvain, Unité de musicologie F.N.R.S.

Edition: 2002

Department of Information and Computing Sciences Utrecht University P.O. Box 80.089 3508 TB Utrecht Netherlands
Copyright © 2002, Université catholique de Louvain, Unité de musicologie, Louvain-la-Neuve, Belgium; Utrecht University, Netherlands
page 1
COMPENDIOLO
DI MOLTI DVBBI, SEGRETI
ET SENTENZE INTORNO AL CANTO
FERMO, ET FIGVRATO, DA MOLTI ECCELLENTI
& consumati Musici dichiarate,
Raccolte dallo Eccellente
& scienzato Autore frate Pietro Aron
del ordine de Crosachieri
& della Inclita Citta
di Firenze.
In memoria aeterna erit Aron, Et nomen eius nunquam destructur.For comments relating to this motto, see Bonnie J. Blackburn, Edward E. Lowinsky, Clement A. Miller, A Correspondence of Renaissance Musicians (Oxford, 1991), p. 85.

In Milano per Io. Antonio da Castelliono stampatore. page 2page 3

Tauola del canto fermo.

DIchiaratione della mano. cap. 1.
Delle lettere della detta mano. cap. 2.
Dichiaratione delle note. cap. 3.
Cinque ordini appartenenti al canto fermo. cap. 4.
Delle mutationi del canto fermo. cap. 5.
Come le mutatione ascendono & discendono. cap. 6.
Argomento incontrario. cap. 7.
Come reut, & utre ascendono, & non discendono. cap. 8.
Delle proprietati della mano. cap. 9.
Qual sia la forma delle lettere musicali. cap. 10.
Modo facile da insegnare la man per lo senno non piu detto. cap. 11.
Dichiaratione intorno al b molle. cap. i2.
Della forma delle note del canto piano. cap. 13.
Delle. 15. positione della mano greca. cap. i4.
Dichiaratione di tutti i tuoni o tropi del canto fermo. cap. i5.
Della diuisione & termini di essi tuoni. cap. i6.
Del conoscere i salmi. cap. i7.
Il modo da intonare i salmi solemni. cap. i8.
Il modo da intonare i salmi feriali. cap. i9.
Come procedono le sillabe alla modulatione delli tropi. cap. 20.
Del salmo maggiore, & minore. cap. 2i.
Delle quatro maniere de tuoni dalli antichi considerate. cap. 22.
Perche si dice autentico, & plagale. cap. 23.
De principi de tuoni, & delle differenze. cap. 24.
Dello intonare lo introito & sua significatione. cap. 25.
De graduali. cap. 26. page 4
Del alleluia. cap. 27.
Delli offertorii, & post comunioni. cap. 28.
Delle positioni de tuoni regolati. cap. 29.
De tuoni non regolati. cap. 30.
Del tropo o ueramente modo acquisito dal musico licentiato. cap. 31.
Delle quatro sorti del diapente. cap. 32.
Del diatesseron. cap. 33.
Della compositione de tuoni. cap. 34.
Della confinalita de tuoni. cap. 35.
Del tuono perfetto, & del nome di esso. cap. .
Dello ascendere del tuono autentico. cap. 37.
Del tuono plagale. cap. 38.
Del tuono autentico imperfetto. cap. 39.
Del tuono plagale imperfetto. cap. 40.
Del tuono autentico plusquam perfetto. cap. 41.
Del tuono misto perfetto & imperfetto. cap. 42.
Del tuono commisto. cap. 43.
Della chorda de tuoni. cap. 44.
De alcuni tuoni non da ognuno conosciuti. cap. 45.
Del diapente legato & sciolto. cap. 46.
De tre modi da conoscere ciascun tuono. cap. 47.
Come al tuono puo nascere contrarietà. cap. 48.
Come la spetie genera, uarietà al tuono. cap. 49.
Come procedono il tuono Autentico & Plagale. cap. 50.
Finito il canto Fermo.
page 5

Del canto figurato.

Diffinitione de la musica. cap. 2.
Delle parti de la musica. cap. 3.
Delle figure del canto figurato. cap. 4.
Delle cinque figure col punto appresso. cap. 5.
Delle pause, o uergole appropiate alle figure. cap. 6.
Dichiaratione del modo. cap. 7.
Del tempo. cap. 8.
Della prolatione. cap. 9.
Del nascimento del modo minore, & maggiore. cap. 10.
Della creatione del tempo, & prolatione. cap. 11.
Della prolatione maggiore, & minore. cap. 12.
Del tempo & minor modo dalli antichi considerati. cap. i3.
Del tempo modo minore & maggiore. cap. 14.
Della cognitione del tempo secondo i moderni. cap. 15.
Del modo maggiore & minore secondo i moderni. cap.. i6.
Della prolatione perfetta, & imperfetta. cap. i7.
Delle pause del modo maggiore, & minore differenti. cap. i8.
Delle note atte alla perfettione. cap. i9.
Della breue perfetta regolata. cap. 20.
Della breue perfetta subintelletta. cap. 2i.
Della reintegratione del tempo. cap. 22.
Del scemare del tempo. cap. 23.
Del finito numero di ciascuna nota nel circolo col punto. cap. 24.
Del semicircolo col punto. cap. 25.
Del circolo, senza il punto. cap. 26.
Del semicircolo senza punto. cap. 27. page 6
Delle note nere, o piene. cap. 28.
Come la breue nera è uariabile. cap. 29.
Della semibreue nera. cap. 30.
Della similitudine intorno alle note perfette. cap. 3i,
Delle alterationi. cap, 32,
Delle note alterate. cap, 33,
Delle note alterate subintellette. cap, 34,
Del finito numero del Tempo. cap, 35,
Del finito numero del modo. cap, 36,
Del finito numero del punto. cap. 37.
Della doppia misura nelle dolci modulationi. cap, 38,
Dello annouerare i canti. cap, 39,
Del passaggio dato alle figure cantabili. cap, 40,
Del passaggio dalli antichi osseruato. cap, 4i,
Come la lunga nel Tempo perfetto semplice non sara det-
ta perfetta, ne imperfetta.
cap, 42,
Delle note incatenate, o in legatura. cap, 43,
Delle sorti della legatura. cap, 44.
Della intelligenza di esse note incatenate. cap, 45,
Dichiaratione del tuono. cap, 46,
Del semituono minore, & maggiore. cap, 47,
Del diesi. cap, 48,
Della diuisione del tuono. cap, 49,
Delle parti di esso tuono. cap, 50,
Del dittono, & semidittono detti terza maggiore & ter-
za minore.
cap, 5i,
Del tritono chiamato quarta maggiore. cap, 52,
Del diapente minore. cap, 53. page 7
Della sesta maggiore, & minore, cap, 54,
Dichiaratione della uoce, & altri termini necessari, cap, 55,
Della musica humana, mondana, & istromentale, cap, 56,
Delle due maniere delli istrumenti, cap, 57,
Della musica harmonica, organica, & rithimica, cap, 58,
Doue hanno il segno del diesi & b molle il suo proprio luo-
go nelle compositioni.
cap, 59,
Come in ogni luogo della mano si ritrouono sei note, cap. 60,
Dichiaratione del contrapunto, cap, 6i,
Delle parti, & eccellenza del contrapunto, cap, 62,
Delle consonanze atte alle compositioni, cap, 63,
Della spetie equisonante, consonante, & dissonante. cap, 64,
Del nascimento di tutte le speti, cap, 65,
Prima regola intorno le compositioni, cap, 66,
Dello incatenare le consonanze, cap. 67,
Delle discordanze nel contrapunto usate, cap, 68,
Della sincopa, cap, 69,
Della fuga, cap, 70,
Delle proportioni, cap, 7i,
Delle consonanze create nelle proportioni, cap, 72,
Della proportionalità, cap, 73.
Del genere, diatonico, cromatico, & enarmonico, cap, 74,
Facile, & breue partimento, intorno l'istromento chiama-
to Organo,
cap. 75.
Finito il canto figurato.
page 8

Al molto Reuerendo & Magnifico Signore
Monsignor Traiano da San Celso,
Patrone Honorando.For comments relating to this dedication, see Bonnie J. Blackburn, Edward E. Lowinsky, Clement A. Miller, A Correspondence of Renaissance Musicians (Oxford, 1991), p. 85.

HO molti giorni considerato magnifico Signor mio alla
grandezza di quella, & conosciuto la nobile natione,
& Parentela di essa. Non è dubbio alcuno che' non
ui naschi, Magnificenza, Liberalità, virtù, & Gentilezza.
Onde la perpetua & fedele seruitù qual tengo con uostra Si-
gnoria, mi costrigne à dedicarli le fatiche mie, quale è il piccolo
Libretto Compendiolo della Musica chiamato. Et benche' io
habbi assai giorni affaticatomi, & essaminato di piu sorti, &
degne Nationi, A me non è paruto eleggere ne desiderare mag-
giore Imperio della Signoria uostra. Laquale si degnerà accet-
tare il uolere, & animo mio buono. Et nell'Accademia de ser-
ui suoi minori partecipe farmi. Vale'.
page 9

DEL CANTO FERMO.

HAuendo io continuamente essercitatomi nel dolce nome
dell'harmonica Musica, & non ingrato del dono con-
cedutomi da colui ch'il tutto regge, & gouerna, hò
molte operette al publico seminate', & conosciuto l'interesso d'al-
cuni i quali forse nel leggere non uolontieri s'affaticono al loro di-
letto & ho ristretto, & raccolto molte sentenze, & se-
greti a tal arte utili & necessarij. Onde uolendone fare profes-
sione, o in qualunque altra scienza, a te è necessario intendere, &
sapere' la conditione' di essa, & suo principio come' seguitando
intenderai.

Dichiaratione della Mano. Cap. 1.

E Risoluta sentenza, ch'altro non è la Mano, ch'una certa, &
ferma Regola, o principio della Musica, laquale è diuisa in tre
parti cioe, graui acute, & sopracute, & dire si puo anchora in
quatro parti, cioe, sottograui, graui, acute, & sopracute, le parti
sotto graui secondo i Greci, hanno il principio nel Gama ut, pri-
ma corda del ordine nostro, le graui, in Are' prima positione' de
Greci, la fine nel G graue, lequali sono. 7. le acute similmente. 7.
le sopracute. 5.

Delle lettere ordinate nella Mano. Cap. 2.

SEtte sono le lettere della Mano, cioe A. B. C. D. E. F. G. lo Inuen-
tore di esse si legge essere stato il diuino santo Gregorio, lequali
page 10 lettere nella Musica si domandono chiaui, & propiamente tal lettera
è uno riserramento di quel luogo, onde rimossa, & tolta, nasce-
ra non poca confusione, doue' che' F, & C, saranno di quelli luo-
ghi le sue' proprie chiaui, come piu ampiamente al capitolo quin-
to del primo libro de Institutione Harmonica nostra, & nostro Lu-
cidario
alla prima, & seconda oppenione si dichiara.

Dichiaratione delle Note. Cap. 3.

LE note del canto piano cosi da molti chiamate, sono in tre mo-
di, figurate, cioe semplice, composte, & mediocre, lequali no-
te danno il nome alle. 6. sillabe cioe, ut, re, mi, fa, sol, la, &
per dette sillabe si figurano. Le sillabe sono i nomi delle uoci, &
per le uoci sono scritte, perche le uoci non si possono scriuere, le
quali sillabe da Guido monaco Aretino le considero nel Himno di
san Giouanni batista
. Vt queant laxis resonare fibris mira ge-
storum famuli tuorum solue polluti labij reatum sancte Ioannes.

Et pertanto si diranno littere Gregorij, & sillabe Guidonis.

Cinque ordini appartenenti al canto piano. Cap. 4.

SI legge in uno Originale del beato Gregorio & Agostino,
come nel canto piano si ritrouono cinque Ordini, o ueramente Ge-
neri, delli quali il primo è chiamato Differente, il secondo In-
differente, il terzo Prosaico, il quarto Metrico, il quinto Co-
mune. Differente genere è, quando un canto autentico, o plagale
è perfetto, Indifferente quando manca della perfettione, Pro-
saico genere' è, quando il canto è composto sopra le' parole' di
page 11 prosa, come Introiti, Graduali, Offertorij, & simili, Metrico
ordine' è, quando le' note' sono composte sopra uersi, come sono
Hymni, & altri simili, Comune genere è quello, ilquale consiste
del Diapente & Diatesseron, delli quali desiderando tu il tut-
to intendere, leggi al capitolo primo de Institutione' Harmonica
nostra.

Delle mutationi del Canto piano. Cap. 5.

