Title: Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni
Author: Pietro Aaron
Publication: Bernardino de Vitali (Venezia, 1525)
Library of the Arts Faculty, Utrecht University, Utrecht, NetherlandsPrincipal editor: Anne-Emmanuelle Ceulemans
Funder: Université catholique de Louvain, Unité de musicologie F.N.R.S.
Edition: 2002
Department of Information and Computing Sciences Utrecht University P.O. Box 80.089 3508 TB Utrecht NetherlandsDELLA NATVRA ET CO
GNITIONE DI TVTTI
GLI TVONI DI CANTO
FIGVRATO NON DA
ALTRVI PIV SCRITTI
COMPOSTI PER MESSER
PIERO AARON MVSICO
FIORENTINO CANONICO
IN RIMINI MAESTRO DI
CASA DEL REVERENdo ET MA-
GNIFICO CAVALIERE
HIEROSOLIMITANO MES-
SER SEBASTIANO MICHE
LE PRIORE DI VINETIA.For a detailed discussion of the polyphonic examples cited in Aaron's Trattato, see Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 121-152. page 2page 3
AL MAGNIFICO ET GENEROSO
MESSER PIERO GRITTI PATRI
TIO VENETO, PIERO AARON
MVSICO FIORENTINO
CANONICO IN
RIMINI.
dono a quegli che meritamente aquistono laude et
honore, non e ragione alcuna ne lingua humana che
spegner possa quello che nel mio core piu giorni et
giorni per te era rinchiuso. Pur nondimeno fantasti-
cando cercauo spasso, giunsi a luogo doue grande har
monia di suaui uccelletti si sentiua, gli quali infra le fresche fronde et uerdi
fiori si posauono, et ascoltando la dolcezza loro, ueddi la dea Musa laqual
chiamandomi a lei maccostai, Diceua che non altri era nel suo consortio
degno che te Magnifico. Onde sentendo io presi ardire non solamente a
questo, ma per la gentilezza et uirtu tua essendo padre di chi di Musica si
diletta, et piu per la grandezza del tuo nome elquale infra le Muse sa-
compagna, tal dedicatione a te conuiene, Per tanto non sia molesto a tua
magnificenza el piccol mio dono, ma solo accetta il core la seruitu et ani-
mo, elqual sempre sara in te signor Magnifico. Vale.
TAVOLA DI TVTTO EL LIBRO.
DIchiaratione del fine et della forma di tutti gli tuoni. |
Cap. I. |
Come el cantore debbe giudicare el tuono. |
Cap. II. |
Modi di cognoscere le compositioni diuerse. | Cap. III. |
Dichiaratione del primo et secondo tuono. | Cap. IIII. |
Dichiaratione del terzo et quarto tuono. | Cap. V. |
Dichiaratione del quinto et sesto tuono. | Cap. VI. |
Dichiaratione del settimo et ottauo tuono. | Cap. VII. |
Dichiaratione delle cadenze di tutti gli tuoni. | Cap. VIII. |
Cadenze del primo et secondo tuono. | Cap. VIIII. |
Cadenze del terzo et quarto tuono. | Cap. X. |
Cadenze del quinto et sesto tuono. | Cap. XI. |
Cadenze del settimo et ottauo tuono. | Cap. XII. |
Ordine irregulare al primo tuono. | Cap. XIII. |
Ordine diuerso al secondo tuono. | Cap. XIIII. |
Ordine discrepante al terzo tuono. | Cap. XV. |
Ordine contrario al quarto tuono. | Cap. XVI. |
Ordine dissimile al quinto tuono. | Cap. XVII. |
Ordine dissonante al sesto tuono. | Cap. XVIII. |
Ordine non conueniente al settimo tuono. | Cap. XIX. |
Ordine disconueneuole allottauo tuono. | Cap. XX. |
Degli principii del primo et secondo tuono. | Cap. XXI. |
Degli principii del terzo et quarto tuono. | Cap. XXII. |
Degli principii del quinto et sesto tuono. | Cap. XXIII. |
Degli principii del settimo et ottauo tuono. | Cap. XXIIII. |
Della natura et operatione di tutti gli tuoni. | Cap. XXV. |
Dichiaratione come in tutte le positioni ouero luoghi della mano sono sei note natural- mente et accidentali. |
Cap. XXVI. page 5 |
Are. | Cap. XXVII. |
mi. | Cap. XXVIII. |
C fa ut. | Cap. XXIX. |
D sol re. | Cap. XXX. |
E la mi. | Cap. XXXI. |
F fa ut. | Cap. XXXII. |
G sol re ut. | Cap. XXXIII. |
A la mi re. | Cap. XXXIIII. |
B fa mi. | Cap. XXXV. |
C sol fa ut. | Cap. XXXVI. |
D la sol re. | Cap. XXXVII. |
E la mi. | Cap. XXXVIII. |
F fa ut. | Cap. XXXIX. |
G sol re ut. | Cap. XXXX |
A la mi re. | Cap. XXXXI. |
B fa mi. | Cap. XXXXII. |
C sol fa. | Cap. XXXXIII. |
D la sol. | Cap. XXXXIIII. |
E la. | Cap. XXXXV. |
DICHIARATIONE DEL FINE DI TVTTI
GLI TVONI. CAP. I.
lunque artefice intendere et sapere, et
determinatamente cognoscere le par
ti et ragioni della sua arte. Cosi in-
famia et uituperio e a non sapere et
ingannarsi negli articoli della sua fa-
colta, io considerando adunque et
examinando la excellenza et gran-
dezza di molti et molti autori anti-
chi et alpresente moderni, non è dub
bio alcuno che fra me stesso di tale
impresa pensando non mi senta, massi
mamente cognoscendo io la materia difficilissima subblime et alta a dichia
rare, pur non dimeno non come prosuntuoso ne altiero a te gentilissimo
lettore, ma con humana uoce agli tuoi piedi narrar tal cosa penso, et aspet-
tando essa fastidiosa et strana non fo giuditio che dagli celeberrimi sopra
detti musichi per ignoranza da loro abbandonato sia, ma sol per altro in-
commodo et opportuno fastidio lasciato hanno, & chiaro si uede che da
nessuno al nostro secolo scritto si truoua, Onde per maggiore laude tratta
to hanno di quello che facilmente intender non si puo, della qual cosa si
cognosce uarii et uarii modi, Io adunque mosso non per ambitione al-
cuna, ma come infimo ho preso tal fatica sperando che da tutti per sue
humanita et gentilezze se alcuno error sara scusato sia, mostrando breue-
mente quello che necessario cognosco, Conciosia cosa che assai della uera
intelligenza ingannarsi ueggo, della qual cosa spero in qualche particella
satisfarti, et primamente dichiarare intendo che cosa sia fine et anchora la
spetie, et se la fine è necessaria et rationale sempre alla cognitione del tuo-
no, oueramente se gli tuoni son cognosciuti per le sue spetie, Da poi qual
sia la parte che el cantore debbe examinare, et come gli compositori habbi-
page 8 no a procedere negli canti secondo la intentione da loro pensata, con alcuni
altri secreti degli quali non mi disturbo che a te alquanto non siano dilet-
teuoli, & cosi seguendo dico, Che essendo el fine diuerso cioe regulare, &
irregulare, è dibisogno che ciaschedun tuono habbi la forma similmente
diuersa et uaria, di qua adunque nascera che el fine alcuna uolta signoreg-
gera, et alcuna uolta la spetie, laquale fine cosi da me e diffinita, La fine
non è altro che una magistral terminatione del canto introdotta a cogno-
scere el tuono, la quale dagli musichi è stato regulare et irregulare termi-
nata, accio che meglio sia compreso la natura et forma di tutti gli tuoni,
per tanto diro che le presenti positioni cioe. D sol re E la mi F fa ut et G
sol re ut son fini ouero luoghi terminati al Primo & Secondo tuono, al Ter
zo et Quarto, al Quinto & , al Settimo & Ottauo regularmente or-
dinati, ma gli seguenti luoghi cioe Gamma ut, A re, mi, C fa ut, A la mi
re B fa mi & C sol fa ut Irregulari chiamati, alla quale intelligenza la
fine negli sopradetti luoghi regulari resta necessaria rationale et gouerna-
trice a ogni tuono, Cosi la spetie alcuna uolta dominera regularmente et
irregularmente. laquale non e altro che dispositione delle uoci del suo ge-
nere a certi et prefiniti modi uariata come la figura dimostra.
mi re B fa mi & C sol fa ut è necessaria la quale in dui modi
page 9 sara considerata, la prima quanto alla confinalita & la seconda rispetto
alle differenze de gli seculorum, Per tanto se nella positione chiamata A la
mi re termineranno alcuni canti, & che in essi canti non sia el segno del B
molle tal fine sara commune al primo & secondo tuono rispetto alla con-
finalita, & anchora al terzo quanto alla differenza intendendo sempre di
Messe, Motetti, Canzone, Frottole Strambotti, Madrigali Sonetti &
Capitoli, pur che in essi sia el processo conueniente & atto alla confina-
lita, oueramente differenza come seguitando intenderai, Ma se in loro
sara el segno del B molle, Dico che qua la fine non e necessaria ne ratio-
nale quanto alla confinalita perche si uede chiaramente la forma esser
diuersa dal suo primo moto, della qual cosa sara dibisogno che tal con-
centi siano giudicati per le sue spetie come manifestamente el simile di-
mostrano gli canti terminati nel B fa mi & C sol fa ut, & cosi in tutti
gli altri luoghi doue le spetie si potranno trouare, Adunque la cogni-
tione la quale si piglia per le spetie è necessaria intelligenza, & non arbi-
traria al canto, Prima perche la cognitione laquale e tratta dalla diffi-
nitione è uera et necessaria. Oltra di questo quella si e intelligenza necessa-
ria laquale si ha dalla essentia. Ma cosi e che la cognitione della spetie è
essentiale, adunque quella è necessaria. Da poi questo quella si domanda
cognitione necessaria laquale è per se, ma la cognitione delle spetie e co-
gnitione per se, per tanto e necessaria, Non osta che per la piu parte si
suole dare la cognitione de gli canti per el fine, perche io rispondo che
quello è stato per piu facile intelligenza, conciosiacosa che meglio si so-
gliono attendere quelle cose che sono nel fine che quelle che sono nel prin-
cipio & mezzo, Et che la conclusione nostra sia uera lo potemo dimostrare
con queste & altre simile ragioni, Noi hauemo che lhuomo si diffinisce essere
animale rationale et mortale, certo e che rationale et mortale sono due dif-
ferenze a cognoscere che cosa sia lhuomo, dellaquale una è finale, laqual si
considera secondo il fine di esso huomo cioe mortale, & laltra è formale
laquale si considera piu secondo lo essere specifico & formale di esso huo-
mo uiuente cioe rationale, Ilche questa e quella che piu fa cognoscere la
essentia dellhuomo che quella la quale si considera piu secondo il fine cioe
che lhuomo sia mortale, perche questa e commune non solamente a gli
page 10 huomini, ma anchora agli altri animali, Pertanto la cognitione del fine
non è per se, et per consequente non e sempre necessaria come dimostrano
alcuni canti gli quali hanno la fine ordinaria et regulare, et non si trouan-
do lo ascenso et discenso di alcune sue spetie, non sono chiamati di tuono,
ma solamente detti canti Euphoniaci, come nella altra opera mia de insti-
tutione harmonica al Cap. xxx. del primo fu dimostrato.
