Title: Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni
Author: Pietro Aaron
Publication: Bernardino de Vitali (Venezia, 1525)
Library of the Arts Faculty, Utrecht University, Utrecht, NetherlandsPrincipal editor: Anne-Emmanuelle Ceulemans
Funder: Université catholique de Louvain, Unité de musicologie F.N.R.S.
Edition: 2002
Department of Information and Computing Sciences Utrecht University P.O. Box 80.089 3508 TB Utrecht Netherlands












AL MAGNIFICO ET GENEROSO MESSER PIERO GRITTI, PATRITIO VENETO, PIERO AARON, MVUSICO FIORENTINO, CANONICO IN RIMINI.
TAVOLA DI TVUTTO EL LIBRO.
| DIichiaratione del fine et della forma di tutti gli tuoni. | Cap. I. |
| Come el cantore debbe giudicare el tuono. | Cap. II. |
| Modi di cognoscere le compositioni diuverse. | Cap. III. |
| Dichiaratione del primo et secondo tuono. | Cap. IIII. |
| Dichiaratione del terzo et quarto tuono. | Cap. V. |
| Dichiaratione del quinto et sesto tuono. | Cap. VI. |
| Dichiaratione del settimo et ottauvo tuono. | Cap. VII. |
| Dichiaratione delle cadenze di tutti gli tuoni. | Cap. VIII. |
| Cadenze del primo et secondo tuono. | Cap. VIIII. |
| Cadenze del terzo et quarto tuono. | Cap. X. |
| Cadenze del quinto et sesto tuono. | Cap. XI. |
| Cadenze del settimo et ottauvo tuono. | Cap. XII. |
| Ordine irregulare al primo tuono. | Cap. XIII. |
| Ordine diuverso al secondo tuono. | Cap. XIIII. |
| Ordine discrepante al terzo tuono. | Cap. XV. |
| Ordine contrario al quarto tuono. | Cap. XVI. |
| Ordine dissimile al quinto tuono. | Cap. XVII. |
| Ordine dissonante al sesto tuono. | Cap. XVIII. |
| Ordine non conuveniente al settimo tuono. | Cap. XIX. |
| Ordine disconuveneuvole all'ottauvo tuono. | Cap. XX. |
| Degli principii del primo et secondo tuono. | Cap. XXI. |
| Degli principii del terzo et quarto tuono. | Cap. XXII. |
| Degli principii del quinto et sesto tuono. | Cap. XXIII. |
| Degli principii del settimo et ottauvo tuono. | Cap. XXIIII. |
| Della natura et operatione di tutti gli tuoni. | Cap. XXV. |
| Dichiaratione come in tutte le positioni ouvero luoghi della mano sono sei note natural-mente et accidentali. | Cap. XXVI. page 5 |
| Are. | Cap. XXVII. |
mi.
|
Cap. XXVIII. |
| C fa ut. | Cap. XXIX. |
| D sol re. | Cap. XXX. |
| E la mi. | Cap. XXXI. |
| F fa ut. | Cap. XXXII. |
| G sol re ut. | Cap. XXXIII. |
| A la mi re. | Cap. XXXIIII. |
B fa mi.
|
Cap. XXXV. |
| C sol fa ut. | Cap. XXXVI. |
| D la sol re. | Cap. XXXVII. |
| E la mi. | Cap. XXXVIII. |
| F fa ut. | Cap. XXXIX. |
| G sol re ut. | Cap. XXXX. |
| A la mi re. | Cap. XXXXI. |
B fa mi.
|
Cap. XXXXII. |
| C sol fa. | Cap. XXXXIII. |
| D la sol. | Cap. XXXXIIII. |
| E la. | Cap. XXXXV. |

DICHIARATIONE DEL FINE DI TVUTTI GLI TVUONI. CAP. I.
mi, C fa ut, A la mi
re, B
fa
mi & C sol fa ut, Iirregulari chiamati, alla quale intelligenza la
fine negli sopradetti luoghi regulari resta necessaria, rationale et gouverna-trice a ogni tuono,. Cosiì la spetie alcuna uvolta domineraà regularmente et
irregularmente., laquale non eè altro che dispositione delle uvoci del suo ge-nere a certi et prefiniti modi uvariata, come la figura dimostra.