ET benche nel Lucidario nostro all'oppenione. 3. del primo li-
bro habbiamo dichiarate, non dimeno per rimuouere' ogni falso
credere, si dara ferma & terminata Regola, come le mutatio-
ni del detto canto Piano, sempre saranno differenti dal misura-
bile canto. Conciosia che tali mutationi mai non son create, se la
necessita non ti costrigne: laqual necessità è doppia. Primiera-
mente nasce, quando le' sillabe' non sono atte all'ascenso & di-
scenso, allora sarai constretto far mutatione, nominando sempre
la prima & la seconda nota insieme, nel luogo medesimo & suo-
no, & non a beneplacito tuo come molti usono, Ma procedendo
le sillabe atte all'ascendere, & trouando la spetie Tritonale, sa-
rai constretto per la durezza sua scambiare la nota del du-
ro, in quella del b molle, insino a tanto che ascenderai al C acu-
to. Conchiudendo che le mutationi del canto Piano nascono dalla
necessita, & quelle del canto Misurabile, dalla commodita.
Le sopradette mutationi si fanno doue due, o tre note si ritrouono,
lasciando la positione di b, fa mi, nel quale benche egli hab-
bia & contenga due sillabe, non dimeno esse non hanno il potere
alla mutatione, conciosia che esse note sono differenti di luogo,
page 12 perche la sillaba, mi, è sopra della sillaba fa, lo spacio chiamato Ap-
potome
, per il qual ordine essendo dalla mutatione constretto, il musico
fara uguali le due sillabe, mutando il mi, nel fa, & il fa, nel mi, ilqual
mutamento non sara ragioneuolmente chiamato mutatione, ma per
mutatione, perche la mutatione, è uno ripigliamento di una nota, ne l'al-
tra, con uoce uguale, & luogo, laquale permutatione da Franchino
dichiarata, per esser transito non usato, & dal Musico non conce-
duto, ma riprouato, senza altro essempio daremo il fine.

Come le mutationi ascendono & discendono. Cap. 6.

LE sei sillabe per le quali le mutationi si creano Franchino al capo
secondo del primo libro della sua Pratica, da esso sono partite in tre
parti cioe, ut, re, graui, mi, fa ramezzate, sol, la, acute, & dichiara
i Greci hauerle essercitate, Si risponde, a tale consideratione & dico,
Che se da Guido monaco sono state raccolte le sei sillabe il quale fu,
molti anni doppo la Greca essercitatione, non potra adunque esser la
uerità che tali chorde fusseno da i Greci considerate, ordinate, ne es-
sercitate, Hora diremo che doue è una sola nota, come e, nel Gama ut,
Are, mi, & Ela, non si fara mutatione, & doue ne saranno due co-
me nel C, fa, ut, D sol, re, E la, mi, & Ffa, ut, ne nasceranno, 2, et doue, 3,
sei come in G, graue, nel A, nel C, nel D, acuti, & sopracuti, & quan-
do la nota ultima sara, ut, o re, o mi, tali mutationi sempre ascenderan-
no, & quando termineranno, nel fa, o sol, o la, saranno discendenti,
come solfa, fasol, & solla, & li ascendenti faut, mire, & re
mi, delle quali piu ampiamente al capitolo decimo del primo libro de
institutione Harmonica, intendere potrai, & similmente al quarto
capitolo del primo libro della pratica di Franchino.
page 13

Argomento contrario. Cap. 7.

EGli è ben la uerita, ch'ogni dotto, & mezzano Musico conchiu-
de che le mutationi terminate nel ut, nel re, & nel mi, sono ascen-
denti, non dimeno le due mutationi cioe, reut, & utre del G graue,
ascendono, & discendono cosi dichiarando, utre, sta per ascendere
di quadro nel b tondo, quod falsum est, perche la propietà del,
duro, è piu alta di quella del, b molle, & il simile si proua proce-
dendo da c acuto insino ad F graue, & da F, a b acuto, per ilqual
modo bisognera mutare la sillaba ut, del G graue, nella sillaba re,
per cagione del Tritono il quale occorre dal detto, F, al, b, fuggen-
do le due mutationi nascenti da, G, ad, F, & da, F, a, b, lasciando
il piu per il meno, come al capitolo. 14. del primo libro de Institutio-
ne Harmonica
nostra habbiamo a sufficienza dichiarato,Chapter 14 of book I of the Libri tres de institutione harmonica is more explicit than chapter 7 of Book I of the Compendiolo, which in itself is almost impossible to understand. Aaron actually means that unnecessary mutations must be avoided. Therefore, the notes G-F-B flat should be sung "ut/re-ut-fa" (one mutation) instead of "ut/sol-fa/ut-fa" (two mutations). & da Fran-
chino al capo. 4. del primo libro della sua Pratica è confermato.

Come revt, e vtre, ascendono, & non discendono. Cap. 8.

COnsiderando, & essaminando diligentemente quello ch'intorno
alle mutationi habbiamo dichiarato, non è da giudicare ch'utre,
discenda per cagione delle proprietati piu alta o bassa, ma constret-
ti dalla necessità, tale sillaba, ut, in G graue, si mutera nella silla-
ba re, di esso G, non altrimenti se non per ascendere, al fa del b acu-
to, il quale indolcisse il Tritono cadente da b acuto ad F graue.

Delle proprietati della Mano. Cap. 9.

PRoprieta si dichiara essere una deriuatione, o nascimento di piu
page 14 note deriuate dalla sillaba ut, come ut,re,mi,fa,solla, laqual sentenza
conferma il nostro uenerando Franchino al capo. 4. del primo libro
della sua Pratica, lequali uariano, quando il principio suo si muoue,
& tali proprietati sono. 7. cosi chiamate, quadro graue, nel G, sotto
graue. Natura graue, nel C graue, B molle acuto, nel F graue, qua-
dro acuto nel Ggraue, natura acuta nel C acuto, B molle sopracuto nel
f, acuta, quadro sopracuto nel G acuto, desiderandone maggior chia-
rezza. Leggi la seconda oppenione del primo libro del Lucidario nostro.

Qual sia la forma delle lettere Musicali. Cap. 10.

FRanchino al capo primo del primo. libro della sua Pratica dimostra le.
7. lettere in tre modi diuersi cioe le graui conforma di Maiuscola, le
acute minori, le sopracute nella forma Greca, & da Guido monaco
sono dimostrate grande, le acute piccole, le sopracute piccole, ma rad-
doppiate. Doue ch'appresso li moderni tal uariare di lettere è di souer
chio, et altro non producono che confusione, perche le lettere alla Harmo
nica facolta possono essere simili di forma eccettuando le seguenti, b .

Modo facile da insegnare la Mano
per lo senno, & non piu detto. Cap. 11.

CIascuna positione o chorda, nel principio ha la sua lettera, &
seguente si chiamono le uoci, o sillabe, & primieramente diremo che
la sillaba ut, sempre sta per se, & è principio delle seguenti cioe, re,
mi, fa, sol, la. Pertanto, ut, del Gama, re di Are, mi di mi, fa di
C fa ut, sol di D sol re, la di E la mi, si cantono per quadro graue,
prima proprieta. Doppo piglierai la sillaba del C graue, re del, D, mi
page 15 del E, fa del F, sol del G, & la di Alamire acuta, & son cantate
per natura graue, seconda proprieta, & cosi anchora ut, del F gra-
ue, re del G, mi del A, fa del, B, sol del, C, la del D, le quali si
cantono per b molle acuto, terza proprieta, & cosi in questo mo-
do alla fine procederai, lasciando l'ordine primo da molti consue-
to, pieno di lunghezza, & confusione.
Si potra anchora procedere con piu ageuolezza, & minor tempo,
cioe. Se a te sara domandato, per qual proprietà si canta la sillaba sol,
del G sol re ut graue, habbi riguardo di pigliare la detta sillaba sol,
& con quella discendi insino alla sillaba ut, Proprietà della natura
graue, per laquale sara cantato la detta sillaba sol, & la seguente
sillaba re, sara cantato per la Proprieta di b molle acuta, perche il
suo ut è posto nel f graue, & la sillaba ut, si cantera per lo quadro
acuto, perche, è collocata nel'essa sua proprieta, del G graue, & tale
ordine, & modo osseruerai à tutte le note di ciascuna positione.

Dichiaratione intorno al b molle. Cap. 12.

QVelli i quali haranno oppenione che la figura del b molle sia na-
turale, saranno degni di non poca riprensione, come Guido aretino di-
chiara. Egli è da sapere che il b rotondo nel ordine delle lettere non deb
be riga, ne spatio occupare, ne luogo naturale hauere, perche non ha so-
miglianza alle. 7. lettere musicali, & se esso fusse, risponderebbe alle
parti graui, & all'acute. Per lo Diapason alle graui non risponde per-
che è meno del Semituono maggiore, & alle acute lo Appotome auan-
za. Appotome Greco, significa semituono maggiore. Conchiuderemo
che appresso i Greci, il sopra detto b , è chiamato b, rotondo o ue-
ramente menon, Menon è accidentale, et quello che è accidentale non
page 16 è proprio, & quello che non è proprio non è naturale. Non altrimenti,
fu trouato il b molle, se non per adolcire il Tritono duro, et spiaceuole.

Della forma delle note del canto piano. Cap. 13.

NElla Musica immisurabile nascono. 4. diuerse sorti di note, cioe
quadre semplice, et quadre composte, mediocre, et Obblique, Quadra nota
e detta dalla forma, Mediocre note hanno somiglianza delle semibre-
ui misurabili, cioe quasi mezza breue, come dimostra Franchino al
capitolo terzo del secondo libro della sua Pratica, & la Obbliqua no-
ta è diforma lunga & distesa, & dalli estremi nascono due note, le
quali contengono una sillaba, & similmente le composte, & mediocri.

Delle positioni della mano Greca cioe. Cap. 14.

PRoslambanomenos. A re.
Hypate hypaton. mi.
Parhypate hypaton. C fa ut.
Lichanos hypaton. D sol re.
Hypate meson. E la mi.
Parhypate meson. F fa ut.
Lichanos meson. G sol re ut
Mese. A la mi re.
. B fa mi.
Trite die zeugmenon. C sol fa ut.
Paranete die zeugmenon. D la sol re.
Nete die zeugmenon. E la mi.
Trite hyperboleon. F fa ut. page 17
Paranete hyperboleon. G sol re ut.
Nete hyperboleon. A la mi re.

Dichiaratione di tutti i Tuoni, ouuoi
dire Tropi, del canto fermo. Cap. i5.

TRopus Graece' significa tuono, il numero de' quali sono otto
cioe, Primo Secondo Terzo & Quarto. Quinto Sesto Set-
timo & Ottauo. Il tuono in questo luogo non è altro che' una
Regola, laquale si conosce per lo fine', & per lo ascenso, &
discenso, come conferma Franchino al capitolo. 7. del primo libro
della sua Pratica, con la sentenza di Guidone.

Della diuisione, & termine di essi tuoni. Cap. 16.

COme si legge li otto tuoni sono diuisi in due parti, cioe Au-
tentici & Plagali, li Autentici sono. 4. i Plagali similmente. 4.
con questo modo, li Autentici dalli antichi erano nominati.
  • Il pri-
    mo Protus.
  • Il terzo Deuterius.
  • Il quinto Tritus, &
  • il settimo
    Tetrardus.
I Plagali
  • Secondo,
  • Quarto,
  • Sesto, &
  • Ottauo.
La
fine del Primo & Secondo tuono regolarmente iace nel, D, gra-
ue, inregolare, nel A, acuta, il Terzo & Quarto nel E, graue
inregolare, in b acuta, il Quinto & Sesto nel F graue, Inregolare
nel C, acuto, il Settimo & Ottauo, nel G, graue, Inregolare nel D,
acuto.

Del conoscere i Salmi. cap. i7.

EGli de' hauer riguardo primieramente' alla fine' di ciascuna
page 18 Antifona, & al principio del Euouae, Euouae significa seculo-
rum amen.
Et quando, lo fine, o termine sonera re, & il prin-
cipio del seculorum la, tale Antifona & Salmo, saranno, del
Primo tuono, refa, del Secondo, mifa, del Terzo, mila, del
Quarto, fafa, del quinto, fala, del Sesto utsol, del Setti-
mo, utfa, del Ottauo. Antiphona Graece significa uoce recipro-
ca, cioe due' uolte detta. Salmo, latinamente significa cantico.

Il modo da intonare i
Salmi solemni. cap. 18.

  • LA Intonatione del Primo tuono hà il principio nel F graue, il
    mezzo nel, A, acuta, la fine nel, D, nel F, nel, G, graui, & nel
    A, acuto.
  • La Intonatione del Secondo tuono hà il principio nel C graue, il
    mezzo nel F, la fine nel D, graui.
  • La Intonatione del Terzo tuono hà il principio nel G graue, il
    mezzo nel C, acuto, la fine nel, G, detto, & nel A, acuta.
  • La Intonatione del Quarto tuono hà il principio nel A, acuta, il
    mezzo nel detto A, la fine nel E, & nel F graui.
  • La Intonatione del Quinto tuono, hà il principio nel F graue', il
    mezzo nel C acuto, la fine nel A acuto, & alcuna fiata nel C
    acuto.
  • La Intonatione' del Sesto tuono, hà il principio nel F graue', il
    mezzo nel A, acuta, la fine nel F, graue.
  • La Intonatione del Settimo tuono, hà il principio ne giorni solemni,
    nel G, graue, & nel C, acuto, il mezzo nel E acuto, la fine nel
    A acuta, nel B acuto, & nel C, & D acuti.
    page 19
  • La Intonatione dello Ottauo tuono hà il principio nel G graue, il
    mezzo nel C acuto, la fine nel G graue, & nel C acuto.

Del modo da intonare i Salmi Feriali. Cap. 19.