COME EL CANTORE DEBBE GIVDI
CARE EL TVONO. CAP. II.
el concento della harmonia è dibisogno che el cantore non altrimenti
giudichi el tuono che perla sopra detta parte, perche si uede quando
un tenore è rimosso dal suo canto, non rende gratia ma poca suauita a que
gli che tal cosa ascoltano, et questo auiene per la distanza che è dal con-
tro basso al canto, della qual cosa essendo el tenore piu commodo et facile
per gli processi naturali. Dico che uno Introito. un Kyrie, una Gloria, un
Graduale, uno Alleluya, un Credo, un Offertorio un Santus, uno Agnus
dei, un Post comunione, un Risponsorio, un Deo gratias, un Psalmo uno
Hymno, un Magnificat, un Motetto, una Canzona, Frottole, Bargerette,
Strambotti, Madrigali, et Capitoli saranno tutti giudicati per el suo tenore,
perche piu facilmente si considera la sua natural forma che nella parte del
soprano, nella quale uolendo formare el settimo tuono, bisognera trouare
el Diatessáron suo per il corso accidentale, Et cosi tal modo et ordine da
noi e dato in tutti gli canti che di uolunta del compositore son fatti, cosi
sopra del canto fermo, come senza rispetto di esso canto fermo, et il simile
in quegli a cinque sei sette et di piu uoci fatti, negli quali e consueto mette-
re un primo et principale tenore, sopra del quale ciascuna altra parte è
gouernata dalla natura di esso tenore, per ilche sara cognosciuto el tuono,
excetto se in essi non fussi el proprio canto fermo elquale è primo et prin-
cipale a tal cognitione.
page 11
MODI DA COGNOSCERE LE COMPO-
SITIONI DIVERSE. CAP. III.
ricordai di alcun trauagli gli quali piu uolte fantasti-
cato haueuo. Onde se el dolce tuo aspetto et labramosa
uoglia mia del disiato fine o benigno lettore non mistrin
gessi, piu leggiermente al trauaglioso porto le uele cha-
lerei, ma perche io penso che da te non fussi alquanto
biasimato seguitar uoglio la principiata impresa non per coloro che intorno
intorno girano, ma sol per quegli che tal cibo non intendono. Cosi qua alquanto sto sospeso pur non dimeno penso con teco inanzi
ragionando ire, cercando regola per laquale tu possi hauer chiarezza di
ciascun sopradetto tuono. Et perche alcuni finiranno nelle positioni di D
sol re E la mi F fa ut & G sol re ut, questi saranno giudicati secondo el fine,
per ilquale si cognosceranno le sue proprie et uere spetie come da D sol re
ad A la mi re primo et da A la mi re ad D la sol re, Da E la mi ad B fa
mi, & da B fa mi ad E la mi acuto, Da F fa ut ad C sol fa ut et da C sol
fa ut ad F fa ut acuto, Da G sol re ut graue ad D la sol re, & da D la sol re
ad G sol re ut secondo, luoghi chiamati regulari al primo secondo terzo
quarto quinto sesto settimo et ottauo tuono, degli quali la sua fine sara ne
cessaria rationale et gouernatrice, Laquale meglio dichiarir ti uoglio, et
Prima aduertirai che tutti gli canti gli quali haranno fine nel sopradetto D
sol re, et nel principio & mezzo procederanno con le spetie del terzo, quarto,
quinto, sexto, settimo, et ottauo tuono. Dico che questi non si giudicheranno
altrimenti che dal suo proprio et regular fine, dato che in essi sia contrarii
processi & non conuenienti a loro, perche nessuno altro tuono non ha diffe-
renza terminata nel detto luogo, Et se alcuni altri termineranno in E la mi,
Dico che similmente questi non saranno sotto posti a nessuna altra forma,
excetto che alla sua propria, gli quali piu tosto saranno chiamati tuoni
commisti, Ma se alcuni altri terminaranno nella positione chiamata F fa ut,
Dico che questi saranno sottoposti non tanto al fine & alle spetie sue, ma
sottoposti anchora alla natura & forma del primo & quarto tuono rispetto
page 12 alla differenza loro, laquale in tal luogo alcuna uolta finisce, ma questo in-
tendi quando procederanno con el modo conueniente al primo & quarto
tuono, perche altrimenti resteranno del quinto o ueramente sesto, Cosi alcuni
altri haranno fine nel G sol re ut, Dico che questi saranno sottoposti al setti-
mo & ottauo tuono et anchora al primo secondo terzo et quarto tuono,
come seguitando intenderai.
che son luoghi irregulari, da noi saranno considerati secondo el pro
cesso le spetie et differenze degli seculorum gli quali gouerneranno
& daranno uera cognitione del tuono.
re ut questi saranno di quella medesima natura de gli sopradetti
regulari.
sara segnato el segno del B molle. Dico che alhora la fine non sara
necessaria ne rationale a cognoscere el tuono, ma per le spetie saran
no giudicati, excetto quegli che in D sol re & F fa ut finiranno &c.
tie conuenienti a qualche tuono, et nella fine contrarii a tal discorso,
questi saranno giudicati per le dette spetie & differenze, excettuando
i fini regulari, come di sopra e ditto.
finito diapente per elquale si possa cognoscere la uera forma, questi
saranno giudicati per alcuni diatessaron, oueramente per el suo pro
prio fine.
ma da propria uolunta composti, questi ueramente saranno alla
similitudine di coloro gli quali exercitano un giuoco chiamato
alleta. doue si pone et mette un certo fine alquale si habbino aridurre, &
correndosi drieto luno alaltro, per sicurezza a quel luogo o uer fine ricor-
rano et sono salui. Cosi diremo di coloro che senza consideratione si uol-
tono et riuoltono procedendo et discorrendo fuora della natura & ordine
principale da loro considerati, ma a un tratto uengono a un suo fine.
page 13 Dico che questi concenti o canti non possono esser giudicati se non per detto
fine pur che siano senza B molle terminati.
alcuni altri nel tenore, Dico che simile ordine non e concesso ne
conueniente a un concento o canto excettuando quando sara consi-
derato et con artificio messo, come lo excellente Iosquino nel patrem della
messa. De uirgine maria ha osseruato, et similmente el diuino Alexandro
in molti suoi canti.
re primo B fa mi & E la mi acuto. Dico che questi saranno giu-
dicati secondo le spetie, & non secondo el fine, dato che siano regu-
larmente o irregularmente terminati come Celasan plus di Iosquino. Pec-
cata mea domine di Giouanni moton nel libro della corona, Le seruitur,Le serviteur: Harmonice musices Odhecaton, nr 35. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 147.
Helas mamors, & La dicuplaisant, et altri simili.
DICHIARATIONE DEL PRIMO ET SE-
CONDO TVONO. CAP. IIII.
dubbio sara chiamato del primo o secondo tuono, massimamente
quando el soprano finira in D la sol re per la regolare et rational
fine, laqual dimostra chiaramente la natural forma come gli presenti
motteti. Rogamus te uirgo maria di Iacotin. Iudica me deus di ,
Congregate sunt et Beata dei genitrix di Giouanni moton Clangat plebs
flores di Regis, Et similmente alcuni altri col segno di B molle, Dico che
questi non muteranno natura, perche non si rimoue altro che el suo dia-
tessaron formato da A la mi re ad D la sol re, non si mouendo adunque el
suo primo et natural diapente, sara chiamato anchor del primo tuono co-
me el motetto Nomine qui domini di , & Pour quoy fu ceste
emprisePourquoy fut: Canti B, nr 43. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 124. et altri simili, benche alcuna uolta come e consuetudine uanno sol-
lazzando con alcuni tratti. Dico che a te bisogna considerare se quella fine
rimossa dal Compositore e conueniente consonante o discrepante da quel
canto o no, perche se el compositore si sara mosso con ragione laquale a quel
tuono si conuiene esso aduertira almanco di non muouere una delle parti
page 14 cioe tenore o canto dal suo fine procedendo con andamenti grati et conso-
nanti secondo che richiede tal tuono, cosi regulare come irregulare gliquali
seguitando si ueggono con molti piu uarii modi secondo la uolunta et di-
spositione del Compositore.