fa
mi & C sol fa ut, è necessaria, la quale in dui modi page 9
saraà considerata, la prima quanto alla confinalitaà & la seconda rispetto
alle differenze de gli seculorum,. Per tanto, se nella positione chiamata A la
mi re termineranno alcuni canti, & che in essi canti non sia el segno del B
molle, tal fine saraà commune al primo & secondo tuono rispetto alla con-finalitaà, & anchora al terzo quanto alla differenza, intendendo sempre di
Mmesse, Mmotetti, Ccanzone, Ffrottole, Sstrambotti, Mmadrigali, Ssonetti &
Ccapitoli, pur che in essi sia el processo conuveniente & atto alla confina-litaà, ouveramente differenza, come seguitando intenderai,. Ma se in loro
saraà el segno del B
molle, Ddico che qua la fine non eè necessaria neé ratio-nale quanto alla confinalitaà, percheé si uvede chiaramente la forma esser
diuversa dal suo primo moto, della qual cosa saraà dibisogno che tal con-centi siano giudicati per le sue spetie, come manifestamente el simile di-mostrano gli canti terminati nel B
fa
mi & C sol fa ut, & cosiì in tutti
gli altri luoghi douve le spetie si potranno trouvare,. Adunque la cogni-tione, la quale si piglia per le spetie, è necessaria intelligenza, & non arbi-traria al canto, Pprima percheé la cognitione, laquale eè tratta dalla diffi-nitione, è uvera et necessaria. Oltra di questo, quella si eè intelligenza necessa-ria, laquale si ha dalla essentia. Ma cosiì eè che la cognitione della spetie è
essentiale, adunque quella è necessaria. Da poi questo, quella si domanda
cognitione necessaria, laquale è per seé, ma la cognitione delle spetie eè co-gnitione per seé, per tanto eè necessaria, Nnon osta che per la piuù parte si
suole dare la cognitione de gli canti per el fine, percheé io rispondo che
quello è stato per piuù facile intelligenza, conciosiacosa che meglio si so-gliono attendere quelle cose che sono nel fine, che quelle che sono nel prin-cipio & mezzo,; Eet che la coclusione nostra sia uvera, lo potemo dimostrare
con qste & altre simile ragioni,. Noi hauvemo che l'huomo si diffinisce essere
animale rationale et mortale,; certo eè che rationale et mortale sono due dif-ferenze a cognoscere che cosa sia l'huomo, dellaquale una è finale, laqual si
considera secondo il fine di esso huomo, cioeè mortale, & l'altra è formale,
laquale si considera piuù secondo lo essere specifico & formale di esso huo-mo uviuvente, cioeè rationale, Iilche questa eè quella che piuù fa cognoscere la
essentia dell'huomo che quella, la quale si cosidera piuù secondo il fine, cioeè
che l'huomo sia mortale, percheé questa eè commune non solamente a gli page 10
huomini, ma anchora agli altri animali,. Pertanto la cognitione del fine
non è per seé, et per consequente non eè sempre necessaria, come dimostrano
alcuni canti, gli quali hanno la fine ordinaria et regulare, et non si trouvan-do lo ascenso et discenso di alcune sue spetie, non sono chiamati di tuono,
ma solamente detti canti Eeuphoniaci, come nella altra opera mia de iInsti-tutione harmonica al Ccap. xxx. del primo fu dimostrato.
COME EL CANTORE DEBBE GIVUDICARE EL TVUONO. CAP. II.
MODI DA COGNOSCERE LE COMPO-SITIONI DIVERSE. CAP. III.
fa
mi, & da B
fa
mi ad E la mi acuto, Dda F fa ut ad C sol fa ut et da C sol
fa ut ad F fa ut acuto, Dda G sol re ut grauve ad D la sol re, & da D la sol re
ad G sol re ut secondo, luoghi chiamati regulari al primo, secondo, terzo,
quarto, quinto, sesto, settimo et ottauvo tuono, degli quali la sua fine saraà necessaria, rationale et gouvernatrice, Llaquale meglio dichiarir ti uvoglio,; et
Pprima aduvertirai che tutti gli canti, gli quali harano fine nel sopradetto D
sol re, et nel principio & mezzo procederano co le spetie del terzo, quarto,
quinto, sexto, settimo, et ottauvo tuono., Ddico che questi no si giudicherano
altrimenti che dal suo proprio et regular fine, dato che in essi sia contrarii
processi & non couvenienti a loro, percheé nessuno altro tuono non ha diffe-renza terminata nel detto luogo,. Et se alcuni altri terminerano in E la mi,
Ddico che similmente questi non sarano sotto posti a nessuna altra forma,
excetto che alla sua propria, gli quali piuù tosto saranno chiamati tuoni
comisti,. Ma se alcuni altri terminarano nella positione chiamata F fa ut,
Ddico che questi saranno sottoposti non tanto al fine & alle spetie sue, ma
sottoposti achora alla natura & forma del primo & quarto tuono rispetto page 12
alla differeza loro, laquale in tal luogo alcuna uvolta finisce, ma questo in-tendi quando procederano con el modo conuveniente al primo & quarto
tuono, pcheé altrimenti resterano del quinto o uveramente sesto,. Cosiì alcuni
altri harano fine nel G sol re ut,; Ddico che questi saranno sottoposti al setti-mo & ottauvo tuono et anchora al primo, secondo, terzo et quarto tuono,
come seguitando intenderai.
fa
mi, C sol fa ut,. qQuesti, pcheé son luoghi irregulari, da noi saranno cosiderati secondo el processo, le spetie et differenze degli seculorum, gli quali gouvernerano
& darano uvera cognitione del tuono.
molle. Dico che alhora la fine non saraà
necessaria neé rationale a cognoscere el tuono, ma per le spetie sarano giudicati, excetto quegli che in D sol re & F fa ut finirano, &c.
molle terminati.
molle in E la mi grauve., A la mi
re primo, B
fa
mi & E la mi acuto. Dico che questi sarano giu-dicati secondo le spetie, & non secodo el fine, dato che siano regu-larmente o irregularmete terminati, come Celasan plus di Iosquino., Pec-cata mea dDomine di Giouvani mMoton nel lLibro della corona, Le seruvitur,Le serviteur: Harmonice musices Odhecaton, nr 35. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 147.