  • IL primo tuono harà il principio nel A acuto, il mezzo in essa
    A, la fine come disopra è dichiarato.
  • Il secondo tuono harà il principio & il mezzo nel F graue, la fi-
    ne come disopra si uede.
  • Il terzo tuono harà il principio & il mezzo nel C acuto la fine
    come disopra è manifesto.
  • Il quarto tuono harà il principio nel A acuta & il mezzo simil-
    mente, la fine, come fu detto.
  • Il quinto tuono harà il principio nel C & anchora il mezzo, la
    fine secondo i seculorum.
  • Il sesto tuono harà il principio & il mezzo nel A acuto, la fine
    sempre nel F.
  • Il settimo tuono harà il principio nel D acuto, il mezzo nel E acu-
    to, la fine come fu detto.
  • Il tuono ottauo harà il principio & il mezzo, nel C acuto, la fi-
    ne come intendesti disopra.

Come procedono le sillabe alla delli Tropi.
Cap. 20.

  • IL principio & il mezzo del primo , procederanno con queste
    sillabe, fa,sol,la,sol,la,fa,la,sol,la, la fine di essi secondo, li euouae.
  • Il principio & il mezzo del Secondo tuono procederanno con le
    seguenti sillabe, ut,re,fa,fa,sol,fa.
    page 20
  • Il principio del Terzo tuono sara simile al secondo, ma la secon-
    da & terza nota saranno legate.
  • Il principio del Quarto tuono & il mezzo procederanno con ta-
    li sillabe la,sol,la,la,sol,la,fa,la.
  • Il principio, & il mezzo del Quinto tuono, procederanno con tali
    uoci cioe, fa,re,fa, & al mezzano Discepolo ut,mi,sol,sol,la,sol.
  • Il principio & il mezzo del Sesto tuono, procederanno con tal pas-
    saggio, fa,sol,la,sol,la,fa,la, sempre uguale al Primo tuono.
  • Il principio del Settimo tuono, & il mezzo procederanno con tal
    discorso di note, fa,mi,fa,sol,sol,la,fa,la,sol,la.
  • Il principio & il mezzo del Ottauo tuono come qui, ut,re,fa,
    fa,sol,fa.
Et nel fine di ciascun Salmo, sempre' con la uoce'
ultima del seculorum, ripiglia l'Antifona, accio non paia una nuo-
ua intonatione, come alcuni con poca auertenza usono.

Del Salmo maggiore, & minore. Cap. 2i.

DAl citerante Dauit, & primo inuentore, del Salmista, ritrouo
due sorti di Salmi, cioe maggiori, & minori de quali i Maggiori
sono il Magnificat, Benedictus, i Minori ogni altri creati, &
dimostrati, come dichiara Lampadio luneburgensi, nel suo compen-
dio
. Et a maggiore chiarezza, nel Secondo, & Settimo, &
Ottauo tuono la Chiesa intorno le intonationi li solemnezza.

Delle quatro maniere de tuoni da
gli Antichi considerate. Cap. 22.

LI antichi ecclesiastici considerorno otto Maniere in
page 21 quatro Ordini. Il primo era detto Protus. Il secondo Deuterus.
Il terzo Tritus. Il quarto Tetrardus. Et ciascuno di questi tuoni
ascendeuono da uno estremo alaltro, undici uoci, cioe da Are, à
D la sol re, & la sua fine terminaua nel D graue, I quali sono
manifesti in molti canti della Chiesa Romana & Ambrosiana,
come Dies ire dies illa, & Salue regina. Et se in essi canti fus-
se mancato una sola nota, era chiamato tuono imperfetto.
Deuterus terzo tuono, terminaua nel E graue, con li estremi da
mi graue ad E acuto.
Tritus quinto tuono terminaua nel F graue, li estremi da C graue
ad F, acuta.
Tetrardus settimo tuono terminaua nel G, graue, lo ascenso, &
discenso, da D graue, à G acuto, come dichiara Franchino al ca-
po nono della sua Theorica.

Perche si dice autentico & plagale. Cap. 23.

EGli è consuetudine alla cosa laudata il dire. cosa auten-
tica, cioe da essere appregiata, & honorata. Pertanto il Primo.
Terzo, Quinto, & Settimo tuoni, per essere essi primieramen-
te ordinati dalla Chiesa, saranno piu, degni & eccelenti del Se-
condo Quarto Sesto & Ottauo Plagali, Autentico del uerbo
graeco nasce, .This latin sentence is taken word for word from Aaron's Libri tres de institutione harmonica, book I, chapter 26, without any grammatical adaptation to the present context.
Plagali tuoni cosi chiamati saranno dimeno eccellenza, cioe minori
& sotto la podesta di essi Autentici, & Obbliqui, Anchora si
potranno dire, perche Plagos graece, latinamente significa Ob-
liquo, come al capo. 26. del primo libro de Institutione Harmo-
nica
nostra nella lingua Latina fu dichiarato.
page 22

De principij de tuoni & delle differenze. Cap. 24.

  • IL primo tuono secondo i libri Ecclesiastici, hà. 6. principij &, ij,
    differenze di Euouae.
  • Il secondo tuono, hà. 5. principij, & due differenze di Euouae.
  • Il terzo tuono hà. 3. principij &. 4. differenze di seculorum.
  • Il quarto tuono, hà. 5. principij, & seculorum. 4.
  • Il quinto tuono, hà. 2. principij, & due' differenze' di seculorum,
    una Gregoriana, & una Monastica.
  • Il sesto tuono, hà. 2. principij, & una sola differenza di seculorum.
  • Il settimo tuono, hà. 5. principij, & quatro differenze di seculorum.
  • Il tuono ottauo hà. 5. principij, & due specie di seculorum.
Delle
quali dichiarationi desiderando la intelligenza intiera, Leggi al
capo. 34. &. 35. del primo libro de Institutione Harmonica nostra.

Del intonare lo Introito, & sua significatione. Cap. 25.

IN ciascuna modulatione primieramente si debbe hauer riguardo
alla natura del canto cioe, quando ascende, & discende, accio
che il Choro sia accomodato per tanto nelli.

Introiti la Intonatione debbe essere mezzanamente alta à inuitare,
& chiamare i ueri Christiani alle orationi & diuini offici, il-
quale significa Iuaticini de profeti.

De Graduali. Cap. 26.

I Graduali & Tratti debbono essere intonati con la uoce piana,
page 23 & humile, Graduale è detto, perche significa I gradi delle virtuti.

Del Alleluia. Cap. 27.

LA Intonatione del Alleluya debbe essere soauemente modula-
ta, con iubilatione del diuino offitio, Alleluya, è lingua hebrea,
& nel Latino significa Laudate Iddio uero inuisibile, come' di-
chiaro Agostino nella glosa del Salterio.

Delli Offertorij, & post Comunioni. Cap. 28.

LA Intonatione delli Offertori, & post Comunioni debbe con-
tinouare con la uoce alquanto alta, & modulata, adimostratione'
del fine della Messa, Offertorio significa offerire il Sagramen-
to, & se' medesimo con la oratione' della fede', come' dichiara
Vgone Cardinale del ordine de Predicatori, & Franchino al
capitolo. 8. al primo libro della Pratica sua.

Delle positioni de tuoni regolati. Cap. 29.

LE terminationi de modi regolati, saranno nel D, nel E, nel F,
& nel G, graui, lequali anchora possono essere dette.
  • Chorda.
  • Luogo.
  • Positione.
  • Siede.
  • Casa.
  • Stanza.
    page 24
  • Allogiamento,
nelle quali il Musico ha ordinato i detti Tropi à cop-
pia, à coppia, cioe Autentico & Plagale insieme, cosi dichiarati.
  • Il primo & secondo nel D.
  • Il terzo & quarto nel E.
  • Il quinto & sesto nel F.
  • Il settimo & ottauo nel G, graui.

De tuoni non regolati. Cap. 30.

  • IL primo & secondo nel A.
  • Il terzo & quarto nel, .
  • Il quinto & sesto nel C.
  • Il settimo & ottauo nel D, acuti.

Del tropo, ouer modo acquisito,
licentiato dal Musico. Cap. 31.

DAl Musico è ordinato, che ogni canto possi terminare in qual
luogo della Mano doue à te piace, pur che le sue speti si ritroui-
no, come conferma Franchino al capitolo ottauo del primo libro
della Pratica sua.
Species, & latera, sono simili.

Species, è una certa aggregatione di piu sillabe ascendenti, & di-
scendenti, composte, & non composte, uariate di nome & com-
positione, come seguitando intenderai, Pertanto.

  • Il primo & secondo tuono potra finire nel Gama ut, col segno
    del. b, molle segnato nel mi graue, & similmente nel G, col
    segno del b tondo, segnato nel b acuto.
    page 25
  • Il terzo & quarto modo, potra finire nel E acquisito, sotto di Ga-
    ma ut due uoci.
  • Il quinto & sesto potra terminare nella chorda graue, col se-
    gno del b molle in esso graue.
  • Il settimo & ottauo, potra finire nel Gama ut, & similmente nel-
    le parti acute & sopracute.

Delle quatro sorti del Diapente. Cap. .

DIapente, o Pentachordo è considerato essere, una compositio-
ne di cinque uoci, contenute in se quatro speti, differenti del no-
me, & compositione come si uede.
  • Rela.
  • Mimi.
  • Fafa.
  • Vtsol.
Sono solamente' quatro speti, & non cinque, Perche'
ogni consonanza sempre ha meno una spetie delle sue uoci.

Del Diatesseron. Cap. .

DIatesseron, o Tetrachordo è similmente' una compositione' di
quatro uoci, & di tre speti diuerse, cioe.
  • Resol.
  • Mila.
  • Vtfa.
La differenza del nome & della compositione, è, che una
con l'altra sono uariate del nome, Della compositione, perche i
semituoni, sono in uarij luoghi ordinati. Et doue' saranno create,
composte, o non composte, non muteranno il nome, ne la natura.
page 26

Della compositione de Tuoni. Cap. 34.

  • IL primo & secondo, sono composti della prima spetie del Dia-
    pente & della prima del Diatessaron, formata da D, graue, ad
    D, acuta dette, rela, & resol.
  • Il terzo & quarto, della seconda del Diapente & Diatesseron
    formate da E, graue, ad E, acuta, chiamati, mimi, & mila.
  • Il quinto & sesto, della terza del Diapente, & Diatesseron
    condotte da F, graue ad F, acuta, cioe fafa, & utfa.
  • Il settimo & ottauo, della quarta spetie' del Diapente', & della
    prima del Diatesseron, formate da G, graue ad G, acuto, come
    utsol, & resol.

Della confinalita de tuoni. Cap. 35.

COnfinalità dal Musico è dichiarato un certo termine, o con-
fine di cinque uoci, sopra della fine di ciascun tuono, laquale con-
finalità, o termine è comune al tuono Autentico, & Plagale.

Del tuono perfetto, & del nome di essi. Cap. 36.

  • Tuono Perfetto.
  • Tuono Imperfetto.
  • Tuono piu che Perfetto.
  • Tuono Misto.
  • Tuono Commisto.
  • Tuono Regolato.
  • Tuono non Regolato.
page 27

Dello ascendere del tuono Autentico. Cap. 37.

LAscendere del tuono Autentico perfetto, è sopra del fine otto
uoci,

Del tuono Plagale. Cap. 38.

LAscendere del tuono Plagale è sopra del fine cinque uoci, &
quatro di sotto, & chiamasi perfetto.

Del tuono Autentico . Cap. 39.

IL tuono Autentico imperfetto, è quello ilquale non ascende al nu-
mero delle otto uoci.

Del tuono Plagale imperfetto. Cap. 40.

IL tuono Plagale imperfetto è quello che non discende sotto del-
la fine, le quatro uoci.

Del tuono Autentico plusquam perfetto. Cap. 4i.

IL tuono Autentico plusquam perfetto è quello ilquale ascende so-
pra le otto uoci, una, o due, o piu uoci. Il tuono plusquam perfetto
da molti chiamato, da noi è detto superfluo, perche come dice Ari-
stotile, Al perfetto non si aggiugne, ne scema, & tale perfettione in
ciascun tuono contiene la quantità del Diapason da uno estremo alal-
tro, come al capo. 8. del primo libro della Pratica di Franchino, & al ca-
po. 27. del primo libro de Institutione Harmonica nostra si dichiara
page 28

Del tuono misto perfetto, & imperfetto. Cap. .

MIsto tuono è quello che sopra del fine ascende. 7. o uera-
mente' otto uoci, & sotto di essa fine discende tre o quatro uo-
ci, otto & quatro, i tuoni perfetti, sette o tre imperfetti mescola-
ti, o misti, Et se auanzono nelle parti disopra o disotto, super-
flui misti si chiamono.

Del tuono conmisto. Cap. .

IL tuono conmisto è quello, quando è Autentico, ò Plagale, &
che in essi si ritrouino speti di altri Tropi, ò tuoni, differenti dal-
la propria forma, ò compositione.

Della chorda de tuoni. Cap. .

OGni cantilena imperfetta, è sottoposta, & gouernata dalla
detta Chorda, laquale è sempre tre uoci disopra del fine di cias-
cun canto.