FINE A BENEPLACITO DEL PRIMO ET
SECONDO TVONO.
mune anchora al secondo tuono, io ti rispondo che nel canto figu-
rato rarissimi tenori si truouano gli quali habbino processo et di-
scensione conueniente et atta a tal tuono cosi finito, Ma se pure el compositore
se inmaginera procedere alla natura di esso secondo tuono, lui aduertira nel
principio o mezzo procedere con qualche propria sua forma come si uede
et comprende in psalmi et magnificat, negli quali alhora el compositore e obli
gato et sottoposto al proprio modo et ordine di detto secondo tuono.
segno del B molle non altrimenti saranno intesi che del primo o secondo
tuono, dato che tal positione sia ordinaria et regulare al settimo et
ottauo tuono, perche tal segno ouer figura rimuoue la sua propria et natural
forma ouero compositione, non dimeno per esser aquisite le spetie pertinenti al
primo et secondo tuono, la fine patisce, & in questo luogo resta arbitraria
et quasi come regulare per se, et non conueniente al settimo et ottauo tuono,
ma necessaria al primo & al secondo come dimostrono le seguente messe et
motetti, Aue maris stella et dung aultre amer di Iosquino, Nobilis progenie
& Vulnerasti cor meum di Feuin, gli quali saranno del primo tuono quanto al
processo, compositione & diapason finito come molti altri simile trouerrai.
page 15
tuono, questi facilmente si comprendono per el contnuo processo discen-
dente come Virgo celesti di Loyset comper. Dung aultre amer et De
plaine di Ayne, Cenest pas di Pierazzon de larue, & Dung aultre
amer di Orto, della qual cosa se a te paressi qualche uolta fuora di propo-
sito, non ti marauigliare perche li compositori osseruono alcuna uolta el pro-
cesso di un canto nel principio & mezzo di qualche tuono, & nella fine se-
condo la differenza del canto fermo come per lo aduenire intenderai.
minare se el processo suo e conueniente et rationale a tal terminatione,
perche essendo irregularmente terminata al primo & secondo tuo-
no & non procedendo colla sua forma propria potrebbe facilmente non essere
di quel tuono, dato che sia fine irregulare et termine del suo seculorum ouero
differenza, questo e, che el terzo et quarto tuono ha simil luogo quanto alla
differenza come seguitando intenderai. Si che per questa ragione trouandosi
adunque la sua conueniente forma, saran chiamati del primo tuono come La plus
de plus di Iosquino, elquale per el discorso degli diapenti et sua ascensione e primo
tuono, et de 2° Simieulx di Loiset compere come manifestamente si comprende.
giudicati del primo et secondo tuono, perche si uede chiaramente che
da D la sol re insino al suo diapason e la propria forma del diapente
& diatessaron primo cioe rela et resol, et quando ascenderanno insino alla quinta
o sesta uoce, saranno del primo, & maggiormente se piu ascenderanno come Pour
tant semon di Antonio Busnois Gaude uirgo Motetto di Costanzo festa
Lome arme di Iosquino de sic de singulis & Helas que ilest amongre di
Iapart o sia el B molle o no Fours seulament di Pierazzon de Larue, di Brumel & Gaude barbara di Giouanni moton. ma quegli che
non haranno la continuatione alla sommita del diapente come di sopra e detto,
& procedendo nelle parti graui, saranno del secondo tuono et non del primo
come La messa di Hercules dux Ferrarie da Iosquino composta, & molti
altri che narrar non uoglio, perche con questa medesima similitudine facil-
mente el resto intenderai, laqual sentenza conferma el uenerabile messer pre
Zanetto musico Veneto.
page 16
DICHIARATIONE DEL TERZO ET QVAR-
TO TVONO. CAP. V.
pescano che ogni canto elquale finira nella positione di
E la mi sara chiamato del quarto tuono, non pensando
che tal luogo e anchor comune al terzo, Dico che gran-
demente resteranno inuiluppati, & questo aduiene che la
differenza piu uolte in quel luogo finisce, Pero da molti
e giudicato esser quarto tuono, perche solamente aduertiscono alla termi-
natione del suo seculorum. Onde grandissima confusione facilmente po-
trebbe nascere, Per tanto e necessario considerare alcuna uolta la fine, ascen
sione et discensione, processi intonationi & differenze lequali sono uarie, &
perconsequente finiranno in diuersi modi, Dilche diremo che el motetto
Michael arcangele di Iacotin la prima parte e del terzo tuono irregulare,
& la seconda regular terzo finito et non quarto, cosi el simile saranno Ma-
leur me bat di Ocheghen, & interueniat pro rege nostro di Iacotin et mol
ti altri a questi simili gli quali hanno fine regulare processo conueniente et
ascensione.
FINE A BENEPLACITO DEL TERZO ET
QVARTO TVONO.
ordinario et regulare al settimo & ottauo tuono, non dimeno son
detti essere del terzo, questi ueramente bisogna che siano con gran-
page 17dissima diligenza considerati massimamente el processo loro, perche non
hauendo ordine ne forma pertinente et atta al terzo tuono, mai per tal fine
non saranno chiamati di detto tuono, ma del settimo ouero ottauo. Trouan-
dosi adunque la natural sua forma, sempre saranno giudicati del terzo tuo-
no, et non settimo et ottauo rispetto alla forma et differenza come Nunquam
fuit pena maiorNunquam fuit pena maior: by Johannes Urreda. See Peter Bergquist, The Theoretical Writings of Pietro Aaron (Ph.D. diss., Columbia University, 1964), p. 287. et altri simili &c. come conferma el predetto & uenerabile
messer pre Zanetto musico Veneto.
essendo in essi el processo conforme saranno giudicati di esso terzo
tuono come Miserere mei deus di Iosquino. Letatus sumFor a discussion of this work and its attribution, see Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 125 and 135. di Eusta
chio, & Benedic anima mea dominum doue la prima parte finisce nel suo
confinale, la seconda nel finale, & la terza nella differenza, et molti altri cosi
si troueranno, Ma se saranno con el segno del B molle. Dico che questi
maggiormente si chiameranno del terzo tuono dato che nel principio o
mezzo non siano proceduti con el debito et conueniente modo, perche
chiaramente si uede la regolar sua compositione di mimi et mila, laqual si
genera da detto A la mi re, ad E la mi acuto, congiunto el superiore Dia-
tessaron quale e mila, benche di questi pochi se ritruouino per la incommo-
dita dello ascenso suo, excettuando se non fussino a uoce simili ouero mu-
tate, gli quali saranno giudicati del terzo o quarto tuono quanto alle spe-
tie & discensioni, et non per cagione della differenza ne processo, Per tanto
si conclude che tal canti piu tosto saranno chiamati del quarto tuono per la
discendente continuatione, come O maria rogamus teO Maria rogamus te: by Heinrich Isaac. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 150. nel libro de motetti c
& molti altri con questo modo facilmente potrai intendere.
DICHIARATIONE DEL QVINTO ET SESTO
TVONO. CAP. VI.
quello che dubitar potresti. Onde hauendo io el quinto
& sesto tuono a dichiarare aduertirai che un canto el-
quale finira nella positione di F fa ut sara del quinto o
sesto tuono chiamato, Ma perche molti et molti et quasi
tutti el segno del B molle hanno, non uoglio che in te
page 18 alcun sospetto rimanga, perche uedendo tu rimossa la sua forma, facil cosa
sarebbe credere el contrario per causa di alcune sententie da me di sopra dette,
Per tanto sappi che li compositori antichi piu hanno in questi tali considerato
la facilita che la sua propria forma o uero compositione, conciosiacosa che
el quinto et sesto tuono harebbe assai uolte dibisogno lo aiuto del B molle/
Dato che non sempre tal tuono si debbe cantare per detto B molle, perche
sarebbe contra agli uersi delle mediationi di lor tuoni ordinati da gli anti-
chi, Et questo similmente conferma el sopradetto messer pre Zannetto Ve-
neto. Onde per questa cagione rimuouono el Diapente terzo nella natura
del diapente quarto, accioche el tritono elquale nel mezzo si interpone, non
habbi nel canto a generare alcuno incommodo ne durezza come gli seguenti
canti del quinto tuono regularmente ti dimostrano cioe, Stabat mater do
lorosa et Alma redemptoris di Iosquino, Helasque poura di Caron. Que-
ramus cum pastoribus di Giouanni moton et Illuminare illuminare hie-
rusalem, et el Santus et Agnus dei della messa de uirgine maria di Pieraz-
zon de larue, gliquali non altrimenti saranno chiamati rispetto allo ascenso et
processo suo, et quegli gli quali non haranno continuo processo in tale altezza
ma discorrendo al Diapente o exachordo suo, saranno giudicati del sesto
tuono regularmente terminati come gli presenti canti, Brunette di Stochem,
Votre bargeronette di Comper. Ienedemande di Busnoys. di
Agricola. A la audiench di Ayne, Sancta trinitas unus deus di Feuin et
Tempus meum est ut reuertar ad eum. Celeste beneficium di Giouanni moton,
et Egregie christi di Feuin et molti altri simili cosi saranno.
FINE A BENEPLACITO DEL QVINTO
ET SESTO TVONO.
che e dibisogno che nel principio et mezzo habbino processo conue-
niente a quel tuono, et non hauendo simile discorso la differenza poco
operera, et facilmente sarebbono di qualche altro tuono come di sopra in-
tendesti, nondimeno el Compositore bene a tal tuono aduertisce, ma quello
che e necessario piu chiaramente negli psalmi et magnificat si cognosce,
Per tanto el sesto tuono da noi in detto luogo non sara concesso, perche non
ha la forma ne differenza alcuna.
termineranno, questo non si conferma se rimossa sara la figura o segno
del B molle, elquale in quel luogo genera la sua compositione non tanto
ascendente quanto discendente, Dilche la fine qua e rationale necessaria et
gouernatrice, per laqual cosa si cognosce la sua propria forma come di-
mostra el canto da Hayne composto elquale e quinto tuono
rispetto alle spetie, cadenze, et continuo ascenso, ma sesto e detto O admi-
rabile commertium di Iosquino con alcuni altri simili benche rari sene truoui.
molle o no come Si sumpsero di Obreth, questo e solo per la diffe
renza laquale alcuna uolta el canto fermo dimostra, Per tanto el sesto
tuono in tal luogo manchera dato che sia confinalita del quinto et sesto
regularmente finiti, perche non si puo torre alcuna forma ne differenza
conueniente a lui.