Heélas mamors, & La dicuplaisant, et altri simili.
DICHIARATIONE DEL PRIMO ET SE-CONDO TVUONO. CAP. IIII.
molle,. Dico che
questi non muteranno natura, percheé non si rimouve altro che el suo dia-tessaron, formato da A la mi re ad D la sol re,. nNon si mouvendo adunque el
suo primo et natural diapete, saraà chiamato anchor del primo tuono, co-me el motetto Nomine qui dDomini di Acaen [sic: A. Caen], & Pour quoy fu fyat [sic: fayt] ceste
emprisePourquoy fut: Canti B, nr 43. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 124. et altri simili,. bBencheé alcuna uvolta, come eè consuetudine, uvano sol-lazzando con alcuni tratti., Ddico che a te bisogna cosiderare se quella fine
rimossa dal Ccompositore eè conuveniente, consonante o discrepante da quel
canto o no, percheé se el copositore si saraà mosso co ragione laquale a quel
tuono si conuviene, esso aduvertiraà almanco di non muouvere una delle parti, page 14
cioeè tenore o canto, dal suo fine, procedendo con andamenti grati et conso-nanti secodo che richiede tal tuono, cosiì regulare come irregulare, gliquali
seguitando si uveggono con molti piuù uvarii modi secondo la uvoluntaà et di-spositione del Ccompositore.

FINE A BENEPLACITO DEL PRIMO ET SECONDO TVUONO.
molle, no altrimeti sarano itesi che del primo o secodo
tuono, dato che tal positione sia ordinaria et regulare al settimo et
ottauvo tuono, pcheé tal segno ouver figura rimuouve la sua ppria et natural
forma ouvero copositione,. nNo dimeno, per esser aquisite le spetie ptinenti al
primo et secondo tuono, la fine patisce, & in questo luogo resta arbitraria
et quasi come regulare p seé, et no conuveniente al settimo et ottauvo tuono,
ma necessaria al primo & al secondo, come dimostrono le seguete messe et
motetti,: Auve maris stella et dD'ung aultre amer di Iosquino, Nobilis pgenie
& Vulnerasti cor meu di Feuvin, gli quali sarano del primo tuono quato al
processo, copositione & diapason finito, come molti altri simile trouverrai. page 15
molle o no, Fours seulament di Pierazzon de Larue, Ie
despitetous [sic: Je despite tous] di Brumel & Gaude bBarbara di Giouvani mMoton. mMa qgli che
no harano la cotinuatione alla sommitaà del diapete, come di sopra eè detto,
& procedendo nelle parti grauvi, sarano del secodo tuono et non del primo,
come Lla messa di Hercules dux Ferrarie da Iosquino composta, & molti
altri che narrar no uvoglio, percheé con questa medesima similitudine facil-mente el resto intenderai, laqual senteza coferma el uvenerabile mMesser pre
Zanetto, musico Veneto. page 16DICHIARATIONE DEL TERZO ET QVUAR-TO TVUONO. CAP. V.

FINE A BENEPLACITO DEL TERZO ET QVUARTO TVUONO.
molle., Ddico che questi
maggiormente si chiameranno del terzo tuono, dato che nel principio o
mezzo non siano proceduti con el debito et conuveniente modo, percheé
chiaramente si uvede la regolar sua copositione di mi-mi et mi-la, laqual si
genera da detto A la mi re, ad E la mi acuto, congiunto el superiore Ddia-tessaron, quale eè mi-la, bencheé di questi pochi se ritruouvino per la incomo-ditaà dello ascenso suo, excettuando se non fussino a uvoce simili ouvero mu-tate, gli quali saranno giudicati del terzo o quarto tuono quanto alle spe-tie & discensioni, et no per cagione della differenza, neé processo,. Per tanto
si coclude che tal canti piuù tosto sarano chiamati del quarto tuono per la
discedete cotinuatione, come O mMaria rogamus teO Maria rogamus te: by Heinrich Isaac. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 150. nel lLibro de' motetti cC,
& molti altri con questo modo facilmente potrai intendere.
DICHIARATIONE DEL QVUINTO ET SESTO TVUONO. CAP. VI.
molle hanno, non uvoglio che in te page 18
alcun sospetto rimaga, percheé uvedendo tu rimossa la sua forma, facil cosa
sarebbe credere el cotrario p causa di alcune sentetie da me di sopra dette,.