Di alcuni tuoni, non da
ogniuno conosciuti. Cap. .

LA fine & lo ascendere' & discendere' non saranno sempre'
conuenienti al conoscere delli tuoni, ma alcuna fiata al uolere del-
le speti, come si comprende nelle Antifone feriali. Et similabo
eum
al Magnificat, & al Benedictus Serue' bone', & altri
simili.
page 29

Del Diapente legato & sciolto. Cap. .

APpresso del Musico si fa differenza dal Diapente legato, a
quello che è sciolto, conciosia che' detto Diapente' legato è di
tanta eccellenza che sempre rimuoue & scanbia il tuono Auten-
tico nel Plagale, come appare ne risponsi. Sint lumbi uestri pre-
cincti
, & Duo seraphin.

Alcuni altri canti si dimostrano, i quali non possono essere giudicati,
ne conosciuti per lo ascendere, ne per lo discendere, Tali tuoni sa-
ranno giudicati per la Chorda. Et se disopra a detta Chorda conti-
noueranno piu sillabe, sara Autentico tuono, & al contrario Plagale.

Alcuni altri ascenderanno sopra della Chorda confinale, una sola
uoce, & sotto della fine il medesimo, Dico che a tali canti bisogna
hauere riguardo, se quella uoce ascende per semituono, & la di-
scendente per tuono, Se lascendente è semituono, & ladiscenden-
te tuono, sara chiamato canto plagale, perche lo spatio del tuono
è piu perfetto che il semituono.

Similmente nascono alcune altre Modulationi ne giorni feriali le-
quali non hanno la forma di potere essere di alcuno tuo-
no. Tali Antifone son dette Canto eufoniago, cioe latinamente'
buona sonorita. Eu graece buona, phoni uoce' significa, lequali
sentenze al capo. 29. 30, & 3i. del primo de Institutione Harmo-
nica
, fu dichiarato. Et alla oppenione. 7. del primo libro del Lu-
cidario
nostro piu largamente intender potrai. Conchiudendo per
la sentenza di Marchetto Padouano, che quando un canto harà
maggiore ascenso, che discenso, senza alcun dubbio esso sara chia-
mato Autentico. Et se parte maggiore' sara nel graue, si dira
Plagale, laquale Oppenione da ogni Auttore è confermato.
page 30

De Modi da conoscere ciascun tuono. Cap. 47.

EGli è sempre da considerare le tre manieri alla Intelligenza
de tuoni, delle quali la prima è lo ascendere, & lo discendere di-
sopra & disotto del fine, La seconda le speti, & La terza le
continouationi, Doue per tal riguardo, ogni dubbioso credere, a te
nascera certo.

Come al tuono puo nascer contrarieta. Cap. 48.

DIsopra è dichiarato che il tuono non si conosce solamente per
lo ascenso, & per lo discenso, ma anchora per altre ragioni al-
legando tale Regola, che un canto haurà il suo discenso &
manchera dell'autentica ascensione, & non dimeno tal tuono, o
canto non Plagale ma Autentico sara giudicato, come è il Ris-
ponso. Sint lumbi uestri precincti, & altri simili.

Come la Spetie genera varietà al tuono. Cap. 49.

SOno alcunì altri i quali hanno certi pentacordi congionti, o quin-
te, che chiamar gli uogliamo, i quali hanno forza di rimuouere tali
modulationi di Plagale in Autentico, per lo potere di esse speti,
Come anchora da noi fu dimostrato al capo. 31. de Institutione Har-
monica
, & al capo quarto nel primo libro del Lucidario nostro.

Et per dare manifesta chiarezza de capitoli disopra detti, esa-
minando, l'Antifona del Benedictus alla feria sesta della terza,
Domenica dell'Auento'L'antifona del Benedictus alla feria sesta della terza domenica dell'avento': i.e. Ex quo facta est. See Liber Antiphonarius pro diurnis horis juxta ritum monasticum (Solesmes, 1897), p. 163. , trouerrai essa Antifona del primo tuono,
per le quinte legate & neume atte a esso primo tuono.

page 31Etseguitando il simile trouerrai la prima Antifona alle laudi del-
la quarta Domenica di esso Auento.'La prima antifona alle laudi della quarta domenica di esso avento': i.e. Canite tuba in Sion. See Liber Antiphonarius pro diurnis horis juxta ritum monasticum (Solesmes, 1897), p. 164. Essere per la medesima
cagione del Primo tuono, benche sia del Secondo, per la contino-
uatione & discenso. Et le seguenti cioe Erunt praua Antifo-
na terza di esse laudi & al Benedictus Aue Maria, Et te-
cum principium
prima Antifona al uespro della Natiuita di Iesu
Christo, con molte altre simili.

Come procedono il tuono
Autentico & Plagale. Cap. 50.

LA Natura & procedere del tuono Autentico, è il continoua-
re con molte neume, sopra della sua confinalità, & il Plagale
attende al discendere sotto del suo fine, Pertanto il Primo tuo-
no è formato, di rela, & resol, & il Secondo di lare, & sol
re, il Terzo di mimi, & mila, & il Quarto di mimi & la
mi, il Quinto di fafa, & utfa, & il Sesto di fafa, & fa
ut, il Settimo di utsol, & resol, & l'Ottauo di , &
.
La fine del Canto Piano.
page 32
page 33

DEL CANTO FIGVRATO.

Cap. 1.

LA modulatione misurabile si dichiara essere un certo
mouimento di Consonanze, o ueramente' un mescola-
mento di uoci.

Diffinitione della Musica.
Cap. 2.

LA musica è una arte' laquale dimostra il modo di rettamente'
cantare, & con soaue uoce , Si chiama Musica da
Musa, che fra l'altre sue significationi è detta Canto, & piu
di essa al capitolo terzo del primo libro del Toscanello nostro
potrai intendere.

Delle parti della Musica.
Cap. 3.

EGli è ferma sentenza, che ogni Modulatione o Canto debbe ha-
uere il Modo, il Tempo, & la Prolatione, Pertanto la Musica consi-
ste di essi, et Anchora di Figure, Consonanze, Valori, & Proportioni.

Delle figure del Canto figurato.
Cap. 4.

LA quantita delle figure misurabili dal Musico ordinate sono
cinque cioe.
  • Massima.
  • Lunga.
  • Breue.
  • Semibreue.
    page 34
  • Minima.
Lequali hanno la differenza del nome, & del ualore.
  • Massima è detta doppia lunga.
  • Lunga, doppia breue.
  • Breue doppia semibreue.
  • Semibreue doppia minima.
  • Minima doppia seminima.
Et benche alla essercitatione' nostra ne'
siano tre altre, cioe, Seminima, Croma, & Semicroma, tali fi-
gure sono chiamate diminutioni della minima, laquale è lultima fi-
gura della regolata quantità. Detta è minima perche essa termi-
na, la grandezza della uoce.

Delle cinque figure col punto appresso.
Cap. 5.

LA figura del Punto è minima di quantita, ma di potenza grande,
perche tal punto, doppo la Massima cresce la Lunga, alla Lun-
ga la breve, alle Breue la Semibreue, & alla la Mi-
nima. Et se dinanzi a dette figure, nulla opera.

Delle pause o vergole appropriate alle figure.
Cap. 6.

E Chiaro che le note dimostrano le chorde sonore, o uero le uoci
pronontiate & le Pause rapresentono il riposo del Cantore, Le-
quali sono differenti del nome, della forma, & del ualore, perche
esse figure sono dissimili in questo modo, alla Breue si da una uer-
gola da una riga alaltra, alla Lunga una uergola di dui spati &
tre righe, & anchora di tre spati, & quatro righe, alla Semi-
breue una uergola discendente, laquale occupa una riga, & mez-
zo spatio, alla Minima una uergola ascendente da la riga &
page 35 mezzo spatio, Et alla Semiminima i Moderni hanno ordinato,
la uergola simile a quella della Minima torta nella cima, alla
parte destra, come al capitolo sesto al secondo libro della Prati-
ca
di Franchino si dichiara.

Dichiaratione del Modo.
Cap. 7.

MOdo è Regola data alle Massime, & Lunghe, & sono di
quatro sorti cioe.
  • Modo maggiore perfetto.
  • Modo maggiore imperfetto.
  • Modo minore perfetto &.
  • Modo minore imperfetto.
Et anchora il Modo, si puo dire una
aggregatione di tempi.

Del Tempo.
Cap. 8.

TEmpo è una lunghezza finita de Interualli o spati uguali,
ilquale si da alla breue, & è di due sorti, cioe.
  • Tempo perfetto, &
  • Tempo imperfetto.

Della Prolatione.
Cap. 9.

PRolatione non è altro che esso Tempo in molte parti diuiso
ouer partito, & sono di due sorti cioe.
  • Prolatione perfetta, &
  • Prolatione imperfetta.

page 36

Del nascimento del modo minore & maggiore.
Cap. 10.

LA breue o tempo e ordinato nel mezzo delle cinque' figure,
per essere piu eccellente delle altre seguenti, dalla quale nascono
il Modo minore, & maggiore, Et per dare à esse ordine si dira,
breue, lunga & massima, breue semibreue & minima. Pertanto
raddoppiata & rinterzata detta breue nascera il modo minor per-
fetto & lo imperfetto, & similmente raddoppiata & rinterza-
to la lunga, sarà creato il Modo maggior perfetto, & lo im-
perfetto. Et quando la Massima sarà del ualore delle' due lun-
ghe, si chiamera Modo maggiore imperfetto, & se sarà forma-
ta di tre lunghe, sarà detta Modo maggiore perfetto, Et se la
lunga sarà del ualore di due breui, Modo minore imperfetto, &
di tre, Modo minore perfetto, come dichiara Franchino al setti-
mo capitolo del secondo libro della sua Pratica. Et uolendo tu la
fine di tale intelligenza, Leggi il capitolo. 10. del primo Libro,
& piu se a te piace, del Toscanello nostro.

Della creatione del Tempo, & Prolatione.
Cap. i1.

OGni figura disopra dimostrata, hà deriuatione dalla nota bre-
ue, ma essa breue è sola & dell'altre genitrice, Adunque diui-
dendo la breue perle parti minute cioe semibreui & minime, ne na-
scera la Prolatione perfetta, & imperfetta, Et quando la se-
mibreue harà il ualore delle tre minime, si dira Prolatione per-
fetta, & di due imperfetta, Errono quelli i quali in tale dichia-
ratione dicono, prolatione maggiore, & minore, come seguitando
intenderai.
page 37

Della Prolatione maggiore, & minore.
Cap. 12.

CRedono alcuni, che quando la semibreue' è annouerata di tre'
minime essa si possa dire Prolatione perfetta, o ueramente mag-
giore, & quella di due minime, imperfetta, o minore, Dico che questa
maggioranza, & minoranza non si conuiene à tale diffinitione, ma
alla semibreue & minima, lequali sono atte à diuidere il Tempo, la-
quale figura minima sarà chiamata Prolatione maggiore, & la se-
mibreue minore, Perche essa minima diuide il detto tempo in mag-
gior parti cioe in noue minime, in. 6. & in. 4. & la semibreue lo di-
uide in tre semibreui, & in due, laqual sentenza conferma lo ec-
cellente Giouanni spataro al capitolo tre del suo Trattato della
sesquialtera
, allegando Bartolomeo rami al capitolo primo della
parte terza del primo Trattato della sua Pratica.

Del tempo, & minor modo dalli Antichi intesi.
Cap. i3.

DA dotti Musici era considerato il Tempo, & minor Modo
dal Circolo, & Semicircolo con una cifra numerale appresso, per
laqual cifra era inteso il Tempo, & per il Circolo & Semicir-
colo il Modo: Et se era Circolo & la figura ternaria significauono
Modo minore perfetto & Tempo perfetto. Et se era il Semicircolo
et la lettera binaria, significauono Modo minore et Tempo imperfetti.

Del tempo, & modo minore & maggiore.
Cap. 14.

IL circolo, & Semicircolo accompagnati con due cifre tale Cir-
colo si chiama Modo maggiore perfetto, & il Semicircolo Modo
page 38 maggiore imperfetto, Et se la prima cifra sara ternaria, Modo
minore perfetto, & se binaria Modo minore imperfetto, Et la
seconda se sarà ternaria Tempo perfetto, & se binaria Tempo
imperfetto, Et se il Circolo, & Semicircolo hauranno il punto
in mezzo, tali punti significheranno la prolatione perfetta.

Della cognitione del Tempo secondo i Moderni.
Cap. 15.

DAl Musico è ordinato la conoscenza del Tempo perfetto &
imperfetto, in quatro maniere. La prima per il circolo. La seconda
per due uergole di Semibreui insieme accozzate, & non separa-
te. La terza per il punto in mezzo delle Semibreui. La quarta per tre
breui nere, lequali sono intese, senza altro circolo al principio del Can-
to, per il Tempo ternario, Ma il tempo imperfetto si dimostra con la fi-
gura semicircolare, & solamente diuide la breue in due Semibreui &
tutto il rimanente del canto, Et la figura Circolare separa la breue in
tre Semibreui, Et se il Canto nel principio non haura segno alcuno,
Dico che tal Canto da ogni dotto & mezzano Musico sara con-
siderato sotto la misura binaria, perche fu primo & naturale inteso,
Benche a questa oppenione alcuni altrimenti credono, i quali possono esse
re istimati nel arte di Musica falsatori, et di una minima intelligenza.For a discussion of this passage, see Bonnie J. Blackburn, Edward E. Lowinsky, Clement A. Miller, A Correspondence of Renaissance Musicians (Oxford, 1991), p. 270.