DICHIARATIONE DEL SETTIMO ET
OTTAVO TVONO. CAP. VII.
regularmente et irregulare possino in tre luoghi esser
finiti, cioe Gama ut, C fa ut, & G sol re ut, delle quali
terminationi molti molte uarie oppenioni adducono,
massimamente di quegli che finiranno in detti Gamma
ut et C fa ut, Onde piu tosto tal canti da loro son giu-
dicati del settimo tuono, che dello ottauo, et questo aduiene perche rarissi-
me uolte et quasi mai un simil canto discende alla forma plagale, Per la-
page 20 qualcosa ti rispondo, che tale oppenione da noi non e concessa, perche ue-
demo chiaramente essi continuare in quello che naturalmente uogliono et
richiedono gli proprii et regulari tuoni, pur non dimeno quegli che nel
Gamma ut finiranno rispetto alla forma aquisita conueniente a detto settimo
tuono, concludo settimo et non ottauo senza el B molle, ma primo ouero
secondo con el segno del B molle, ma non cosi quando nel C fa ut finiranno
per la ragione di sopra detta, et perche anchora non hanno el Diatessaron
conueniente, Saranno adunque da noi chiamati del tuono ottauo et non
settimo, come li seguenti canti dimostrano, Mon marima deffamee di Orto
et similmente el canto chiamato E la la la,E la la la: by Ninot le Petit. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 149. degli quali con el medesimo or-
dine el resto intenderai, Laqual oppenione tiene el prenominato messer
pre Zannetto Musico.
mente et regularmente saranno detti del settimo tuono oueramente
dello ottauo, perche loro hanno el suo proprio fine et la natural
forma, Pertanto diremo che la messa di Giouanni moton di Vt sol et la
Gloria della uergine maria di Pierazzon de larue per le spetie fine & con-
tinuo ascenso saran chiamati del settimo tuono, Cosi el simile Multi sunt
uocati pauci uero eletti del uenerabele messer pre Zaneto Veneto et Ascen
dens christus in altum de Hylaere, & non cosi degli seguenti canti. Si de-
dero di Alessandro agricola et Cest possibile que lhome peult quanto alla
fine et processo sono dello ottauo tuono, et anchora O uenus bant di IosquinoO uenus bant di Iosquino: this is a misattribution. The chanson was actually composed by Gaspar Van Weerbeke. See Gustave Reese/Patrick Macey, "Josquin Desprez", The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition, ed. by Stanley Sadie (London, 2001), vol. 13, p. 249.
Disant madame,Disant adieu Madame: by Loyset Compère. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 148. Iesuis amieJe suis amie: by Loyset Compère. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 149. Min morghem ghaf. Helas helas di
Ninot, reuenes uous di Compere, et Beata dei genitrix con molti altri
gliquali in questo modo cognoscer potrai.
FINE A BENEPLACITO DEL SETTIMO
ET OTTAVO TVONO.
similmente saranno detti del settimo tuono ouero ottauo quanto
alla differenza & processo, laqual differenza molte uolte si uede in
tal luogo terminare, Pertanto se detto canto hara processo conueniente a
quel tuono, senza alcun dubbio sara del settimo rispetto al suo fine et an-
chora ottauo, et molto piu ragioneuolmente se in essi sara segnato la figura
del B molle elquale partorira la propria sua compositione chiamata utsol
& resol, solut et solre conueniente forma al settimo et ottauo tuono sopra
detto, Onde gli presenti canti cioe Mes pensies di Compere, Madame
Helas, peult di Iosquino, & Mittit ad uirginem non altrimenti che
del settimo son chiamati, et tamps, & Loserai dire del tuono
ottauo et non settimo come la sua forma et continuo processo ti dimostrano &c.
Et con questo ordine examinando & considerando el modo sopra detto,
sarai chiaro di ogni altro canto o tuono conueniente et atto al canto fi-
gurato.
DICHIARATIONE DELLE CADEN-
ZE DI TVTTI GLI TVO-
NI. CAP. VIII.
osseruato processi incommodi et distonati a qualche
tuono, perche questo procede da non considerare quello
che primamente e necessario. Conciosiacosa che gli so-
pra detti tuoni habbino diuerse et uarie cadenze per le
quali non hauendo el uero giuditio, non altrimenti che
con uiluppo gli canti loro spesse uolte si comprenderanno, Pur non dime-
no cognoscendo io che da una delle due intelligenze a te puo essere stato
noto, resto contento che se la prima la quale con ragione si gouerna non
intendi, almanco con quella che la natura ha concesso quale e lo audito
page 22 el tutto facilmente tu hai inteso, et similmente intender puoi, Ma perche io
penso grandemente et desidero far cosa grata a quegli che di tal regole man-
cono col puro core et animo sinciero ogni fatica per essi patir uoglio, pur
dichiarando quello che da me cadenze son chiamate oueramente distin-
tioni et come si conuengono al Primo Secondo Terzo Quarto Quinto
Sesto Settimo et Ottauo tuono, accio che meglio ogni canto con ragione
da te sia ordinato, Per tanto dico che Cadenza non e altro che un certo se-
gno del quale gli Compositori per alcun senso delle parole fanno un me-
diato fine, come conferma Giouanni de Muris Musico celeberrimo elqua-
le dice Che se alcuna uolta non si facessi cadenze negli canti, non sarebbe
el senso perfetto, Della qual cosa tutte le sopra dette cadenze principalmen-
te nascano da i fini regulari et confinalita cioe Irregulari lequali chiara-
mente si ueggono examinando la natura degli Introiti, Graduali, Alleluya
Offertorii, Postcommunioni, , et Responsorii. Sopra laquale con-
sideratione largamente saranno constituite et ordinate le naturali et uere
sue cadenze.
CADENZE DEL PRIMO ET SECONDO
TVONO. CAP. IX.
chanos hypaton Parhypate meson Lichanos meson et
Mese, detti D sol re F fa ut G sol re ut et A la mi re.
Et cosi sempre intenderai anchora nelle ottaue di sopra
lequali senza altra dubitatione negli tuoi concenti cosi
osseruerai, El secondo tuono hara sei cadenze cioe Par-
hypate hypaton Lichanos hypaton. Parhypate meson Lichanos meson
Mese et alcuna uolta Proslanbanomenos, detti C fa ut D sol re F fa ut
G sol re ut A la mi re et A re, conuenienti luoghi al tuon secondo.
page 23
CADENZE DEL TERZO ET QVARTO
TVONO. CAP. X.
Hypate meson Parhypate meson Lichanos meson Me
se Paramese et Trite diezeugmenon, detti E la mi F fa
ut G sol re ut A la mi re mi acuto et C sol fa ut. El
quarto similmente sei cadenze hara cioe Parhypate hy-
paton Lichanos hypaton Hypate meson Parhypate me-
son Lichanos meson et Mese, detti C fa ut D sol re E la mi F fa ut G
sol re ut et A la mi re, atte al quarto tuono.
CADENZE DEL QVINTO ET SESTO
TVONO. CAP. XI.
Mese et Trite diezeugmenon, detti F fa ut A la mi re et C
sol fa ut. Ma el suo sesto cinque ne hara, cioe Parhypate hy-
paton Lichanos hypaton Parhypate meson Mese et Trite
diezeugmenon, detti C fa ut D sol re F fa ut A la mi re et C sol fa ut,
luoghi non discrepanti al sesto tuono.
CADENZE DEL SETTIMO ET
OTTAVO TVONO. CAP. XII.
Paramese Trite diezeugmenon et Paranete diezeugmenon, detti G
sol re ut A la mi re mi acuto C sol fa ut et D la sol re. et Lottauo
tuono solamente ha quatro cadenze cioe Lichanos hypaton Parhypate
meson Lichanos meson et Trite diezeugmenon, detti D sol re F fa ut G sol
re ut et C sol faut, ordine conueniente al tuono ottauo, et similmente a tutti
gli altri di sopra detti tale modo et ordine sara necessario.
page 24
- CADENZE DEL PRIMO TVONO.
- D acuto
- F acuto
- G acuto
- et in A sopracuto.
- CADENZE DEL SECONDO TVONO.
- C acuto
- D acuto
- F acuto
- G acuto
- A sopracuto
- et in A acuto.
- CADENZE DEL TERZO TVONO.
- E acuto
- F acuto
- G acuto
- A sopracuto
- sopracuto
- et C sopracuto.
- CADENZE DEL QVARTO TVONO.
- C acuto
- D acuto
- E acuto
- F acuto
- G acuto
- et in A sopracuto.
- CADENZE DEL QVINTO TVONO.
- F acuto
- A sopracuto
- C sopracuto.
- CADENZE DEL SESTO TVONO.
- C acuto
- D acuto
- F acuto
- A sopracuto
- et in C sopracuto.
- CADENZE DEL SETTIMO TVONO.
- G acuto
- A sopracuto
- sopracuto
- C sopracuto
- et in D sopracuto.
- CADENZE DEL OTTAVO TVONO.
- D acuto
- F acuto
- G acuto
- et in C sopracuto.
page 25
ORDINE IRREGVLARE AL PRIMO
TVONO. CAP. XIII.
tessaron primi, detti rela et resol, e necessario che el
compositore aduertisca di procedere nel concento con
simili spetie ouero forma, per laquale si sentiranno an-
damenti grati et consonanti, Ma se con altro modo
in questo tuono procederai, nascera sempre la distonata
uia, et similmente se le contrarie cadenze osseruerai lequali sono Hypate
meson Paramese et Trite diezeugmenon, chiamate E la mi mi acuto et
C sol fa ut.
ORDINE DIVERSO AL SECONDO
TVONO. CAP. XIIII.
Dia tessaron primi cioe rela et solre, Essendo adunque nel concento
detto alcune spetie non conuenienti a lui, si sentira el canto distonato,
et non conforme, Cosi se le cadenze contrarie saranno, lequali sono le so-
pra dette del primo tuono cioe Hypate meson Paramese et Trite diezeug-
menon,
FORMA DEL PRIMO ET SE-
CONDO TVONO.
ORDINE DISCREPANTE AL TERZO
TVONO. CAP. XV.
spetie seconde, chiamate mimi et mila. Pertanto se nel concento non
si procedera col suo ordine naturale et proprio, el canto non hara con-
ueniente discorso, ma distonato processo. Cosi anchora se le cadenze non
saranno al proposito come le seguenti cioe Parhypate hypaton et Lichanos
hypaton, chiamati C fa ut et D sol re.
ORDINE CONTRARIO AL QVARTO
TVONO. CAP. XVI.
secondi, detti mimi et lami alquale mutando la sua forma, rendera
harmonia dissimile et distonata, Et molto piu se le cadenze saranno
contrarie come seguita cioe Paramese Trite diezeugmenon et Paranete
diezeugmenon, detti mi acuto C sol fa ut et D la sol re.
FORMA DEL TERZO ET QVARTO TVONO.