Per tato sappi che li compositori antichi piuù hano in questi tali cosiderato
la facilitaà che la sua propria forma o uvero copositione, conciosiacosa che
el quinto et sesto tuono harebbe assai uvolte dibisogno lo aiuto del B
molle/,
Ddato che no sempre tal tuono si debbe cantare per detto B
molle, percheé
sarebbe cotra agli uversi delle mediationi di lor tuoni ordinati da gli anti-chi,; Eet questo similmente coferma el sopradetto mMesser pre Zanetto Vve-neto. Onde per questa cagione rimuouvono el Ddiapente terzo nella natura
del diapente quarto, acciocheé el tritono, elquale nel mezzo si interpone, no
habbi nel canto a generare alcuno incomodo neé durezza, come gli segueti
canti del quinto tuono regularmente ti dimostrano, cioeè, Stabat mater dolorosa et Alma redemptoris di Iosquino, Heélasque poura di Caron., Que-ramus cum pastoribus di Giouvanni mMoton et Illuminare illuminare hHie-rusale, et el Santus et Agnus dDei della mMessa de uVirgine mMaria di Pieraz-zon de lLarue, gliquali no altrimeti sarano chiamati rispetto allo ascenso et
processo suo,; et quegli gli quali no harano cotinuo processo in tale altezza,
ma discorrendo al Ddiapente o exachordo suo, saranno giudicati del sesto
tuono regularmete terminati, come gli presenti canti,: Brunette di Stoche,
Votre bargeronette di Comper., IJenedemande di Busnoys., Ales regres [sic: Allez regretz] di
Agricola., A la audiench di Ayne, Sancta tTrinitas unus dDeus di Feuvin et
Tempus meu est ut reuvertar ad eu., Celeste beneficiu di Giouvani mMoton,
et Egregie cChristi di Feuvin; et molti altri simili cosiì sarano.

FINE A BENEPLACITO DEL QVUINTO ET SESTO TVUONO.
page 19
fa
mi
terminerano,. qQuesto non si conferma se rimossa saraà la figura o segno
del B
molle, elquale in quel luogo genera la sua compositione, no tato
ascendente quanto discendente, Ddilche la fine qua eè rationale, necessaria et
gouvernatrice, per laqual cosa si cognosce la sua propria forma, come di-mostra el canto Caregrette [sic: La regrettée] da Hayne composto, elquale eè quinto tuono
rispetto alle spetie, cadenze, et continuo ascenso,; ma sesto eè detto O admi-rabile comertiu di Iosquino, con alcuni altri simili, bencheé rari sene truouvi.
molle o no, come Si sumpsero di Obreth,. qQuesto eè solo per la differenza, laquale alcuna uvolta el cato fermo dimostra,. Per tato el sesto
tuono in tal luogo mancheraà, dato che sia confinalitaà del quinto et sesto
regularmente finiti, percheé non si puoò torre alcuna forma neé differenza
conuveniente a lui.
DICHIARATIONE DEL SETTIMO ET OTTAVO TVUONO. CAP. VII.
molle, ma primo ouvero
secondo con el segno del B
molle, ma no cosiì quando nel C fa ut finirano,
per la ragione di sopra detta,; et percheé anchora non hanno el Ddiatessaron
conuveniente, Ssarano adunque da noi chiamati del tuono ottauvo et non
settimo, come li segueti cati dimostrano,: Mon marim'a deffameée di Orto
et similmente el canto chiamato E la la la,E la la la: by Ninot le Petit. See Cristle Collins Judd, "Reading Aron Reading Petrucci: The Music Examples of the Trattato della natura et cognitione di tutti gli tuoni (1525)", in Early Music History, 14 (1995), p. 149. degli quali con el medesimo or-dine el resto intenderai, Llaqual oppenione tiene el prenominato mMesser
pre Zanetto Mmusico.

FINE A BENEPLACITO DEL SETTIMO ET OTTAVO TVUONO.
molle, elquale partoriraà la propria sua compositione chiamata ut-sol
& re-sol, sol-ut et sol-re, couveniente forma al settimo et ottauvo tuono sopra
detto,. Onde gli presenti canti, cioeè Mes pensies di Compere, Madame
Hheélas, Cenent [sic: Comment] peult di Iosquino, & Mittit ad uVirginem, non altrimeti che
del settimo son chiamati, et Ieuide fece [sic: Je cuide si ce] tamps, & L'oserai dire del tuono
ottauvo et no settimo, come la sua forma et cotinuo pcesso ti dimostrao, &c.
Et con questo ordine examinando & considerando el modo sopra detto,
sarai chiaro di ogni altro canto o tuono conuveniente et atto al canto fi-gurato.
DICHIARATIONE DELLE CADEN-ZE DI TVUTTI GLI TVUO-NI. CAP. VIII.
CADENZE DEL PRIMO ET SECONDO TVUONO. CAP. IX.
CADENZE DEL TERZO ET QVUARTO TVUONO. CAP. X.
mi acuto et C sol fa ut. El
quarto similmente sei cadenze haraà, cioeè Pparhypate hy-paton, Llichanos hypato, Hhypate meson, Pparhypate me-son, Llichanos meson et Mmese, detti C fa ut, D sol re, E la mi, F fa ut, G
sol re ut et A la mi re, atte al quarto tuono.
CADENZE DEL QVUINTO ET SESTO TVUONO. CAP. XI.