Del modo maggiore & minore secondo i Moderni.
Cap. 16.

DAl Musico moderno è dimostrato il Modo maggiore perfet-
to con tre uergole di tre tempi, & di due.

Il Modo maggiore imperfetto si dichiara con due' uergole' di tre'
breui & di due breui.

page 39Il Modo minore perfetto si dimostra, con una sola uergola di tre tempi,
& il minore Modo con una uergola di dui tempi, & ogni altra diffi-
nitione al capitolo nono, & decimo del nostro Lucidario trouerai.

Della Prolatione perfetta, & imperfetta.
Cap. 17.

LA Prolatione perfetta nelle dolci modulationi similmente si co-
nosce in quatro modi, La prima per il punto messo nella figura
circolare, o semicircolare, La seconda per le due pause di mini-
ma insieme accozzate, La terza per il punto infra due minime
posto, & La quarta per tre semibreui nere.

Delle pause del Modo maggiore, & minore differenti.
Cap. i8.

LE pause del Modo maggiore, & minore perfetti, possono per se
medemi rimanere nel Canto senza circolo o semicircolo. La dif-
ferenza delle quai è che non hauendo dinanzi segno alcuno, tali
pause dimostrano il Modo & sono annouerate. Ma se saranno
inanzi del segno, non saranno annouerate.

Delle note atte alla Perfettione.
Cap. i9.

LE note atte alla Perfettione sono quattro: cioe.
  • La breue.
  • La lunga.
  • La massima.
  • La semibreue.
De lequali nascono due' Perfettioni, una regolata
laltra subintelletta.
page 40

Della breue perfetta regolata.
Cap. 20.

TRe sono i Modi per i quali sempre la breue è Perfetta cioe.
  • La breue simile alla seguente.
  • La breue col punto.
  • La breue appresso la sua pausa.

Della breue perfetta subintelletta.
Cap. 2i.

LA perfettione subintelletta è dal Musico considerata in. 4. maniere.
  • La prima Maniera è quando due, ò tre semibreui stanno nel mez-
    zo di due breui, Allhora la prima breue è perfetta.
  • Il secondo Modo è quando la breue si dimostra dinanzi alle due
    Pause di Semibreui insieme poste.
  • La terza Maniera è quando la breue è dinanzi alla sua mag-
    giore, o sia nota, o Pausa.
  • Il quarto Modo è, quando la breue si uede dinanzi alle note legate: con-
    chiudendo tal Modo non sempre, ma alla uolonta del ri-
    mane. Come al capo. i2. del Terzo libro del Lucidario si dimostra.

Della reintegratione del tempo.
Cap. 22.

REintegratione non è altro che aggiugnere alla nota la terza
parte dinanzi, o doppo di se stessa figura in questo modo.
  • Alla breue se gli aggiugne la semibreue o suo ualore, & similmente.
  • Alla lunga, la breue.
  • Alla massima, la lunga.
  • Alla semibreue la minima.

page 41

Dello scemare del tempo.
Cap. 23.

QVando la breue rimane imperfetta, tale imperfettione non è al-
tro che scemare la terza parte di essa figura. Ma quella nota che fa-
ra imperfetta laltra, bisogna che sia minore di quella che resta imper-
(fetta, Pertanto.
  • Alla breue, si toglie la Semibreue.
  • Alla lunga, la breue.
  • Alla massima, la lunga.
  • Alla Semibreue la minima.

Del finito numero di ciascuna nota nel circolo col punto.
Cap. 24.

  • LA breue nel sopradetto segno haura due perfettioni, la quan-
    tita delle quai saranno tre semibreui, & noue minime.
  • La lunga sara del ualore di. 6 semibreui, &. 18. minime.
  • La massima contiene in se. i2. semibreui, & minime. 36.
  • La semibreue. 3. minime solamente contiene.

Del semicircolo col punto.
Cap. 25.

  • LA breue del segno detto contiene due semibreui, e minime. 6.
  • La lunga uale. 2. breui. 4. semibreui, & minime. 12.
  • La massima è del ualore di. 8. semibreui, & minime. 24.
  • La semibreue è annouerata di. 3. minime.

Del circolo senza il Punto.
Cap. 26.

  • LA breue del Circolo senza il Punto uale. 3. semibreui, & minime. 6.
    page 42
  • La lunga. 6. semibreui, & minime. 12.
  • La massima. 12, semibreui & minime. 24.
  • La semibreue minime. 2.

Del semicircolo senza punto.
Cap. 27.

LA breue, la lunga, la massima, la semibreue sono del numero
uguali cioe, annouerate binarie.

Delle note nere o piene.
Cap. 28.

  • LA breue.
  • La lunga.
  • La massima.
  • La semibreue,
di colore pieno: essendo sottoposte alla diuisione ter-
naria, sempre scemeranno la terza parte del suo ualore.

Come la breue nera è variabile.
Cap. 29.

LA uariabile natura della detta breue piena, non altrimenti na-
sce, che dalla quantita ternaria, & binaria: Pertanto.
  • La breue detta nel Circolo puntato: perde la terza parte del suo
    ualore, laquale resta con 2. semibreui, & 6. minime.
  • La breue piena nel Circolo senza il punto, rimane con. 2. semi-
    breui &. 4. minime.
  • ma.
    La breue nera nel semicircolo tagliato, o non tagliato: perde la
    quarta parte del suo ualore: laquale è la minima.
  • La breue piena sesqualterata: contiene in se due semibreui: lequali
    perdono la terza sua parte.
    page 43
  • La breue nera nel Modo minor perfetto, & Tempo imperfetto:
    rimane binaria, & è intesa terza parte di esso Modo.
Et con tale
ordine procederai, nel Modo minore, Modo maggior, & Prolatione.

Della semibreue nera.
Cap. 30.

  • LA semibreue nera nel Tempo perfetto dal Musico è intesa co-
    me parte terza di essa breue piena: lequali note piene non sono
    annouerate di numero pari, ma sempre rinterzate.
  • La semibreue piena sotto la figura per se sola è con-
    siderata di tre semiminime.
  • La semibreue nera nel detto numero binario doppo la breue' piena,
    rimane una minima.

Della similitudine intorno alle note perfette.
Cap. 31.

  • LA similitudine delle note perfette è, dal Compositore doppia-
    mente considerata, & primamente è quando la nota bianca è simi-
    le alla seguente bianca.
  • La seconda consideratione è quando la nota è dinanzi alla seguente
    nera perche' essa similitudine' è intesa secondo la forma, & non
    secondo il colore.

Delle alterationi.
Cap. 32.

ALterare non è altro che raddoppiare la figura secondo la sua
ualuta. Et tale nota alterata bisogna essere minore della seguente, cioe.
  • La semibreue dinanzi alla breue.
    page 44
  • La breue dinanzi alla lunga.
  • La lunga dinanzi la massima, laqual massima non puo alterare',
    perche non ha figura maggiore di se.

Delle note alterate.
Cap. 33.

LA nota alterata è dal compositore intesa & immaginata in
due manieri. La prima secondo la regola, & la seguente subin-
telletta. Ma le figure atte alla alteratione sono quatro cioe.
  • La semibreue.
  • La breue.
  • La lunga.
  • La minima.
Pertanto
Due semibreui, Et anchora. 5. & otto in mezzo di due breui sen-
za il punto: sempre lultima nota è alterata, sotto la ternaria di-
uisione del Tempo. Et tale modo & ordine, in tutte le seguenti
alterationi sara osseruato, Adunque.
  • Le breui nel modo minor perfetto saranno alterate infra due lunghe.
  • Le lunghe nel modo maggior perfetto similmente', infra due massime.
  • Le minime della Prolatione perfetta, infra due semibreui alteranno.

Delle note alterate subintellette.
Cap. 34.

LA subintelletta alteratione rimane alla uolonta del Musico: la-
quale è uariabile dalla regola, per esso data, Imperoche nelle com-
positioni nasce la semibreue alterata appresso la lunga, & anchora
alla sua pausa, & similmente la breue, & la minima. Delle quali per
maggiore intelligenza & per non essere da molti intesa, Dico, che una
page 45 semibreue dinanzi à due breui nel tempo perfetto, sarà ridotta à quel-
la simile dimostrata infra due breui, o lunghe, laquale per reintegrare il
tempo della terza sua parte, alterera. Et in molti altri modi dannoi la-
sciati. Conchiudendo non poter mai essere alterate note nere, ne pause.

Del finito numero del Tempo.
Cap. 35.

SAra detto il tempo Magnitudo, perche puo essere diuiso in In-
finito, nelle parti minute: cioe per la minima, laqual minima po-
tra al piu diuidere la breue in noue parti. Dil che il Musico uuo-
le che tal quantità nouenaria sia la fine del detto tempo.

Del finito numero del Modo.
Cap. 36.

SAra considerato il Modo una aggregatione, o moltitudine di tem-
pi, laqual moltitudine ha similmente il suo fine nella quantita no-
uenaria: cioe la lunga di noue semibreui al piu, & la Massima di
noue tempi. Detto è Modo maggiore rispetto alla lunga, laquale
è detta minore, & la Massima, Modo maggiore, perche contie-
ne in se, un maggior numero di Tempi. Et la Semibreue chia-
mata Prolatione, ha la sua fine nella quantita nouenaria, cioe in no-
ue minime, Come conferma lo eccellente Giouanni spadaro al ca-
pitolo secondo del Trattato suo della Sesquialtera.

Del finito numero del Punto.
Cap. 37.

TRe sono i punti nella Musica misurabile cioe.
  • Punto di perfettione.
    page 46
  • Punto di diuisione, &
  • Punto di augumentatione.

Il punto di Perfettione è quello ilquale si dimostra doppo la nota
atta a tale ternaria diuisione cioe,
  • Alla breue del tempo perfetto.
  • Alla lunga del modo minor perfetto.
  • Alla massima del modo maggior perfetto, &
  • Alla semibreue della Prolatione perfetta,
Tali punti son chiamati
di perfettione.
Il punto di Diuisione è quello, quando esso punto si oppone nel mez-
zo
  • di due semibreui del tempo perfetto.
  • Di due breui nel modo minor perfetto.
  • Di due lunghe nel modo maggior perfetto, &
  • Di due minime nella Prolatione perfetta,

Et di tal punto, Egli è da considerare la oppenione falsa di molti,
i quali aggiugnono à detti punti un souerchio credere, cioe.
  • Punto d'imperfettione.
  • Punto di transportatione, &
  • Punto di alteratione,
non concessi dal Musico, Perche tali effetti nas-
cono dal sopradetto Punto di diuisione. Come al capo, ouero oppe-
nione. 5. del secondo libro del Lucidario habbiamo conchiuso.
Il punto di Augumentatione è quello ilquale è doppo.
  • La breue.
  • La lunga.
  • La massima &
  • La semibreue & le seguenti,
  • del
    Tempo
  • del
    Modo &

  • page 47 Prolatione imperfetti.

Della doppia misura nelle dolci modulationi.
Cap. 38.

  • LA prima misura non è altrimenti, che pronontiare la nota con
    uguale spatio, dimostrata con la mano, o col piede', o dall'intel-
    letto intesa.
  • La seconda misura è considerata, quando un Canto è annouerato
    secondo la natura sua, ò sia binaria ò ternaria.

Dell'annouerare i Canti.
Cap. 39.

  • NEl Tempo imperfetto tagliato, o non tagliato: ciascuna can-
    tilena è annouerata per due' Semibreui, o tanto suo ualore'.
  • Nel Tempo perfetto tagliato, o non tagliato, il Canto s'annoue-
    ra a tre Semibreui, o tanto suo ualore.
  • Nel Modo minore perfetto à tre breui, o tanto suo ualore'.
  • Nel Modo maggior perfetto a tre lunghe', o tanto suo ualore'.
  • Nella Prolatione' perfetta a tre' minime, o tanto suo ualore'.

Del Passaggio dato alle figure cantabili.
Cap. 40.

  • NEl Tempo perfetto, & imperfetto non tagliati, la semibre-
    ue passa per una battuta.
  • Nel Tempo perfetto tagliato, ogni figura scema la meta per una
    battuta.
  • Nel Tempo imperfetto tagliato, la breue, o tanto suo ualore per
    una battuta passa.
    page 48
  • Nel semicircolo doppiamente tramezzato, due breui imperfette o tanto
    suo ualore, per un tempo passeranno. Et se tre uolte sara tagliato, tre
    breui, o sei semibreui ne passeranno, sempre crescendo la breue per
    taglio, o tramezzo. Tanto al circolo, quanto al semicircolo.
  • Nel Circolo, o Semicircolo col punto, la minima passera per una
    battuta. Et quando saranno in tutte le parti, allhora, la semi-
    breue, o tre minime passeranno per una misura, come al capitolo.
    38. del primo libro del Toscanello habbiamo dichiarato.