ORDINE DISSIMILE AL QVINTO
TVONO. CAP. XVII.
syllabe cioe fafa et utfa terzo Dia pente et Dia tessaron, Laquale com-
positione essendo nel concento uariata, el canto facilmente sara dissi-
mile et distonato dal suo processo naturale, Et questo anchora se userai le
sequenti cadenze cioe Parhypate hypaton Lichanos hypaton Hypate me-
son Lichanos meson Paramese et Paranete diezeugmenon, chiamati C fa
ut D sol re E la mi G sol re ut mi acuto et D la sol re.
page 27
ORDINE DISSONANTE AL SESTO
TVONO. CAP. XVIII.
fa et faut et uariando el processo ordinario, opera quello che nel quinto
è stato detto, Et maggiormente se le seguenti cadenze userai cioe
Hypate meson Lichanos meson Paramese et Paranete diezeugmenon, detti
E la mi G sol re ut mi acuto et D la sol re.
FORMA DEL QVINTO ET SESTO TVONO.
ORDINE NON CONVENIENTE AL SETTIMO
TVONO. CAP. XVIIII.
utsol et dal Dia tessaron primo detto resol, Laqual forma essendo
uariata bisogna che sia el processo con alcune distonationi. Et ancho-
ra osseruando le cadenze contrarie lequali seguitando si uedono, cioe Lichanos
hypaton Hypate meson et Parhypate meson, detti D sol re E la mi et F fa ut.
ORDINE DISCONVENEVOLE AL TVONO
OTTAVO. CAP. XX.
al settimo superiore detto, cioe utsol et solre, laquale non essendo nel
canto continuata ne nasceranno gli inconuenienti di sopra detti, Et tanto
piu se le cadenze saranno Parhypate hypaton Hypate meson Mese Para
mese et nel Paranete diezeugmenon, chiamati C fa ut E la mi A la mi re
mi acuto et D la sol re, gliquali precetti et demostrationi a te saranno
cogniti al uero modo et contraria forma a tutti gli tuoni.
FORMA DEL SETTIMO ET OTTAVO TVONO.
DE GLI PRINCIPII DEL PRIMO ET
SECONDO TVONO.
CAP. XXI.
di comporre si dilettono, si come la sopra detta dichia-
ratione delle cadenze si conuiene, Io adunque similmente
considero essere cosa utile sapere gli principii di tutti gli
tuoni, Conciosiacosa che ad alcuni paia che tal princi-
pii siano a complacenza degli compositori, laqual ragione
da noi non si conferma, perche essendo gli tuoni diuersi del fine compositione
et processi, bisognera che similmente loro siano uarii secondo la natura di
quel tuono che primamente da te sara pensato, gli quali el piu delle uolte
seguiteranno el principio mezzo et fine del suo natural Dia pente, massima-
mente quando essi saranno del Primo Terzo Quinto et Settimo tuono, Ma
se saranno del Secondo Quarto Sesto et Ottauo, doue discorrera el Dia
tessaron el piu principieranno, Per tanto el primo tuono hara regularmente
sette principii cioe Parhypate hypaton Lichanos hypaton Hypate meson
Parhypate meson Lichanos meson Mese et Paranete diezeugmenon, detti
C fa ut D sol re E la mi F fa ut G sol re ut A la mi re et D la sol re,
gli quali ragioneuolmente si conuengono a gli sopra detti tuoni, Dellaqual
cosa el secondo tuono ne hara cinque cioe Proslabanomenos Parhypate
hypaton Lichanos hypaton Hypate meson et Parhypate meson, chiamati
A re C fa ut D sol re E la mi et F fa ut.
DE GLI PRINCIPII DEL TERZO ET
QVARTO TVONO.
CAP. XXII.
Hypate meson, el 2° Parhypate meson, el terzo Lichanos meson, el
quarto Mese, el quinto Paramese, el sesto Trite diezeugmenon, et el
page 29 settimo Nete diezeugmenon, detti E la mi graue F fa ut G sol re ut A
la mi re B mi acuto C sol fa ut et E la mi acuto, El quarto tuono sola-
mente ne ha sei de gli quali el primo e Parhypate hypaton, el secondo Ly-
chanos hypaton, el terzo Hypate meson, el quarto Parhypate meson, el
quinto Lichanos meson, et el sesto Mese, chiamati C fa ut D sol re E la
mi F fa ut G sol re ut et A la mi re.
DE GLI PRINCIPII DEL QVINTO
ET SESTO TVONO.
CAP. XXIII.
primo e parhypate meson, el secondo Lichanos meson, el terzo Mese,
el quarto Trite diezeugmenon, el quinto et ultimo Trite hyperboleon,
chiamati F fa ut G sol re ut A la mi re C sol fa ut et F fa ut acuto,
El sesto solo quatro principii hara cioe Parhypate hypaton, Lichanos hy-
paton, Parhypate meson, et Mese, detti C fa ut D sol re F fa ut et A
la mi re.
DE GLI PRINCIPII DEL SETTIMO
ET OTTAVO TVONO.
CAP. XXIIII.
el secondo Mese, el terzo Paramese, el quarto Trite diezeugmenon, el
quinto Paranete diezeugmenon, et el sesto Paranete hyperboleon, chia
mati G sol re ut graue A la mi re mi acuto C sol fa ut D la sol re
et G sol re ut acuto, Ma el tuono ottauo solamente cinque principii ha,
degli quali el primo e Parhypate hypaton, el secondo Lichanos hypaton,
el terzo Parhypate meson, el quarto Mese, et el quinto Trite diezeugme-
non, detti C fa ut D sol re F fa ut A la mi re et C sol fa ut, Laqual di-
mostratione sempre a te sara nelle compositioni regulare necessaria et ra-
tionale, si come chiaramente si uede negli canti con tale ordine composti.
page 30page 31
DELLA NATVRA ET OPERATIONE
DI TVTTI GLI TVONI
CAP. XXV.
chi sono che non lo sappino, se hanno fatto in quella alcuna
dimora, conciosiacosa che tanto calamitosa et erunnosa sia
che alcuni philosophi naturali meritamente hanno detto
che huomo nessuno la accetteria se quando lui nasce sapessi
le conditioni di quella, laqualcosa intendendo Idio et la natura hanno intro-
dotto in questo mondo uarii et diuersi appiaceri et spassi, con gli quali lhuo-
mo potessi alquanto mitigare la osterita fastidii et chargo di essa uita, altri-
menti presto saria cessata con grande isdegno di essa natura, Ma fra le altre
recreationi nessuna pare a me esser piu sollazzeuole ne piu conueniente
allhuomo, quanto e la suaue et gioconda harmonia, le dolcezze et ameni-
tade della quale non mi mettero a ricontare, perche non si potria per modo alcuno
pensare et manco con lingua explicare, Ma solamente ricercheremo sotto
breuitade qual sia la causa che lanima nostra si diletta cosi grandemente di nu-
meri musichi, et dapoi diremo le qualita et diuersita degli effetti produtti da
esso canto, elquale alcuna uolta prouoca lhuomo ad ira et fatti crudeli, alcu-
na uolta a clementia et mansuetudine, alcuna uolta a altre diuerse passioni.
Quanto sia per la prima inuestigatione. Alcuni hanno ditto questa esser la causa
della predetta quistione che lanima nostra si diletta di Musica, perche secon-
do la oppenione di Aristoxeno phylosopho, lanima nostra non e altro se non
una certa harmonia laqual resulta dalla intentione de gli membri et parte
corporee, laqual diffinitione se fussi uera sarebbe euidente ragione del nostro
primo quesito, perche ogni simile conuiene naturalmente con el suo simile, Ma
essendo stato reprobata questa oppenione cosi da philosophi antichi come da
christiani, Alcuni altri hanno detto che lanima per questo grandemente si diletta di
musica, perche essa e stata creata in cielo, doue ha cosi la suso stando co-
me anchora discendendo quegli suaui concenti produtti da gli corpi celesti, de gli
quali da poi in questa uita hauendone una certa natural memoria, appetisce gli
page 32 canti humani per hauer quegli qualche similitudine con la celestiale har-
monia. Laquale ragione benche sia uerisimile, non dimeno non piace a
molti, et massimamente a gli nostri theologi, perche secondo la loro oppe-
nione non e uero che lanima fatta in paradiso discenda giuso in terra per
gli circoli celesti, ma dicono che Idio creando essa anima la infonde nel cor
po perche non saria cosa conueniente che Idio la fecessi in paradiso nitida
pura et bella, et a quel luogo la mandassi in terra a macularsi di uitii et pec-
cati, Si che piu oltra resta da cercare, Donde pare a me che questa ragio-
ne si possa asegnare alla preditta questione, Che lanima per altro non si recrea
et gaude negli canti et suoni harmoniaci se non perche quegli hanno in se
grande perfettione et a se atraissano et grandemente suspendano, et in quel
moto fanno alquanto dismenticare le miserie di questo mondo, ueramen-
te fanno che manco si sentono, Et che questo sia la uerita, noi uediamo che
le uoci assone rauche et brutte, & cosi gli suoni strepitosi et fuora di ogni
suauita sono piu presto in abominatione et spauento che in piaceri alcuni,
perche non sono grati, ma piu presto sono fuggiti dal nostro audto. Allo
opposito gli buoni et perfetti moduli fanno che a quegli ci accostiamo, et
quanto piu sono perfetti, tanto piu sono attrattiui. Ilche cognosciamo essere
in tutte quante le altre cose quali quanto piu sono perfette, tanto piu sono
diletteuole et attrattiue, et in questo mezzo ci rimuouono alquanto dalle
inmense calamita et passioni date alla anima uiuente, et questo secondo la
capacita et incapacita di essa anima o rationale ouero irrationale, Donde
concludiamo che la perfettione cosi degli suoni come degli numeri quali
tutta dua adopera el musico esser quella che diletta, et per questo solo et non
per altro esser grata la musica. Si che gli excellenti et consumati nella arte
non gia gli ignoranti si possono allegrare, Da qui mi penso prouenire che
non infiniti et innumerabili tuoni sono stati amessi ma solamente certi
pochi negli quali e maggior perfettione hanno eletti gli pratici et maestri
del canto, et questi sono otto come e manifesto a qualunque huomo medio-
cre nella arte musica, cioe primo secondo terzo quarto quinto sesto settimo
et ottauo, ne anchora uno solo ma piu tuoni sono stati messi in uso per gli
diuersi effetti, gli quali essa harmonia suole produrre, Impero che alcuna
uolta si richiede letitia gaudio et hillarita di animo, et alhora e cosa ragio-
page 33neuole si adoperi el primo tuono, elquale di sua natura e mobile et abile a
commuouere et excittare tutti gli affetti della anima, alleuolte lhuomo e con-
stituto nelle lachrime et lamentationi, alhora el cantore perito della arte la-
sciando el Primo piglia el Secondo tuono, qual per esser meglio hara
aquietare lo afflitto et languente spirito, et tal tuono possiamo dire hauere
usato gli antichi ne gli funerali exequii quando acompagnauono gli alla sepultura con canti et suoni, si come testificano gli autori, Accade
ad altri tempi che la animosita et iracondia e necessaria, si come saria a uno
Capitano per excitare se medesimo et gli suoi soldati et spauentare glini-
mici, a questo tempo sia cauto el cantore in adoperare el terzo tuono, perche
molto infiamma et accende il spirito ad ira, Ma quando gli huomini si daranno
a gli piaceri, bisognera postponere el preditto et eleggere el quarto, perche
quello si accomoda mirabilmente al riposo et tranquillitade. Se pur la sorte
dara al cantore che el sia inanzi persone fastidiate et piene di affanni, potra
tentare con el quinto tuono di leuare tale malinconia, perche si come testifica
Guidone el quinto e delettabile modesto allegro et atto a scacciare le ansieta
et fastidii, El sesto opera et produce contrario effetto cioe lachrime et pieta,
quale si debbe mettere in exercitio et adoperarsi quando siamo in casi doue
conuiene inducere gli huomini a pianto lachrime et compassione, come saria
negli giorni della Settimana santa et altri simili tempi, Alcuni luoghi hanno
persone appetenti et desiderosi parte di lasciuie, parte di modestia et gio-
condita et appiacere come alle nozze suole accadere, et in questo tempo
ben quadrerra el Settimo, Et similmente lo ottauo conuenira a gli allegri et
giocondi conuiuii, doue siano persone affabile et approbate quali uogliono
appiacere, ma non tale che uenga agli atti lasciuii et petulanti, Questi sono
gli effetti degli tuoni diuersi et uarii et secondo la diuersita degli luoghi
tempi et persone hanno ad essere adoperati altrimenti el musico parrebbe
indotto et ignorante se non sapessi agli suoi tempi accomodare gli detti
tuoni, Ne manco inconueniente mi penso che sara al Musico a tempi gio-
condi et allegri procedere per uia del secondo tuono, di quello che sarebbe
se qualche uno nelle festiuita uolessi incedere con uno habito flebile et
mesto, Et pero parlando degli tuoni non mi e parso fuora di proposito ad-
uisare anchora queste parti, non per coloro che sanno, ma ad instrutione
di quegli che hanno appiacere non sapendo imparare.