CADENZE DEL SETTIMO ET OTTAVO TVUONO. CAP. XII.
mi acuto, C sol fa ut et D la sol re. eEt Ll'ottauvo
tuono solamente ha quatro cadenze, cioeè Llichanos hypaton, Pparhypate
meson, Llichanos meson et Ttrite diezeugmeno, detti D sol re, F fa ut, G sol
re ut et C sol faut, ordine couveniente al tuono ottauvo, et similmente a tutti
gli altri di sopra detti tale modo et ordine saraà necessario. page 24
- CADENZE DEL PRIMO TVUONO.
- D acuto
- F acuto
- G acuto
- et in A sopracuto.
- CADENZE DEL SECONDO TVUONO.
- C acuto
- D acuto
- F acuto
- G acuto
- A sopracuto
- et in A acuto.
- CADENZE DEL TERZO TVUONO.
- E acuto
- F acuto
- G acuto
- A sopracuto
sopracuto
- et C sopracuto.
- CADENZE DEL QVUARTO TVUONO.
- C acuto
- D acuto
- E acuto
- F acuto
- G acuto
- et in A sopracuto.
- CADENZE DEL QVUINTO TVUONO.
- F acuto
- A sopracuto
- C sopracuto.
- CADENZE DEL SESTO TVUONO.
- C acuto
- D acuto
- F acuto
- A sopracuto
- et in C sopracuto.
- CADENZE DEL SETTIMO TVUONO.
- G acuto
- A sopracuto
sopracuto
- C sopracuto
- et in D sopracuto.
- CADENZE DEL OTTAVO TVUONO.
- D acuto
- F acuto
- G acuto
- et in C sopracuto.
ORDINE IRREGVULARE AL PRIMO TVUONO. CAP. XIII.
mi acuto et
C sol fa ut.
ORDINE DIVERSO AL SECONDO TVUONO. CAP. XIIII.

FORMA DEL PRIMO ET SE-CONDO TVUONO.
ORDINE DISCREPANTE AL TERZO TVUONO. CAP. XV.
ORDINE CONTRARIO AL QVUARTO TVUONO. CAP. XVI.
mi acuto, C sol fa ut et D la sol re.

FORMA DEL TERZO ET QVUARTO TVUONO.
ORDINE DISSIMILE AL QVUINTO TVUONO. CAP. XVII.
mi acuto et D la sol re. page 27ORDINE DISSONANTE AL SESTO TVUONO. CAP. XVIII.
mi acuto et D la sol re.

FORMA DEL QVUINTO ET SESTO TVUONO.
ORDINE NON CONVENIENTE AL SETTIMO TVUONO. CAP. XVIIII.
ORDINE DISCONVENEVOLE AL TVUONO OTTAVO. CAP. XX.
mi acuto et D la sol re, gliquali precetti et demostrationi a te saranno
cogniti al uvero modo et cotraria forma a tutti gli tuoni.

FORMA DEL SETTIMO ET OTTAVO TVUONO.
DE GLI PRINCIPII DEL PRIMO ET SECONDO TVUONO. CAP. XXI.
DE GLI PRINCIPII DEL TERZO ET QVUARTO TVUONO. CAP. XXII.
mi acuto, C sol fa ut et E la mi acuto,. El quarto tuono sola-mente ne ha sei, de gli quali el primo eè Pparhypate hypaton, el secodo Lly-chanos hypaton, el terzo Hhypate meson, el quarto Pparhypate meson, el
quinto Llichanos meson, et el sesto Mmese, chiamati C fa ut, D sol re, E la
mi, F fa ut, G sol re ut et A la mi re.
DE GLI PRINCIPII DEL QVUINTO ET SESTO TVUONO. CAP. XXIII.
DE GLI PRINCIPII DEL SETTIMO ET OTTAVO TVUONO. CAP. XXIIII.
mi acuto, C sol fa ut, D la sol re
et G sol re ut acuto,. Ma el tuono ottauvo solamente cinque principii ha,
degli quali el primo eè Pparhypate hypaton, el secondo Llichanos hypaton,
el terzo Pparhypate meson, el quarto Mmese, et el quinto Ttrite diezeugme-non, detti C fa ut, D sol re, F fa ut, A la mi re et C sol fa ut, Llaqual di-mostratione sempre a te saraà nelle compositioni regulare, necessaria et ra-tionale, siì come chiaramete si uvede negli canti con tale ordine coposti. page 30page 31DELLA NATVURA ET OPERATIONE DI TVUTTI GLI TVUONI. CAP. XXV.