Del Passaggio dalli antichi osseruato.
Cap. 41.

NElli presenti segni cioe, 2 2. era osseruato laretta misura
nella breue imperfetta, o due semibreui, o tanto ualore. Ma nelli
seguenti, 3 3, passaua la breue perfetta per una battuta, o ue-
ramente tre semibreui, come conferma lo eccellente Giouanni spa-
daro al capo. 5. del suo Trattato della Sesqualtera.

Come la lunga nel Tempo perfetto semplice
non sarà detta perfetta, ne imperfetta.
Cap. 42

LA lunga nella figura circolare, non debbe essere chiamata perfetta,
ne imperfetta, perche in tale segno, , semplice non si considera altra no-
ta perfetta che la breue. Errono adunque quelli che altrimenti credono.

Delle note incatenate, o in legatura.
Cap. 43.

LA legatura è una congiuntione di note semplici insieme incate-
nate, lequali note' legabili sono quatro cioe'.
page 49
  • La breue,
  • La lunga.
  • La massima &
  • La semibreue.

Delle sorti della legatura.
Cap. 44.

LA legatura è composta di note Quadre, Obblique, ascendenti &
discendenti, la Obbliqua nota è lunga, distesa, & attrouersata.

Della intelligenza di esse note incatenate.
Cap. 45.

  • QVando due note quadre discendenti senza uergola, sempre
    saranno lunghe.
  • Tre note quadre senza uergola discendenti, la prima & lultima
    saranno lunghe, Et ogni nota tramezzata saranno breui.
  • Due note quadre discendenti, & la prima uergolata discendente dalla
    sinistra mano, la prima è breue, & la seconda lunga. Conchiudendo
    che ciascuna nota quadra discendente, lultima sempre sarà lunga.
  • Due, o tre o mille note quadre ascendenti senza uergola, saran-
    no sempre breui.
  • Due o tre, o mille note quadre discendenti, la prima & l'ultima senza
    uergola, saranno lunghe, & quelle del mezzo sempre breui.
  • La uergola dalla parte sinistra discendente genera la breue.
  • La uergola dala sinistra mano ascendente, sempre la prima & la
    seconda saranno semibreui, o ascendino, o discendino.
  • La Obbliqua nota discendente o ascendente senza uergola, la pri-
    ma è lunga, & la seconda breue.
    page 50
  • La Obbliqua nota ascendente' o discendente' con la uergola dalla
    parte sinistra discendente saranno sempre breui.
  • La nota Obbliqua ascendente', o discendente' con la uergola dalla
    man sinistra ascendente, sempre saranno semibreui, colla finita in-
    telligenza da noi dichiarata al capo. 38. del primo libro del Tos-
    canello
    nostro.

Dichiaratione del Tuono.
Cap. 46.

SI dichiara il tuono essere una congiuntione per uno spatio per-
fetto come utre, reut, remi, mire, fasol, solfa, solla, lasol.
Anchora tal spatio è chiamato Phthongus.

Del Semituono minore
& maggiore.
Cap. 47.

IL Semituono è una congiuntione di due uoci, per uno spatio im-
perfetto, ilquale naturalmente cade da &, C, & da E, & ff
con queste sillabe', mifa, & fami. Et il semituono maggiore'
naturalmente cade da b fa, mi acuti, cioe dal fa, al mi, di se
stessa chorda, & dal Greco è detto appotome.

Del Diesi.
Cap. 48.

EL Diesi appresso Giouanni Otthobi, è dal lui inteso b ia-
cente, la natura del quale è che sempre alza la nota alla quale'
esso si oppone, la quantità del semituono maggiore.
page 51

Della diuisione del tuono.
Cap. 49.

IL tuono e diuiso
  • per duoi semituoni, uno maggiore, & laltro minore.
  • In quattro Diesi, coma Diesi significa diuisione, & e parte del
    (tuono.
  • In noue comati Comma greco, latinamente significa incisione.
  • Indiciotto Chisma, &
  • In trentasei Diachisma.

Delle parti di esso tuono.
Cap. 50.

  • IL semituono maggiore e inteso la maggior parte del tuono.
  • Il Smituono minore, la minore.
  • Il Diesi, e la metà del Semituon minore.
  • Il Coma e la mezza parte, del Diesi.
  • Il , e la metà del .

Del dittono, & semidittono detti terza
maggiore, & terza minore.
Cap. 51.

IL Dittono è una compositione di dui spati perfetti, chiamati ut
mi, & fala, & è sola spetie, perche in esse non e Semituono.

Lo imperfetto Dittono contiene in se tre uoci, ma non per spati
perfetti, come refa, & misol.

Del tritono chiamato quarta maggiore.
Cap. 52.

IL Tritono è una compositione' di quattro uoci, continente in se'
tre' tuoni, ilquale' naturalmente' cade' da F graue', a acuto,
page 52 & è detto Diatesseron, o Tetrachordo maggiore, la Diatesse-
ron minore, o diminuto, cade dal C, acuto, al G, graue, col segno
del Diesi, & in ciascuno altro simile andamento.

Del Diapente minore.
Cap. 53.

LA quinta minore, diminuta, nasce naturalmente da mi, ad
F graui, & da mi acuto, ad F acuto, laquale è composta di dui
spati sesquiottaui, & dui semituoni minori, & è differente dal
Diapente perfetto per lo spatio del semituono maggiore, da chiamato appotome.

Della sesta maggiore, & minore.
Cap. 54.

LA sesta maggiore, o esachordo secondo il greco, si conosce
quando il spatio del tuono auanza sopra lo Diapente, come da C,
ad A, acuta, & da D, graue, ad mi acuto, laquale è compo-
sta di quatro tuoni, & uno semituono minore.

La sesta minore è formata di tre tuoni & di dui semituoni minori
laquale nasce da Elami graue à, C, acuto, & da A, acuto, ad
F, acuto, Li estremi della maggiore suonano, utla, & remi, Li
estremi della minore sono, mifa, & refa.

Dichiaratione della uoce, & altri
termini necessarij.
Cap. 55.

  • VOce è aere percossa dal spirito del huomo, sparsa insino al
    udire.
    page 53
  • Voce perfetta è quella che è soaue, chiara, netta, alta, & bassa.
  • Voce imperfetta è, rauca, dissonante ne alta, ne bassa.
  • Voce sottile, acuta, & alta è quella laquale è pronontiata dalle'
    chorde.
  • Voce cieca è quella laquale subito che è pronontiata & s'accheta
    & tace, come è manifesto nelli uasi di terra cotta.
  • Il suono si domanda uoce, impero che questo è il propio, come gli
    scogli del lito suonano.

  • Harmonia è modulatione di uoci, ò concordanza di piu suoni.
  • Simfonia è temperamento di graue, & acuto di suoni concordanti.
  • Diasfonia è uoce discrepante, & dissonante.
  • Eufonia è soauità di uoce, & dalli Autori è chiamata melos.
  • Diastema è spatio di uoce.
  • Canto è inflessione di uoce, & il suono precede il canto.
  • Organo è uocabolo generale di tutti li uasi musichi.

Et desiderando molte altre differenze, leggi il capitolo quinto del
primo libro del Toscanello nostro.

Della musica Mondana, Humana, & Istromentale.
Cap. 56.

LA musica Mondana secondo Platone è quella laquale è cau-
sata per la reuolutione delli corpi, & cercoli celesti, delli quali
per il ueloce suo mouimento, si crede che ne nasca suono.

La musica Humana è quella che' risulta per la congiuntione' del
anima, & del corpo nostro insieme, come piu appieno al capo. 4.
del primo libro del Toscanello intenderai.

La musica Istromentale è quella che solamente dalli istromenti na-
sce.
page 54

Delle due maniere delli Istromenti.
Cap. 57.

DOppia è la natura, o sorte delli Istromenti, cioe Naturali,
& Artificiali, Naturali Istromenti sono noue cioe.
  • Gola.
  • Lingua.
  • Palato.
  • Quatro denti.
  • Dui labbri al parlar insieme uguali.

Di questi Istromenti nascono le uoci, & li suoni causatiui delle'
consonanze, & della Musica, laquale è chiamata uocale. Et è
di molto piu pregio, che tutte laltre Musiche.

Della musica Harmonica, Organica, & Rhithmica.
Cap. 58.

  • LA musica Harmonica è quella che è composta di canti delle uoci.
  • La musica Organica è quella laquale consiste dal fiato.
  • La musica Rhithmica e quella laquale riceue i numeri della per-
    cussione de i diti, come per la Citara, o per qualche altro Istro-
    mento, ilquale percotendolo è sonoro.
Pertanto la musica Har-
monica si appartiene alle.
  • Commedie.
  • Tragedie.
  • Chori, & a tutti quelli i quali cantono con la prima uoce'.

La seconda diuisione Organica è quella laquale è compita di spiri-
to reflante nel suono delle uoci, che sono animate come'.
  • Trombe.
  • Calami.
    page 55
  • Organi, & altri simili Istromenti.

La terza chiamata Rithimica è quella laquale è atta alli nerui
& polsi alla quale si danno le spetie uarie cioe.
  • Citare.
  • Salteri.
  • Tamburo.
  • Sistro.
  • Accettaboli di rame', o d'ariento, o uero altri Istromenti percossi
    rendono soauita.
Et chi desidera la dichiaratione' di molti piu
uarij Istromenti, Legga il capitolo. 5. del Primo libro del Tos-
canello
nostro

Doue hanno il segno del Diesi & b molle,
il suo proprio luogo nelle compositioni.
Cap. 59.

CInque sono le Positioni signoreggiate dal segno Diesi, cioe.
  • In A.
  • In C.
  • In D.
  • In F.
  • In G.
Et similmente la figura del b molle harà cinque altri luoghi cioe.
  • In A.
  • In B.
  • In D.
  • In , &
  • In G.
Mà perche tal segno non è segnato in C ne in F, naturali,
ne la figura Diesi in B, ne in E. Leggi il capitolo. 21. del quar-
to libro del Lucidario nostro, nel quale intenderai le ragioni.
page 56

Come in tutti i luoghi della mano si ritrouono sei note.
Cap. 60.

Gamma ut.

  • LA sillaba ut, è naturale in detto luogo.
  • La sillaba re, nasce da questo segno, b, segnato in mi graue.
  • La sillaba mi, nascera anchora da questo, b, segnato in Are.
  • La sillaba fa, haurà principio dal Diesi segnata in F acquisito.
  • La sillaba sol, cadera in tal luogo naturalmente, perche sara pro-
    dotta dal C acquisito, sotto di Gamma ut.
  • La sillaba la, deriuera da questo segno, b, posto in E, acquisito di-
    stante per una ottaua da E graue.

A re.

  • LA prima sillaba ut, procede dal Diesi segnato in C, graue.
  • La seconda sillaba re, sta naturalmente in tal luogo.
  • La terza sillaba mi, nasce da questo segno, b, posto in mi graue.
  • La quarta sillaba fa, ha origine dal Diesi collocato in Gamma ut.
  • La quinta sillaba sol, nasce dal Diesi, messo in F, acquisito.
  • La sesta sillaba la, naturalmente sta in essa positione, & è genera-
    ta dal C, acquisito posto una ottaua sotto, C fa ut, graue.

mi.

  • LA prima sillaba ut, ha origine dalla figura Diesi segnato in Dsolre.
  • La seconda sillaba, re, ha il suo nascimento dal Diesi detto posto
    in C, graue.
    page 57
  • La terza sillaba mi sta in tal luogo naturalmente.
  • La quarta sillaba fa, nasce dal Diesi collocato in Are.
  • La quinta sillaba sol, procede dal detto segno messo in Gamma ut.
  • La sesta sillaba la, nasce dal Diesi dimostrato in F, acquisito.

C fa ut.

  • LA prima sillaba ut, sta in tal luogo naturalmente.
  • La seconda sillaba re, nasce da questo segno, b, segnato in Elami graue.
  • La terza sillaba mi, hà principio dal detto segno posto in D, sol re.
  • La quarta sillaba fa, sta naturalmente in tal luogo.
  • La quinta sillaba sol, nasce anchora da questo segno, b, collocato in
    quadro graue.
  • La sesta sillaba la, dipende dal sopradetto segno segnato in Are.

D sol re.

  • LA prima sillaba ut, nascera dalla figura Diesi posto in F graue.
  • La sillaba re, sta in tal luogo naturalmente.
  • La sillaba mi, procede da questo segno, b, segnato in E la mi.
  • La sillaba fa, nasce dal segno del Diesi messo in C graue.
  • La sillaba sol, sta in tal luogo naturalmente.
  • La sillaba la, dipende da questo segno, b, posto in quadro graue.

E la mi.

  • LA prima sillaba ut, ha il suo nascimento dal Diesi segnato in
    G, acuto ouero graue.
  • La seconda cioe re, nasce dal predetto segno posto in F, graue.
  • La terza cioe mi, sta in tal luogo naturalmente.
  • La quarta cioe fa, hà origine dal Diesi collocato in D, graue.
    page 58
  • La quinta cioe sol, uiene dal Diesi messo nel, C, graue.
  • La sesta cioe la, sta naturalmente in tal luogo.