page 34page 35
DICHIARATIONE COME IN TVTTE LE
POSITIONI OVER LVOGHI DELLA
MANO SONO NATVRALMENTE
ET ACCIDENTALMENTE SEI
NOTE O VERAMENTE VOCI
CAP. XXVI.This chapter is criticised in two letters written by Giovanni Spataro to Giovanni del Lago (dated 30 October 1527 and 4 January
1529) and in two letters written by Spataro to Aaron (dated 30 January 1531 and 8 February 1531). See Bonnie J. Blackburn,
Edward E. Lowinsky, Clement A. Miller, A Correspondence of Renaissance Musicians (Oxford, 1991), p. 323-327, 335-344, 415-417 and 427-428.
che in tutti gli sopra detti luoghi si ritruouino
sei note ouer uoci chiamate ut re mi fa sol la,
questo non e che sia fuor di proposito, ma solo
aduiene che la coniunta non intendono, Onde
tal nostra dichiaratione non sara degna a quegli
gli quali in tal scienza son celeberrimi, ma per
coloro che tal pratica ignorano, Per tanto un so-
lo ordine et modo aduertirai, che in ciascuna
positione nella quale naturalmente secondo lordine della mano gli troue-
rai una uoce ouer syllaba mi, et mutandola nel fa, questa sol cosa conside-
rando alle ottaue et quinte di sotto et di sopra, cognoscerai quello che chia-
rir uogliamo, Adunque cosi diremo che in Gama ut sono sei note ouer uoci,
delle quali naturalmente si cognosce essere ut, La seconda nasce da Hypate
hypaton cioe mi, per cagione del fa elquale accidentalmente uiene dal
B molle in quel luogo ordinato, laqual si chiama re, La terza nota ouer
uoce detta mi, e causata primamente da quel mi mutato nel fa de Hypate
meson detto E la mi, del quale la sua quinta ouer Dia pente inferiore con-
rispondente per uno altro accidentale fa, sara nella positione chiamata
Proslabanomenos cioe A re dicendo fa, per consequente in Gama ut sara
la terza nota mi, La quarta uoce hara principio da Lichanos hypaton cioe
D sol re, nelquale sara lo accidentale fa rispetto a quella uoce mi ordinata
et constituita nella positione detta Mese cioe A la mi re mutata nel fa, el-
qual fa risponde per Dia pente inferiore nel luogo detto D sol re dicendo
page 36 similmente fa, con elqual fa discendendo per una altra quinta, e necessario
che in Gama ut sia fa, La quinta uoce ouer nota sol, e facilissima compren-
derla, perche assai uolte questo accade secondo el discorso naturale degli con-
tra bassi gli quali discendendo sotto di esso Gama ut, e dibisogno formare
nella sequente positione aquisita la uoce fa, accioche meglio si possa procedere
et da quel fa nascera el sol nel detto Gama ut, La sesta et ultima nota nascera
da una uoce fa accidentalmente terminata per una ottaua inferiore a Hypate
meson cioe E la mi, dicendo adunque fa, si uede chiaramente in Gama ut essere
la sesta uoce , con ilquale ordine gli seguenti luoghi dimostreremo.
A RE. CAP. XXVII.
seconda nota re nasce dalla sua principal uoce quale è in Gama ut,
La prima uoce ut/ non naturale uiene da un fa finto posto in Lycha
nos hypaton cioe D sol re come di sopra tu hai inteso distante dalla posi-
tione chiamata Mese cioe A la mi re per uno Dia pente, nel qual luogo di-
cendo fa, manifestamente si uede essere ut in A re/ ouero in Proslanbano-
menos, La terza nota chiamata mi, nasce dal fa accidental posta nella po-
sitione detta Hypate hypaton cioe mi, nel qual luogo dicendo fa/ di ne-
cessita bisogna che in A re sia detto mi, La quarta nota fa non altrimenti
nasce che dal suo Dia pente superiore chiamato Hypate meson cioe E la
mi, nelqual dicendo fa/ et discendendo insino a detto A re ouero Proslan-
banomenos, e forza che in esso luogo sia una altra uoce fa, laqual risponde
al Dia pente suo superiore ordinato, La quinta nota procede da Lichanos
hypaton detto D sol re nel quale e posto uno accidentale fa, per ilquale di-
scendendo di uoce in uoce passa per la positione chiamata Parhypate hy-
paton dicendo mi quale/ e/ nel C fa ut, da poi la in Hypate hypaton quale
e mi, et discendendo sol in Proslanbanomenos detto A re, et se piu basso/
fa sara in Gama ut, La sesta nota la da dui luoghi nascer si uede, el primo
uiene dal natural processo dicendo fa nel Parhypate hypaton qual si do-
manda C fa ut, mi in Hypate hypaton quale e mi, et la nel re di detto
Proslanbanomenos quando discenderai di sotto a Gama ut.
MI. CAP. XXVIII.
da E la mi chiamato Hypate meson nelqual dicendo fa/ e/ necessario
che sia ut in Hypate hypaton o uero mi, come gli contra bassi nel
suo processo mostrono, et La seconda nota sol uien da D sol re ouero Licha
nos hypaton dicendo fa, senza proprio discorso, et discendendo nasce re in
mi detto, la terza nota naturalmente appare secondo che procede il na-
tural discorso dicendo ut in Gama ut, et re et mi in Proslanbanomenos et
Hypate hypaton detti A re et mi, La quarta uoce o syllaba si truoua
quando si interpone el segno del B molle come spesse uolte gli contra bassi
dimostrano, per lo incommodo et durezza del Dia pente qual si ritruoua da
Hypate hypaton a Parhypate meson luoghi chiamati mi et F fa ut, La
quinta nota sol, chiaro si uede dicendo fa nel luogo Hypate meson, et descen
dendo insino a Proslanbanomenos detto a re, e dibisogno che in D sol re
ouero Lichanos hypaton el re o sol si muti nel mi, et el fa o ut di Parhypate
hypaton chiamato C fa ut nella syllaba la, et discendendo sol sara nel Hy-
pate hypaton detto mi, La sesta uoce la sol si comprende quando nel D sol
re dirai un fa et discorrendo insino al Gama ut forza sara nel Parhypate
hypaton ouero C fa ut essere un mi et re, quale proprio e nel Hypate hy-
paton cioe mi mutare nella syllaba o uero nota la accioche meglio al
Gama ut discender possi.
C FA VT. CAP. XXVIIII.
chiaramente natural si uede, et e principio della seconda proprieta da
Parhypate hypaton a Mese cioe C fa ut et A la mi re dagli musichi
ordinato, La seconda syllaba ouer nota e deriuata dal fa accidentale posto
nella positione chiamata Hypate meson cioe E la mi, dellaqualcosa discendendo
uoce per uoce nascera re nel luogo detto Parhypate hypaton, La 3A nota mi
sara per cagione di quel fa conrispondente quinta inferiore di Mese chiamato A
la mi re, elquale iace nel luogo detto Lichanos hypaton chiamato D sol re, et
discendendo cognoscerai esser mi nel sopra detto C fa ut ouero Parhypate
hypaton, La 4A uoce resta naturale et è nel mezzo della proprieta prima, la
quale ha el suo principio nella prima positione quanto allo ordine chiamata
Gama ut, La quinta nota qual si domanda sol, nasce da luogo di Hypate hy-
page 38 paton elqual hauendo mutato la nota mi nella uoce fa/ e/ necessario ascen-
dendo al Parhypate hypaton cioe C fa ut che in esso si truoui la uoce sol,
osseruando el modo accidentale, come comanda el proprio et naturale, La sesta
uoce accidental sara quella laquale si uede dal fa non proprio in A re formato,
luogo distante da Hypate meson per uno Dia pente inferiore conrisponden
te al fa del sopra detto E la mi, nel quale A re dicendo fa, el sol e nel mi,
et per consequente la nel C fa ut.