DICHIARATIONE COME IN TVUTTE LE POSITIONI OVER LVUOGHI DELLA MANO SONO NATVURALMENTE ET ACCIDENTALMENTE SEI NOTE O VERAMENTE VOCI. CAP. XXVI.This chapter is criticised in two letters written by Giovanni Spataro to Giovanni del Lago (dated 30 October 1527 and 4 January 1529) and in two letters written by Spataro to Aaron (dated 30 January 1531 and 8 February 1531). See Bonnie J. Blackburn, Edward E. Lowinsky, Clement A. Miller, A Correspondence of Renaissance Musicians (Oxford, 1991), p. 323-327, 335-344, 415-417 and 427-428.
mi, per cagione del fa elquale accidentalmente uviene dal
B
molle in quel luogo ordinato, laqual si chiama re,. La terza nota ouver
uvoce, detta mi, eè causata primamente da quel mi mutato nel fa de Hhypate
meson detto E la mi, del quale la sua quinta ouver Ddia pente inferiore co-rispondente per uno altro accidentale fa, saraà nella positione chiamata
Pproslambanomenos, cioeè A re, dicendo fa,. pPer cosequente, in Gama ut saraà
la terza nota mi,. La quarta uvoce haraà principio da Llichanos hypato, cioeè
D sol re, nelquale saraà lo accidetale fa rispetto a quella uvoce mi ordinata
et constituita nella positione detta Mmese, cioeè A la mi re, mutata nel fa, el-qual fa risponde per Ddia pente inferiore nel luogo detto D sol re, dicendo page 36
similmente fa, con elqual fa discendendo per una altra quinta, eè necessario
che in Gama ut sia fa,. La quinta uvoce ouver nota, sol, eè facilissima copren-derla, pcheé assai uvolte questo accade secodo el discorso naturale degli con-tra bassi, gli quali, discendendo sotto di esso Gama ut, eè dibisogno formare
nella sequete positione aquisita la uvoce fa, acciocheé meglio si possa pcedere,
et da ql fa nasceraà el sol nel detto Gama ut,. La sesta et ultima nota nasceraà
da una uvoce fa, accidetalmete terminata p una ottauva inferiore a Hhypate
meson, cioeè E la mi,. dDicedo aduq fa, si uvede chiaramete in Gama ut essere
la sesta uvoce chiama^la [sic: chiamata la], co ilquale ordine gli segueti luoghi dimostreremo.
A RE. CAP. XXVII.
mi, nel qual luogo dicendo fa/, di ne-cessitaà bisogna che in A re sia detto mi,. La quarta nota, fa, non altrimenti
nasce che dal suo Ddia pente superiore, chiamato Hhypate meson, cioeè E la
mi, nelqual dicendo fa/, et discendendo insino a detto A re ouvero Pproslan-banomenos, eè forza che in esso luogo sia una altra uvoce fa, laqual risponde
al Ddia pente suo superiore ordinato,. La quinta nota procede da Llichanos
hypaton, detto D sol re, nel quale eè posto uno accidetale fa, per ilquale di-scendendo di uvoce in uvoce, passa per la positione chiamata Pparhypate hy-paton, dicedo mi, quale/ eè/ nel C fa ut, da poi la in Hhypate hypaton, quale
eè
mi, et discedendo, sol in Pproslanbanomenos detto A re, et se piuù basso/,
fa saraà in Gama ut,. La sesta nota, la, da dui luoghi nascer si uvede,: el primo
uviene dal natural processo, dicendo fa nel Pparhypate hypaton, qual si do-manda C fa ut, mi in Hhypate hypaton, quale eè
mi, et la nel re di detto
Pproslanbanomenos, quando discenderai di sotto a Gama ut.
MI. CAP. XXVIII.
mi o uvero Hhypate hypaton sei uvoci anchora haraà,. La prima nasce
da E la mi, chiamato Hhypate meson, nelqual dicedo fa/, eè/ necessario
che sia ut in Hhypate hypaton o uvero
mi, come gli contra bassi nel
suo processo mostrono,. eEt Lla secoda nota, sol, uvien da D sol re ouvero Llichanos hypaton, dicendo fa, senza proprio discorso, et discendendo, nasce re in
mi detto,. lLa terza nota naturalmete appare secodo che procede il na-tural discorso, dicedo ut in Gama ut, et re et mi in Pproslanbanomenos et
Hhypate hypaton, detti A re et
mi,. La quarta uvoce o syllaba si truouva
quando si interpone el segno del B
molle, come spesse uvolte gli contra bassi
dimostrano, p lo incomodo et durezza del Ddia pente qual si ritruouva da
Hhypate hypaton a Pparhypate meson, luoghi chiamati
mi et F fa ut,. La
quinta nota, sol, chiaro si uvede, dicedo fa nel luogo Hhypate meson, et descedendo insino a Pproslanbanomenos, detto aA re, eè dibisogno che in D sol re
ouvero Llichanos hypato, el re o sol si muti nel mi, et el fa o ut di Pparhypate
hypaton, chiamato C fa ut, nella syllaba la, et discendedo, sol saraà nel Hhy-pate hypaton detto
mi,. La sesta uvoce, la, sol si coprende quado nel D sol
re dirai un fa, et discorrendo insino al Gama ut, forza saraà nel Pparhypate
hypaton ouvero C fa ut essere un mi et re, quale proprio eè nel Hhypate hy-paton, cioeè
mi, mutare nella syllaba o uvero nota la, acciocheé meglio al
Gama ut discender possi.
C FA VUT. CAP. XXVIIII.
mi,
et per cosequente la nel C fa ut.