F fa ut.

  • LA prima nota ut, hà origine da questo segno b segnato in b
    acuto.
  • La seconda nota re, nasce da questo segno, b, posto in A, acuto.
  • La terza nota mi, deriua dal sopradetto segno dimostrato in G,
    acuto ò, graue.
  • La quarta nota fa, sta naturalmente nel suo luogo.
  • La quinta nota sol, nasce dal predetto segno messo in Elami graue.
  • La sesta nota la, nasce dal b, rotondo posto in D sol re.

Dopo le' predette' considerationi uerremo all'ottaua positione detta
G sol re ut, del quale a douer ragionare ci par quasi di souerchio,
Perche considerando la similitudine laquale cade tra i luoghi otta-
ui assai basta, & uolendone la fine, Leggi il capitolo. 21. del quar-
to libro del Lucidario nostro.

Dichiaratione del Contrapunto.
Cap. 61.

COntrapunto secondo Giouan tintore nel suo Diffinitorio non
è altro, che un Canto, che consiste nel porre di una uoce contro d'u-
naltra uoce, ilqual Contrapunto è diuiso in due parti cioe, in sem-
plice, & diminuto.

Del semplice.

Semplice Contrapunto è detto perche sempre si considera un punto
contro à un altro, ò ueramente una uoce contro un'altra, ò uero sia
page 59 quando due uoci, o note, o piu siano poste in modo che una simile
nel cantare uada, o risponda à un'altra sua simile in nome ò uero
in uirtu ò ualore, come breue contro à breue ouero altra nota.

Del diminuto.

Diminuto Contrapunto è quello ilquale cade tra molte' note' tra se
simili, ouero dissimili, come accade nel diminuire delle note, ilqual
modo di comporre si usa ne concenti doue piu note simili, ò non si-
mili sono pronontiate per una nota loro dissimile & è contra.

Delle parti, & eccellenza del Contrapunto.
Cap. 62.

BReuemente dannoi sarà dichiarato, & conchiuso, che' cias-
cun Contrapunto lodato haurà in se principalmente sei parti, cioe.
  • Allegro.
  • Soaue.
  • Fugato.
  • Harmonioso.
  • Commodo &
  • Sincopato.

Delle consonanze atte
alle compositioni.
Cap. 63.

SOno adunque le speti atte al Comporre. 16. delle quali l'Vniso-
no e, primiero. Et tale unisono non è propiamente' Consonanza,
Ma principio delle' consonanze', come' è La unita che' non è
page 60 numero, ma è principio de numeri, Pertanto le sopradette speti
saranno le seguenti cioe.
  • Vnisono.
  • Dittono.
  • Semidittono.
  • Diatesseron.
  • Diapente.
  • Esachordo maggiore.
  • Esachordo minore.
  • Diapason.
  • Decima minore, & maggiore.
  • Vndecima.
  • Duodecima.
  • Terzadecima.
  • Quintadecima.
  • Decima settima.
  • Decima nona &
  • Vigesima.

Della spetie equisonante, consonante, & dissonante.
Cap. 64.

LA spetie Equisonante semplice è dal Musico inteso essere' la
Quinta, & le composte' la Duodecima, & Quintadecima,
dette Equisonanti.

Delle consonanti, cioe.

  • Dittono.
    page 61
  • Semidittono.
  • Esachordo maggiore.
  • Esachordo minore.
  • Decima maggiore.
  • Decima minore.
  • Terza decima.
  • Decima settima.

Delle dissonanti.

  • Seconda.
  • Quarta.
  • Settima.
  • Nona.
  • Vndecima.
  • Quartadecima.
  • Decima sesta &
  • Decima ottaua, & altre simili.

Del nascimento di tutte le speti.
Cap. 65.

LE consonanze semplici sono. 6. lequali per se stanno, senza
altro nascimento come le seguenti cioe.
  • Il Dittono.
  • Il Semidittono.
  • Il Tetrachordo, &
  • Pentachordo.
  • Lo Esachordo maggiore &
  • Lo Esachordo minore.

page 62

Delle consonanze raddoppiate.

  • LA consonanza Diapason, nasce dall'Vnisono.
  • La consonanza Decima , deriua dal Dittono.
  • La Decima minore, uiene dal Semidittono.
  • La Vndecima consonanza nasce dal Diatessàron.
  • La Duodecima deriua dal Diapente.
  • La Terza decima maggiore, uiene dalla Sesta maggiore.

Delle Consonanze Rinterzate.

  • LA Quinta decima consonanza, nasce dall'Vnisono, & Ottaua.
  • La Decima settima maggiore, nasce dalla Terza maggiore, &
    Decima.
  • La Decima settima minore deriua dal Semidittono, & Decima
    minore.
  • La Decima ottaua uiene dal Tetrachordo, & vndecima.
  • La Decima nona nasce dal Pentachordo, & Duodecima.
  • La Vigesima maggiore deriua dalla Sesta maggiore, & Terza
    decima maggiore.
  • La Vigesima minore uiene dalla sesta minore, & Terza decima
    minore.
Et con tal modo in infinito potrai procedere.

Prima Regola intorno le compositioni.
Cap. 66.

LA prima Regola dannoi intesa è, che il Compositore' pos-
sa principiare il suo concento, in quella consonanza che allui
piace.
page 63

Seconda Regola.

LA seconda Regola è che due consonanze perfette d'un me-
demo genere insieme ascendenti, & discendenti, nel Contrapunto,
non sono concedute, come due Quinte, due Ottaue, & simili.
Perche in se non hanno uarietà alcuna.

Terza Regola.

LA terza Regola è, che due consonanze perfette, possano ha-
uer luogo nel Contrapunto quando una ascenda, & l'altra dis-
cenda, come Quinte, Ottaue, Duodecime, & simili.

Quarta Regola.

LA quarta Regola conceduta, è che il Compositore sia libero
di ascendere, & discendere, ugualmente, & differente come lui
piace.

Quinta Regola.

LA quinta Regola è, che il Contrapunto non patisce il mi con-
tro al fa, ne il fa, contro del mi, se non è di necessita.

Sesta Regola.

LA sesta Regola uuole', che piu terze, & seste, insieme as-
cendenti, & discendenti, possino nel Contrapunto essere contino-
uate, perche esse hanno naturalmente uariabile compositione.
page 64

Settima Regola.

LA settima Regola è, che due consonanze perfette, l'una doppo
l'altra possono essere accettate, con mouimento dissimile, cioe, la
prima ascenda, & la seconda discenda, & al contrario.

Ottaua Regola.

LA ottaua Regola è, che uolendo andare a una consonanza,
sempre si debbe pigliare quella che allei è piu uicina, come.
  • La terza minore innanzi all'Vnisono.
  • La terza maggiore innanzi alla Quinta.
  • La sesta minore discendendo alla Quinta
  • La sesta maggiore innanzi l'Ottaua.
  • La decima minore tornando all'Ottaua.
  • La decima maggiore innanzi la Duodecima.
  • La terza decima maggiore innanzi la Quintadecima.
  • La quinta minore innanzi alla Terza.

Et cosi in infinito potrai con tale ordine procedere.

Del Incatenare le Consonanze.
Cap. 67.

  • SE il canto & tenore saranno unisoni, la parte graue puo esse-
    re Quinta, & la parte acuta sara, sopra del basso la.
    • Terza.
    • Ottaua o.
    • Decima.
    Pigliando sempre quella che sarà piu commoda,
  • &.
    Se il canto & tenore saranno in terza, la parte graue sara ottaua,
    page 65 & il Contralto
    • in
      Terza,
    • in
      Quinta, &
    • in
      Duodecima.

  • Se il canto & tenore saranno in Quarta, la parte graue sara in
    quinta, & l'acuta parte haura, la.
    • Terza.
    • Ottaua.
    • Decima &
    • Duodecima.

  • Se il canto & tenore saranno in Quinta, la parte graue hau
    l'Ottaua, & la parte acuta haura, la
    • Terza.
    • Quinta &
    • Decima.

  • Se il canto et tenore' saranno in Sesta, la parte' graue' sara in
    Quinta, et il Contralto
    • in
      Terza et
    • in
      Ottaua.

  • Se il canto et tenore saranno in Ottaua, la parte graue haura an-
    chora essa la consonanza Diapason remissa. Et il contralto
    potra hauere
    • la.
      Terza,
    • o.
      Quinta,
    • o.
      Decima,
    • o.
      Duodecima. sopra del basso.

  • Se il canto, & tenore saranno in Decima, la parte graue haura
    disotto a tal tenore la Consonanza terza, & il Contralto haura
    • la
      page 66 Quinta,
    • o la.
      Ottaua,
    • o la.
      Decima, disopra del basso.
Et perche ciascuna parte graue, acu-
ta, & sopracuta possono scambiare i proprij suoi luoghi, Quan-
do adunque la parte graue continouera nelle Chorde, o Positioni
del tenore, esso tenore sarà, & haura nome della parte piu ri-
messa. Et similmente quando il tenore circundera le parti &
luoghi del Contralto, esso Tenore allhora haura il nome del det-
to contralto. Et il Soprano potrà anchora lui mutare il luogo,
come accadene Concenti à uoce mutate.

Delle Discordanze nel Contrapunto vsate.
Cap. 68.

I Dissonanti, & incompassibili interualli nel Contrapunto so-
no,
  • la
    Seconda,
  • la
    Settima,
  • la
    Nona,
  • la
    Quartadecima, & simili,
lequali dal Compositore sono usate, &
concedute. Et primieramente la discordante seconda nelle Caden-
ze unisonanti, essaminando trouerrai.

La quarta & la Quinta falsa, una doppo laltra pronontiate, in
questo modo cioe, Quando la breue sara in E, acuto, & la seconda
in F, acuto, & discendendo alla terza breue nel detto, E, acu-
to, tali discordanze nasceranno quando il Tenore haura il prin-
cipio in C, acuto, con una breue, aspettando primieramente' una
pausa di Semibreue, dappoi unaltra Semibreue cantabile in mi
acuto. & ritornando al, C, caderanno le dette dissonanze, disopra
page 67 dichiarate, & da eccellenti Compositori usate, & frequentate.

La settima dissonante Diastema, è manifesta in ciascuna cadenza
in ottaua finita, & delle seguenti simili sara da te inteso.

Della Sincopa.
Cap. 69.

SIncopa nel Canto misurabile è una certa transportatione di una
figura minore alla sua simile, ouero equiualente, & questo auiene
quando una nota è posta dinanzi a una sua maggiore, ouero a piu
alle quali non si possa accompagnare, cosi nel numero perfetto co-
me nel imperfetto, & tanto puo essere sincopata, & transporta-
ta una pausa dinanzi a una nota o piu, quanto una figura can-
tabile, & tal pausa non è intesa piu che quella Semibreue, o Mi-
nima, come al capitolo. 37. del primo libro del Toscanello nostro
fu dichiarato.

Della Fuga.
Cap. 70.

FVga ouer consequenza, non è altro che una somiglianza di
interualli, Musici, gli quali è mestiere che siano simili di forma
& di nome. Et tal fuggire si fa in quattro modi cioe' per vni-
sono, per Diatessàron, per Diapente & per Diapason, & per
le loro composte, o replicate.

Delle Proportioni.
Cap. 71.

PRoportione si dichiara essere una Comparatione, ò uer quantità
di duoi numeri o siano equali, o uero inequali come le seguenti.
page 68
  • 2 a 2.
  • 3 a 3.
  • 4 a 4. & simili.
  • 3 a 2.
  • 4 a 3.
  • 5 a 4. Et simili,
facendo adunque' la comparatione de' numeri
uguali, tale' comparatione' sarà detta Proportione' rationale di
equalità.
La seconda spetie sara chiamata. Proportione rationale di inequa-
lità delle quali nascono cinque generi cosi chiamati.
  • Multiplice.
  • Super particolare.
  • Super partiente,
& semplici chiamati. Li composti saranno.
  • Moltiplice super particolare, &
  • Moltiplice super partiente.

Del Genere Moltiplice.

IL genere primo chiamato Moltiplice è quando il numero mag-
giore contiene in se piu uolte il minore come.
  • 2 a 1.
  • 3 a i.
  • 4 a 1.
  • 5 a 1, Et in infinito,
Dil che
  • il primo termine sara.
    Proportione Dupla,
  • il secondo.
    Proportione Tripla
  • il terzo.
    Proportione Quadrupla, &
  • il Quarto.
    Proportione Quintupla, & in infinito.

page 69

Del genere super particolare.

IL genere superparticolare è quando il numero maggiore contie-
ne in se il minore & doppo una parte, & piu parti come i se-
guenti cioe.
  • 3 a 2.
  • 6 a 4.
  • 9 a 6. &
  • 12 a 8.
Tali termini saranno chiamati Proportione Sesquialtera.
La seconda spetie Sesquiterza cioe.
  • 4 a 3.
  • 8 a 6.
  • 12 a 9. & cosi in infinito.

Del genere super partiente.

IL genere super partiente è quando il numero maggiore contiene
in se tuttoil minore, & oltra il minore alcune parti cioe, 2. 3. ouero. 4.
  • 5 a 3.
  • 7 a 4.
  • 9 a 5.
  • 11 a 6. procedendo in infinito.