D SOL RE. CAP. XXX.
La prima nota ut, nascera dalla positione chiamata Lichanos me
son cioe G sol re ut, agiunto el segno del B molle per elqual segno
nel detto luogo chiameremo fa, et discendendo insino a Lichanos hypaton
sara la nota di sopra detta ut, perche nel Parhypate meson si dira mi quale
e F fa ut, et nello Hypate meson quale e E la mi si dira re, La seconda nota
re naturalmente iace in tal positione, et ha principio in Parhypate hypaton
cioe C fa ut, come ordinariamente seguendo si uedono, La terza uoce mi è
deriuata dalla positione chiamata hypate meson detto E la mi, nelquale
essendo el segno del B molle/ e/ necessario si muti la nota mi nella uoce fa.
et discendendo a Lichanos hypaton chiamato D sol re, dicendo fa nel luogo
di detto E la mi seguendo lordine come si conuiene, sara la nota mi nel detto
D sol re, La quarta uoce fa sara accidentale nata da mese luogo chiamato
A la mi re, nel quale essendo el B molle et procedendo gradatim nelle parte
graui/ e necessario che nel Lichanos hypaton gli conrisponda unaltra uoce
fa per essere interuallo di uno Dia pente, pertanto diremo fa doue e A la mi re,
mi nel Lichanos meson, cioe G sol re ut, re sara mutato nella nota la quale
e in Parhypate meson, sol in E la mi quale e Hypate meson, et per consequen-
te fa nel detto D sol re, La quinta nota sol, e naturale et ha principio dalla
proprieta prima formata nel primo luogo chiamato Gama ut, La sesta
uoce la sara chauata dalla positione Hypate hypaton cioe mi, laqual
risponde per uno dia pente diminuto ouero imperfetto alla positione detta Par-
hypate meson F fa ut, nelqual mi e dibisogno mettere el B molle,
et mutato la uoce ouer nota mi nella uoce fa et ascendendo per ordine al D sol
re, sara nel Parhypate hypaton cioe C fa ut sol, et seguitando la nel D sol re.
page 39
E LA MI. CAP. XXXI.
La prima hara principio da Mese cioe A la mi re, perche dicendo fa
et descendendo al luogo di detto Hypate meson, non altrimenti che
ut se intendera in detto luogo. La seconda nota re descende da quel B molle
elquale alcuna uolta è posto nella positione di Lichanos meson, detto G sol
re ut, per elquale discendendo chiaramente sara tal uoce re nel Hypate me-
son, cioe E la mi, secondo lordine et processo delle uoci, La terza nota mi
risponde secondo el modo naturale per el principio suo posto nel Parhypate
hypaton detto C fa ut, et maggiormente per el fa superiore messo et col-
locato nel Parhypate meson cioe F fa ut. La quarta uoce fa e generata per
cagione di quel B molle posto nel Trite synemenon detto B fa, perche
uolendo a una quinta ouero Dia pente discendere, bisogna che risponda
a unaltra uoce fa, accio che tal discorso sia perfetto et non diminuto, per
tanto resta la detta uoce fa nel Hypate meson chiamato E la mi, La quinta
nota sol hara tal nome, perche essendo fa nel luogo Mese detto A la mi re,
bisogna anchor che sia fa per Dia pente ouero quinta inferiore et superiore
a esso Mese, lequal positioni son chiamate Nete diezeugmenon detto E
la mi acuto, et Lichanos hypaton chiamato D sol re, nel quale D sol re
essendo fa accidentale bisogna che di necessita ascendendo una uoce che
el sia sol nel sopra detto E la mi, La sesta uoce la per se, e naturale et ha
principio dalla prima proprieta posta nel primo luogo chiamato Gamma ut.
F FA VT. CAP. XXXII.
note, La prima nasce dal sopra detto luogo naturalmente per se or-
dinato, La seconda nota re, daltroue non ha principio che dal fa posta
nella positione Mese, nelquale essendo fa, nel Parhypate meson resta re,
come seguendo lordine le uoci ti dimostrono, La terza nota mi da Licha-
nos meson detto G sol re ut nasce, et descendendo al Parhypate meson
cioe F fa ut e necessario in quel luogo mi secondo lordine accidentale,
page 40 La quarta uoce fa naturalmente iace nel proprio suo luogo, laquale e de-
riuata dalla seconda proprieta ordinata nel Parhypate hypaton chiamato
C fa ut, La quinta nota sol si uede chiaramente nascere per cagione del
Hypate meson cioe E la mi, nel quale accidentalmente e posto un B molle
rispetto alla sua quinta superiore del Trite synemenon cioe B fa, dicendo
adunque fa in E la mi restera sol nel Parhypate meson detto F fa ut, La
sesta uoce la sara in quel luogo per cagione di una uoce fa posta nella posi-
tione chiamata Mese cioe A la mi re, laquale discendendo insino al luogo
Lichanos hypaton ouero D sol re e dibisogno conrisponda la
nota fa per Dia pente, et per tal uoce si cognosce essere la nel Parhypate
meson detto F fa ut.
G SOL RE VT. CAP. XXXIII.
uoci, La prima nota ut naturalmente per se e posta et e principio
della proprieta quarta constituita nel detto Lichanos meson, La se-
conda nota re cosi anchora per se/ e/ ordinaria, tratta da lordine ouero pro-
prieta nata dal segno del B molle, posta nel sopra detto Parhypate meson,
La terza uoce mi e cognosciuta da Mese, nelquale e ordinato lo accidental
B molle, et descendendo al Lichanos meson cioe G sol re ut chiaro si uede
essere in quel luogo mi, La quarta uoce fa per se si comprende per el B molle,
posto nel detto G sol re ut, La quinta nota sol, naturalmente si cognosce
per esser deriuata da quella uoce ouer syllaba ut posta nel Parhypate hy-
paton chiamato C fa ut, La sesta syllaba la, si uede nascere da Hypate
meson detto E la mi, perche essendo lo accidental fa nella positione chia-
mata Mese, per consequente nello Hypate meson cioe E la mi medesima-
mente sara la uoce fa, laqual dimostra la nel detto Lichanos meson.
A LA MI RE. CAP. XXXIIII.
nota ut, bisogna che nasca dal fa accidentale posto nel luogo chia-
page 41mato Paranete diezeugmenon ouero D la sol re, laquale positione risponde
quinta del Lichanos meson, nelquale Paranete diezeugmenon essendo el
fa, e necessario trouare ut nel sopra detto A la mi re, La seconda uoce re e
deriuata dalla proprieta terza cioe dal suo principio quale si truoua nel
Lichanos meson, laquale per se resta naturale et propria, La terza syllaba
mi da se e ordinaria anchora, et ha principio da Parhypate meson detto
F fa ut, con elquale si cognosce re nel sopra detto Parhypate meson, La
quarta nota fa, dal proprio luogo uiene come di sopra piu uolte hai com-
preso, La quinta nota sol procede da Lichanos meson detto G sol re ut,
nel quale essendo el B molle, resta lo accidental sol nella positione detta
Mese, La sesta uoce la e ordinaria, et ha principio dalla positione di Par-
hypate hypaton cioe fa ut detto, et e per se seconda proprieta ordinata.
B FA MI. CAP. XXXV.
uoci sei o note sopra dette, La prima nota ut, e causata dal fa acci-
dentale posto nella positione chiamata Nete diezeugmenon detto
E la mi acuto, dalquale nasce la uoce detta ut come discendendo si uede,
La seconda uoce re nascera da Paranete diezeugmenon chiamato D la
sol re per un B molle messo nel detto luogo, per elquale discendendo sara
re nel sopra detto B Fa mi, La terza nota mi risponde ordinaria laquale
ha el principio dal quarto ordine posto nel detto Lichanos meson, La
quarta uoce fa e ordinaria et ha principio dalla terza proprieta o uero
ordine constituito nella positione detta Parhypate meson cioe F fa ut,
La quinta nota sol/ e/ deriuata dalla positione detta Mese, nella quale
accidentalmente e detto Fa, dal qual fa ne seguita ascendendo al Trite
synemenon sol, La sesta uoce la, e discendente et generata da una nota ut,
laquale si uede per el B molle posto nella positione detta Lichanos meson
sopra alquale nasce un fa, et da quel fa si comprende la syllaba la nel detto
Trite Synemenon.
page 42
C SOL FA VT. CAP. XXXVI.
decima positione ha sei note, La prima nasce cioe ut dal suo pro-
prio et natural discorso senza alcun principio, ma per se sola, et e con-
numerata nel quinto ordine detto proprieta, La seconda nota re/ e/ gene-
rata dalla positione chiamata Nete diezeugmenon cioe E la mi acuto, so-
pra del quale e ordinato fa, onde discendendo nota per nota si uede facil-
mente esser re nel detto C sol fa ut, La terza uoce mi e considerata dalla
positione chiamata Paranete diezeugmenon ouero Nete synemenon cioe
D la sol re, sopra laquale è detto fa, et discendendo si cognosce el mi nel
detto C sol fa ut, La quarta nota fa, è per se et natural processo, delquale el
suo principio e collocato nella positione Lichanos meson chiamato ut, La
quinta uoce sol, naturalmente per se dimostra, laqual deriua dal terzo or-
dine chiamato F fa ut, sopra delquale el suo principio e ut, La sesta uoce
la chiar si cognosce per la cagione piu uolte da noi detta di quel B molle
che sopra la positione Mese e collocato, nelqual dicendo fa, ne segue la nota
la nel sopradetto C sol fa ut.