D SOL RE. CAP. XXX.
molle, per elqual segno
nel detto luogo chiameremo fa, et discedendo insino a Llichanos hypaton,
saraà la nota di sopra detta ut, pcheé nel Pparhypate meson si diraà mi, quale
eè F fa ut, et nello Hhypate meson, quale eè E la mi, si diraà re,. La secoda nota,
re, naturalmete iace in tal positione, et ha principio in Pparhypate hypaton,
cioeè C fa ut, come ordinariamete seguendo si uvedono,. La terza uvoce, mi, è
deriuvata dalla positione chiamata hypate meson, detto E la mi, nelquale
essendo el segno del B
molle/, eè/ necessario si muti la nota mi nella uvoce fa.,
et discendedo a Llichanos hypaton, chiamato D sol re, dicedo fa nel luogo
di detto E la mi, seguedo l'ordine come si couviene, saraà la nota mi nel detto
D sol re,. La quarta uvoce, fa, saraà accidetale nata da mese, luogo chiamato
A la mi re, nel quale essendo el B
molle, et pcedendo gradatim nelle parte
grauvi/, eè necessario che nel Llichanos hypaton gli corisponda un'altra uvoce
fa, p essere interuvallo di uno Ddia pente,; ptato diremo fa douve eè A la mi re,
mi nel Llichanos meson, cioeè G sol re ut, re saraà mutato nella nota la quale
eè in Pparhypate meson, sol in E la mi, quale eè Hhypate meson, et p coseque-te fa nel detto D sol re,. La quinta nota, sol, eè naturale et ha principio dalla
proprietaà prima formata nel primo luogo chiamato Gama ut,. La sesta
uvoce, la, saraà chauvata dalla positione Hhypate hypaton, cioeè
mi, laqual
risponde p uno dia pente diminuto ouvero ipfetto alla positione detta Ppar-hypate meso, chiamara [sic: chiamata] F fa ut, nelql
mi eè dibisogno mettere el B
molle,
et mutato la uvoce ouver nota mi nella uvoce fa, et ascededo p ordine al D sol
re, saraà nel Pparhypate hypaton, cioeè C fa ut, sol, et seguitado la nel D sol re. page 39E LA MI. CAP. XXXI.
molle
elquale alcuna uvolta è posto nella positione di Llichanos meson, detto G sol
re ut, per elquale discendendo, chiaramete saraà tal uvoce re nel Hhypate me-son, cioeè E la mi, secondo l'ordine et processo delle uvoci,. La terza nota, mi,
risponde secondo el modo naturale p el principio suo posto nel Pparhypate
hypaton, detto C fa ut, et maggiormente per el fa superiore messo et col-locato nel Pparhypate meson, cioeè F fa ut. La quarta uvoce, fa, eè generata p
cagione di quel B
molle posto nel Ttrite synemenon, detto B
fa, percheé
uvolendo a una quinta ouvero Ddia pente discendere, bisogna che risponda
a un'altra uvoce fa, accioò che tal discorso sia perfetto et non diminuto,. pPer
tanto resta la detta uvoce fa nel Hhypate meson, chiamato E la mi,. La qnta
nota, sol, haraà tal nome, pcheé essendo fa nel luogo Mmese, detto A la mi re,
bisogna anchor che sia fa p Ddia pente ouvero quinta inferiore et superiore
a esso Mmese, lequal positioni son chiamate Nnete diezeugmenon, detto E
la mi acuto, et Llichanos hypaton, chiamato D sol re, nel quale D sol re,
essendo fa accidentale, bisogna che di necessitaà, ascendendo una uvoce, che
el sia sol nel sopra detto E la mi,. La sesta uvoce, la, per seé, eè naturale et ha
principio dalla prima pprietaà posta nel primo luogo chiamato Gama ut.
F FA VUT. CAP. XXXII.
molle,
rispetto alla sua quinta superiore del Ttrite synemenon, cioeè B
fa,. dDicendo
adunque fa in E la mi, resteraà sol nel Pparhypate meson detto F fa ut,. La
sesta uvoce, la, saraà in quel luogo p cagione di una uvoce fa posta nella posi-tione chiamata Mmese, cioeè A la mi re, laquale discedendo insino al luogo
chiamoto [sic: chiamato] Llichanos hypaton ouvero D sol re, eè dibisogno conrisponda la
nota fa per Ddia pente, et per tal uvoce si cognosce essere la nel Pparhypate
meson, detto F fa ut.
G SOL RE VUT. CAP. XXXIII.
molle, posta nel sopra detto Pparhypate meson,.
La terza uvoce, mi, eè cognosciuta da Mmese, nelquale eè ordinato lo accidetal
B
molle, et descendendo al Llichanos meson, cioeè G sol re ut, chiaro si uvede
essere in quel luogo mi,. La quarta uvoce, fa, per seé si coprede per el B
molle,
posto nel detto G sol re ut,. La quinta nota, sol, naturalmente si cognosce
per esser deriuvata da quella uvoce ouver syllaba ut, posta nel Pparhypate hy-paton, chiamato C fa ut,. La sesta syllaba, la, si uvede nascere da Hhypate
meson, detto E la mi, percheé essendo lo accidental fa nella positione chia-mata Mmese, p consequente nello Hhypate meson, cioeè E la mi, medesima-mente saraà la uvoce fa, laqual dimostra la nel detto Llichanos meson.