Del genere multiplice super particolare.

IL genere multiplice super particolare è quando la quantita mag-
giore contiene in se tutto il minor numero piu di una uolta, & oltra
di piu alcune altre parti, o siano mezze, terze, quarte, o quinte come.
page 70
  • 5 a 2.
  • 7 a 3.
  • 9 a 4.
& con simili in infinito procederai.

Del genere multiplice super partiente.

IL genere multiplice super partiente è quando il numero maggio-
re contiene in se il minore piu di una uolta, & oltra due, tre, o
piu parti di esso numero minore come'.
  • 8 a 3.
  • 12 a 5.
  • 16 a 7.
& uolendo la fine di tali termini, Leggi i capitoli. 33, 34,
35, & 36. al Libro secondo del Toscanello nostro.
  • Sesquialtera & Hemiolea, sono simili.
  • Sesquiterza & Hepitrita, simili.
  • Sesquiottaua & Epogdoa, simili.

Delle Consonanze create nelle proportioni.
Cap. 72.

  • NElla Proportione Sesquiottaua, cade il Tuono, cioe. 9 a 8.
  • Nella Proportione. 256. a 243. cade il Semituono minore.
  • Nella Proportione. 2187. cade il Semituono maggiore.
  • Nella Proportione. 32, a 27. cade il Semidittono.
  • Nella Proportione. 8i. a 64. cade il Dittono.
  • Nella Proportione. 729. cade la spetie del Tritono.
  • Nella Proportione Epitrita cade la consonanza Diatessàron cioe.
    4 a 3.
  • Nella Proportione. 3 a 2. cade la consonanza Diapente.
    page 71
  • Nella Proportione. 128. a 81. cade la Sesta minore.
  • Nella Proportione. 27. a 16, cade la Sesta maggiore.
  • Nella Proportione doppia. 4 a 2. cade la consonanza Diapason.
  • Nella Proportione tripla, cioe. 3 a i. cade la Duodecima.
  • Nella Proportione quadrupla cioe. 4 a 1. cade la Quinta decima,

Et con questo ordine potrai dare il fine.

Della Proportionalità.
Cap. .

LA Proportionalità è uno Raccoglimento di due, o tre o piu Pro-
portioni insieme comparate, come à Boetio piace, Di congiunte Propor-
tioni si fa la Proportionalità, laquale non mai si puo fare con meno
di tre termini, come ne gli seguenti numeri si contiene. i. 2. 3. 2. 3. 4.

Del genere diatonico.
Cap. 74.

EGli è da sapere che genere Diatonico ciascuno di gli Te-
trachordi procedono per Semituono minore, tuono & tuono, come
da mi, & E la mi graui.

Detto è Diatonico propiamente da dia che significa per, et tonus tuono.

Del genere Chromatico.

IL genere Chromatico è un transmutare di Tetrachordi per ua-
rij mezzi, differenti dal Diatonico genere, perche procede per
Semituono minore, & Semituono maggiore, & Semidittono.

Detto è Chromatico genere da, Chroma greca uoce, che in Latino
significa colore, cioe di compositione.
page 72

Del genere Enarmonico.

IL genere Enarmonico procede per Diesi, Diesi & Ditto-
no, Enarmonico significa atto, & bello, Perche è manifesto che
fra gli altri generi questo contiene in se la cognitione del atto, &
temperamento delle uoci, ilqual temperamento i Greci chiamono
Hermosmeno dalli interualli de gli Sistemati de tuoni, & delle
Mutationi di essi Sistemati.

Facile & breue Partimento intorno all'Istromento,
chiamato Organo.
Cap. 75.

DIce il Musico, & Sonatore essere di due sorti tale di sopradetto, cioe Doppio, & Scempio, chiamono Organo
Doppio quello che sopra auanza l'ordine primo detto Naturale,
delle uenti Chorde, o Positioni della Mano, lequali Chorde o Ta-
sti sotto del graue ordinati, Saranno luoghi acquisiti o ueramente
reditti del, F, del, E, del, D, & del C, Et sopra di E la, ulti-
mo nostro Luogo, Nasceranno le prime Positioni del E, del F, del
G, & de seguenti. Et perche forse alcuni mancono, & credono
che tali Tasti neri dimostrino il Spatio del Semituono minore',
tale Oppenione come si uede sarà falsissima, Perche in tal forma
Organica si procede per Semituoni maggiori, & minori, come'
seguitando intenderai. Alla quale intelligenza piacendo a te, da-
ro principio. Ilqual principio sarà la prima Chorda Greca chia-
mata, A, graue. Et per essere l'opera nostra battezzata Com-
pendiolo
, breuemente procederò cosi dicendo, Ogni semituono mi-
nore' nascera naturalmente' nella Tastatura, quando infra dui
page 73 Tasti bianchi continouati, non saranno tramezzati dal Tasto nero.
Ma essendo tramezzati, da uno, al'altro, Sarà il spatio del Tuono
perfetto Spatio è detto un certo Transito non udito. Pertanto il Se-
mituon maggiore nascera naturalmente dal fa, & mi di b acuto. Ma
accidentale, quando nel graue, & quando nell'acuto, Diremo adunque.
  • Da Are, & mi diuiso, tal Semituon maggiore resta nel graue, &
    il minore nellacuto, Perche da graue, al F, nasce la Quinta im-
    perfetta, & uolendola aiutare del suo Semituon maggiore, l'eccellen-
    te Organista tochera il Tasto nero sotto di mi, liquali Tasti neri
    alcuna uolta hanno nome, del fa, & quando del mi.
  • Da mi, & C fa ut, non è diuisione alcuna, per essere naturale il
    Semituono minore.
  • Da C fa ut, & D sol re, cade il Tuono, è diuiso dal Semituono mag-
    giore nel graue, & dal minore nell'acuto, per dare la terza maggio-
    re dal A, & C, graui, Et tal Semituono in questo luogo, hà il no-
    me del mi, & non del fa, benche l'estremo si prononzi fa.
  • Da D sol re, & Elami, nasce similmente il Tuono, diuiso dal Tasto
    nero nel mezzo ordinato, resta l'Appotome nella parte acuta, & il
    minore nella parte graue. Et questo per cagione della congiunta nata nel
    Egraue, laqual Congiunta, lieua, toglie, et priua il , & D graui della
    sua terza maggiore, laquale trouar si può, mettendo un Tasto bianco so-
    pra del nero, di quantità, o spatio d'un Coma, come si uede in alcuni Istro
    menti nella Italia, Il Semituono maggiore di sopradetto, da D sol re, ad
    Elami graui, hà nome del fa, et non del mi, per cagione del spatio Sesqui-
    ottauo nascente da F graue, al Tasto seguente nero, sotto di Elami graue.
  • Da F fa ut, a G sol re ut graui, il Semituono maggiore nascera da F,
    & G, detti nella parte graue, & il minore nell'acuta, ilqual Semituon
    maggiore harà il nome del fa, ma natura del mi, Perche tal Semituono
    page 74 da il nascimento alla terza maggiore, nascente dal D, & F, graui.
  • Da G sol re ut graue, ad Alamire acuto, non altrimenti procede,
    come da F, & G, disopra dimostrati, & il semituon maggiore in
    fra essi tramezzato, genera, & rimuoue' la terza minore', na-
    scente da E la mi, a G sol re ut graui, nella , & impo-
    tenza detto tasto nero diuenta, mi.
Se alcuno mediocre Organista, hauesse dubbio, o non do-
ue fusse la forza, o cagione di non potere procedere, o dar prin-
cipio al Sesto tuono nella Chorda, o Positione di Ela mi graue,
bisognando acommodare, il Musico, o Cantore Ecclesiastico, Po-
trai iscusarti ragioneuolmente, Dicendo non poter procedere per
le sillabe appartenenti al Passaggio del detto Sesto tuono, perche
la quarta Sillaba di essa Intonatione, rende la uoce mi, & biso-
gnando la uoce fa, sara inconueniente, & fuora di proposito. Dil
che tale inconueniente di quella uoce mi, serue alla terza maggiore,
nascente da E la mi, & G sol re ut graui. Il rimediare, di tal bisogno,
sara aggiugnere un Tasto bianco incastrato nel nero, posto da G, gra-
ue, & A, acuta. Et in tal modo all'Istromento tuo sarai accomodato.
Da Alamire, & mi acuti cadera lo spatio Sesquiottauo, ilqual
sara diuiso dal Semituono minore nella parte graue, & dal mag-
giore, nella parte acuta, Perche da A, a B fa acuti, nasce il Se-
mituon minore, & da B fa, a mi acuti, il Semituon maggiore,
ilqual risponde mi, & il minore fa Processo del duro Tritono,
dal detto mi ad F graue.
Da b fa mi, a C sol fa ut acuti, nascera il Tuono, & Semi-
tuon minore. Et questo auuiene dal segno del b molle, in esso luogo
posto, & considerato, Non dimeno tal tuono è spatio non naturale.
Da C sol fa ut, a D la solre acuti, similmente nasce il tuono, ilqual
page 75 Tuono è diuiso dal Semituon maggiore nella parte graue & dal mi-
nore, nella parte acuta, Perche fa di minore, maggiore, il Semidittono
nascente da Alamire acuto, & C sol fa ut acuto. Et benche esso habbi
il nome del fa, impotenza acquista natura del mi, i quali Semituoni
maggiori danno il fauore alle Consonanze, da potersi mutare della Spe-
tie minore, nella maggiore, cioe della imperfetta, nella perfetta. Per-
che ciascuna Consonanza, resta sempre meno d'uno semituono maggiore.
Da D la sol re, & E la mi acuti, anchora nasce il spatio del Tuono, Et
da esso, D, acuto, al tasto nero seguente, haurai lo Appotome spatio nella
parte acuta, & il minore nella parte graue. Et detto Semituono mag-
giore haura natura, et nome della sillaba mi, quantunque egli sia detto fa.
Da ff fa ut, & G sol re ut acuti, medesimamente haurai il Tuono per-
fetto, & lo Appotome nella parte graue, cioe dal Tasto bianco del F,
al seguente nero, & dal detto Tasto nero, risponderà da D la sol re
acuta, ad F acuto, la terza maggiore, o uuoi dire Dittono.
Da G acuto, & Alamire sopracuti, haurai medesimamente il Tuono.
& tramezzato dal Tasto nero, formato del Semituono maggiore,
& minore, il Semituono maggiore haura il suo luogo nella parte gra-
ue, cioe dal detto G, al Tasto nero seguente, & da esso Tasto nero al
seguente bianco, nascera il spatio del minore Semituono, per cagione
della terza minore, nascente da Elami, & G sol re ut acuti, creata
maggiore dallo Appotome, nato da G acuto, ad A, sopracuta.
Da Alamire, & mi sopracuti, è un Passaggio del spatio Sesquiot-
tauo, Per loquale il Semituono nasce dal Tasto nero posto
sopra del detto A, alla Corda di esso mi sopracuto, con le seguen-
ti sillabe cioe, fami, nascenti dal b, & sopracuti, Ma il minor Se-
mituono, nascera da esso Alamire, al seguente Tasto nero, ilqual Ta-
sto nero, rispondera con F acuta un Diatesseron. Et in quel luogo
page 76 stà, per indolcire il Tritono, nascente da ff graue, a mi acuto.
Da b fa mi, a C sol fa sopracuti, nascono un Tuono, & un Semi-
tuon minore, il Tuono sara quello, quando sara pronontiata la sillaba fa,
nel b fa posta, insino al, C, Ma il minor Semituono, dal mi al, C.
Da C sol fa a D la sol medesimamente sarà il Tuono, Et bisognando
mutare la terza minore laquale si dimostra da Alamire sopracuto, a
C sol fa , il Semituono maggiore sarà nella parte graue, cioe
dal Tasto primo bianco, al seguente nero, Et il minore, al secondo
biancho, Dil che' primo sara mi, & da esso mi al seguente'
bianco, sara mifa.
Da D la sol, & ultima Corda, nasce medesimamente il Spatio
del Tuono, tramezzato dal Tasto nero, ilqual Tasto nero diuide il
Spatio detto, per lo Semituono maggiore da esso Tasto nero, alla
Corda ultima nostra, cioe E la, Et quindi nasce per la figura del b
tondo nato infra D, & E, detti, Laqual figura genera il Tuono ac-
cidentale, da ff, acquisito, & Ela. Et il minore Semituono nascera da
esso D la sol, al seguente Tasto nero. Et con tale Ordine, ogni altra
Corda acquisita Intensa, o Remissa, ne haurai il uero Conoscimento.
IScusandomi Humanissimo, & Gentilissimo Lettore, Se l'Ope-
re nostre' di Musica mandate' fuori, hauessino acquistato quello
che in esse non si conueniua, La dolce tua Lingua darà l'honesto,
& desiderato Soccorso al debole ingegno, & poco saper mio, Con-
ciosia, che, tali fatiche nostre, non altrimente ch'al diletto, & com-
piacenza tua Scancellando ogni Prosumtione, & Vanagloria al
Publico mandate sono.

Et se nell'auenire altro di me, non si uedrà, senza Disdegno tuo,
farò il fine. Vale.