D LA SOL RE. CAP. XXXVII.
duodecima positione ha sei note, La prima uoce ut nasce dal fa acci
dentale posto sopra la positione chiamata Paranete hyperboleon
detto G sol re ut secondo, nelquale essendo fa, e necessario che nel Paranete
diezeugmenon sia la syllaba ut, La seconda nota re hara principio dalla
uoce ut posta nella positione chiamata C sol fa ut, laqual per se e naturale
et non accidentale, La terza uoce mi e generata per cagione della uoce mi
mutata nel fa sopra la positione chiamata Nete diezeugmenon detto E la
mi secondo, per elqual fa si uede esser mi nel sopra detto luogo, La quarta
nota fa procede dalla positione di Lichanos meson detto G sol re ut pri-
mo, nel quale si pone un B molle et per tal causa risponde fa in D la sol re
per uno Dia pente superiore, La quinta syllaba sol e deriuata dalla pro-
page 43prieta quarta posta nella positione detta Lichanos meson, laqual per se
e naturale et ordinaria, La sexta nota sol e similmente ordinaria et natu-
rale, laquale e deriuata et ha principio dalla proprieta terza posta nella
positione detta Parhypate meson cioe F fa ut primo.
E LA MI. CAP. XXXVIII.
La prima è ut et ha origine dal fa accidentale posto sopra la positio-
ne chiamata Nete hyperboleon cioe A la mi re secondo, dalqual fa
chiaro discendendo si uede essere la nota ut nel Nete diezeugmenon, La
seconda nota re hara principio dal fa ordinato nella positione detta Para-
nete hyperboleon chiamata G sol re ut, per ilqual fa si cognosce re nel detto
Nete diezeugmenon, La terza nota mi e naturale et ordinaria, et ha prin-
cipio dal ut della proprieta quinta posto nel C sol fa ut, La quarta uoce fa
e deriuata dal suo Dia pente inferiore quale è la positione detta Mese cioe
A la mi re, laqual risponde con el simil fa, La quinta nota sol si uede chia-
ro per el B molle posto nella positione detta D la sol re, con laqual uoce ascen-
dendo restera sol nel sopra detto luogo, La sesta uoce la naturale e et or-
dinaria, laqual deriua dalla syllaba ut posta nella positione detta Lichanos
meson cioe G sol re ut primo quarta proprieta secondo lordine.
F FA VT. CAP. XXXIX.
milmente ha, La prima uoce ut e propria et naturale, et è principio
della sesta proprieta, La seconda nota re è deriuata dal fa acciden-
tale posto nella positione chiamata Nete hyperboleon cioe A la mi re
secondo, dalquale discendendo facilmente trouerrai re nel detto luogo Trite
hyperboleon, La terza nota mi si uede nascere dalla positione detta Para-
nete hyperboleon chiamato G sol re ut secondo, nel quale e accidental fa
et discendendo resta mi nel sopra detto luogo, La quarta uoce fa e natu-
rale et ha principio dal ut posto nella positione detta C sol fa ut quinta
page 44 proprieta secondo lordine, La quinta nota sol e deriuata dal fa considerato
nella positione detta E la mi acuto, per elqual fa ascendendo nasce la uoce
sol nel sopra detto luogo, La sesta nota la deriua dalla positione detta D
la sol re sopra laquale e messo el segno del B molle, elqual B molle genera
la uoce fa, et ascendendo resta la nel Trite hyperboleon.
G SOL RE VT. CAP. XXXX.
ha sei note anchora, La prima nota ut non ha principio alcuno, ma
sol per se e propria et naturale, et e chiamata principio della pro-
prieta settima, La seconda uoce re similmente e ordinaria nata dalla sylla-
ba ut posta nella positione detta Trite hyperboleon detto F fa ut acuto,
La terza uoce mi e generata dalla syllaba fa posta et collocata nella posi-
tione detta Nete hyperboleon, nel quale essendo el B molle, e necessario
sia nel sopra detto luogo la uoce mi, La quarta uoce fa resta nel luogo
detto per el B molle a tempo messo, laqual risponde al , La quinta nota sol e naturale et propria, et ha principio dal
quinto ordine ouero dalla syllaba ut principio della quinta proprieta po-
sto nella positione detta C sol fa ut, La sesta nota la e deriuata da Nete
diezeugmenon detto E la mi acuto, sopra delquale e formato lo acciden-
tal B molle elquale muta la nota mi nella uoce fa, per elqual fa si com-
prende la nel sopra detto luogo.
A LA MI RE. CAP. XXXXI.
note, La prima nota ut e considerata per cagione del B molle di so
pra detto posto nella positione detta Paranete hyperboleon, della
quale la sua quinta restera conrispondente in D la sol, sopra del quale sara
uno accidental fa, dalqual fa nascera la uoce o nota ut nel sopra detto Nete
page 45 hyperboleon, La seconda uoce re e naturale et rationale laqual deriua per
cagione di ut posto nel G sol re ut acuto principio della settima proprieta,
La terza nota mi è similmente naturale, et ha principio dalla positione
detta Trite hyperboleon chiamata F fa ut acuto sesta proprieta nello
ordine dimostrato, La quarta uoce fa non si rimuoue dal detto luogo pro-
prio, perche e generata dal suo accidental B molle piu uolte da noi dimo-
strato, La quinta nota sol e considerata dalla positione detta Paranete hy-
perboleon cioe G sol re ut acuto, nel quale essendo lo accidental fa, e dibi
sogno sia el sol nel sopra detto luogo, La sesta uoce la e per se propria et
naturale messa, laquale e deriuata da quella uoce ut posta nella positione
detta C sol fa ut quinta proprieta nel consueto ordine &c.
B FA MI. CAP. XXXXII.
causata da una uoce fa laquale e nella positione ultima chiamata
E la, laqual nota fa e deriuata dalla positione detta Nete hyperbo-
leon cioe A la mi re secondo, dicendo adunque fa nel detto E la/ chiaro si
uede essere ut nel detto luogo di B fa mi, La seconda uoce re è discen-
dente dalla positione chiamata D la sol, nella quale conrisponde al fa po-
sto nel luogo detto Paranete hyperboleon per una quinta inferiore, essen-
do adunque fa/ resta la uoce re nel sopra detto luogo, La terza nota mi
naturalmente si cognosce laquale ha principio dalla positione detta G
sol re ut acuto, capo et principio della settima , La quarta uoce fa è simil-
mente ordinaria, laqual e deriuata dalla positione detta Trite hyperbo-
leon principio della proprieta sesta, La quinta nota sol è considerata da
Nete hyperboleon, perche si uede lo accidental fa in esso luogo gene-
rato, per ilqual fa si uede essere sol nel sopra detto luogo, La sesta uoce
la solamente si comprende dalla positione detta Paranete hyperboleon,
sopra del quale nasce un fa, et da quel fa è deriuata la uoce la, come
ascendendo si uede &c.
page 46
C SOL FA. CAP. XXXXIII.
ut nasce da una positione superiore ad E la sopra laquale e messo
una uoce fa, pertanto da quel fa è causata la uoce ut, La seconda nota
re è generata dalla positione detta E la, nella quale è posto un fa rispetto
a Nete hyperboleon nelquale e fa accidentale per cinque uoci discendenti, et cosi
resta la nota re nel sopra detto luogo, La terza uoce mi e considerata dalla
positione detta D la sol, nella quale risponde fa rispetto al suo Dia pente
posto nella positione detta Paranete hyperboleon, et per tal fa si uede mi nel
sopra detto luogo, La quarta nota fa per se e naturale, La quale è deriuata
dalla positione detta G sol re ut acuto, principio della proprieta sopra detta
settima, La quinta uoce sol per se è ordinaria, nata dal luogo detto Trite hyper-
boleon, principio et capo della proprieta sesta, La sesta nota la è deriuata
da Nete hyperboleon detto, nel qual si uede essere la uoce fa, et perconse-
quente resta la nel sopra detto luogo.
D LA SOL. CAP. XXXXIIII.
da una positione simile a quella chiamata G sol re ut, perche passando
la positione detta E la, la sequente prima è simile a quella di F fa ut,
et cosi seguendo G sol re ut, A la mi re &c. Pertanto ut sara nella sopra detta
positione come discendendo si cognosce, La seconda nota re chiaro si consi-
dera da B fa mi secondo insino alla quinta uoce superiore quale è la
positione constituita sopra di E la, sopra della quale è fa, et discendendo re
nel sopra detto luogo, La terza uoce mi è deriuata quando nel B fa mi è
detto fa, perche toccando el luogo di E la rispetto al tritono si dice fa, et di-
scendendo una/ resta mi nel detto luogo, La quarta nota fa risponde alla
positione detta Paranete hyperboleon, sopra laquale si dice fa, et per conse-
quente fa nella sua quinta, La quinta uoce sol è naturale et ordinaria, la-
quale ha principio dal detto luogo Paranete hyperboleon cioe G sol re
ut acuto, La sesta nota la è ordinaria, et ha principio dalla positione detta
Trite hyperboleon cioe F fa ut acuto.
page 47
E LA CAP. XXXXV.
positione considerata sopra di E la tre uoci, nella quale rispetto al mi
di B fa mi mutato nel fa et ascendendo una quarta, resta medesi-
mamente fa, et a uno altro Dia tessaron ascendente, è similmente fa per il
qual fa si uede ut nel sopra detto luogo, La seconda nota re è deriuata da
un fa conrispondente una quinta superiore alla positione detta C sol fa, per
laquale discendendo resta re nel sopra detto luogo, La terza uoce mi,
chiaro si uede per un B molle posto sopra di B fa mi un Diapente, per
elqual B molle resta mi nel sopra detto luogo, La quarta nota fa è consi-
derata da quel tritono accidentale posto da B fa mi ad E la, nel quale
E la e dibisogno dire la uoce fa, et da quel fa ne resta accidentale tal nota,
La quinta uoce sol è generata dalla positione piu uolte detta Paranete
hyperboleon, nel quale essendo fa, risponde sol nel sopra detto luogo, La
sesta nota la e secondo lordine, et ha principio dalla positione detta G sol
re ut acuto settima et ultima proprieta, lequal dimostrationi apertamente
si manifestano per la presente examinatione.
STRO BERNARDINO DE VI
TALI VENITIANO EL DI
QVARTO DI AGOSTO.
M. CCCCC. XXV.
CON PRIVILEGIO.