A LA MI RE. CAP. XXXIIII.
molle, resta lo accidental sol nella positione detta
Mmese,. La sesta uvoce, la, eè ordinaria, et ha principio dalla positione di Ppar-hypate hypaton, cioeè F [sic: C] fa ut detto, et eè per seé secoda proprietaà ordinata.
B
FA
MI. CAP. XXXV.
Ffa
mi ouvero Ttrite synemenon-paramese, positione decima, ha
uvoci sei o note sopra dette,. La prima nota, ut, eè causata dal fa acci-dentale posto nella positione chiamata Nnete diezeugmenon, detto
E la mi acuto, dalquale nasce la uvoce detta ut, come discendendo si uvede,.
La seconda uvoce, re, nasceraà da Pparanete diezeugmenon, chiamato D la
sol re, per un B
molle messo nel detto luogo, per elquale discedendo, saraà
re nel sopra detto B
Ffa
mi,. La terza nota, mi, rispode ordinaria, laquale
ha el principio dal quarto ordine posto nel detto Llichanos meson,. La
quarta uvoce, fa, eè ordinaria et ha principio dalla terza proprietaà o uvero
ordine, constituito nella positione detta Pparhypate meson, cioeè F fa ut,.
La quinta nota, sol/, eè/ deriuvata dalla positione detta Mmese, nella quale
accidentalmente eè detto Ffa, dal qual fa ne seguita, ascendendo al Ttrite
synemenon, sol,. La sesta uvoce, la, eè discedente et generata da una nota ut,
laquale si uvede per el B
molle posto nella positione detta Llichanos meson,
sopra alquale nasce un fa, et da quel fa si coprende la syllaba la nel detto
Ttrite Ssynemenon. page 42C SOL FA VUT. CAP. XXXVI.
molle
che sopra la positione Mmese eè collocato, nelqual dicedo fa, ne segue la nota
la nel sopradetto C sol fa ut.
D LA SOL RE. CAP. XXXVII.
molle, et p tal causa risponde fa in D la sol re
per uno Ddia pente superiore,. La quinta syllaba, sol, eè deriuvata dalla pro-page 43prietaà quarta posta nella positione detta Llichanos meson, laqual per seé
eè naturale et ordinaria,. La sexta nota, sol, eè similmente ordinaria et natu-rale, laquale eè deriuvata et ha principio dalla proprietaà terza posta nella
positione detta Pparhypate meson, cioeè F fa ut primo.
E LA MI. CAP. XXXVIII.
molle posto nella positione detta D la sol re, co laqual uvoce asce-dendo, resteraà sol nel sopra detto luogo,. La sesta uvoce, la, naturale eè et or-dinaria, laqual deriuva dalla syllaba ut posta nella positione detta Llichanos
meson, cioeè G sol re ut primo, quarta proprietaà secondo l'ordine.
F FA VUT. CAP. XXXIX.
molle, elqual B
molle genera
la uvoce fa, et ascendendo, resta la nel Ttrite hyperboleon.
G SOL RE VUT. CAP. XXXX.
molle, eè necessario
sia nel sopra detto luogo la uvoce mi,. La quarta uvoce, fa, resta nel luogo
detto per el B
molle a tempo messo, laqual risponde al ia pente et dia
pason inferiori [sic: diapason inferiore],. La quinta nota, sol, eè naturale et ppria, et ha principio dal
quinto ordine, ouvero dalla syllaba ut, principio della quinta proprietaà, po-sto nella positione detta C sol fa ut,. La sesta nota, la, eè deriuvata da Nnete
diezeugmenon, detto E la mi acuto, sopra delquale eè formato lo acciden-tal B
molle, elquale muta la nota mi nella uvoce fa, per elqual fa si com-prende la nel sopra detto luogo.
A LA MI RE. CAP. XXXXI.
molle di sopra detto, posto nella positione detta Pparanete hyperboleon, della
quale la sua qnta resteraà conrispondente in D la sol, sopra del quale saraà
uno accidetal fa, dalqual fa nasceraà la uvoce o nota ut nel sopra detto Nnete page 45
hyperboleon,. La seconda uvoce, re, eè naturale et rationale, laqual deriuva per
cagione di ut posto nel G sol re ut acuto, principio della settima pprietaà,.
La terza nota, mi, è similmente naturale, et ha principio dalla positione
detta Ttrite hyperboleon, chiamata F fa ut acuto, sesta proprietaà nello
ordine dimostrato,. La quarta uvoce, fa, no si rimuouve dal detto luogo pro-prio, percheé eè generata dal suo accidental B
molle piuù uvolte da noi dimo-strato,. La quinta nota, sol, eè considerata dalla positione detta Pparanete hy-perboleon, cioeè G sol re ut acuto, nel quale essendo lo accidental fa, eè dibisogno sia el sol nel sopra detto luogo,. La sesta uvoce, la, eè per seé propria et
naturale messa, laquale eè deriuvata da quella uvoce ut posta nella positione
detta C sol fa ut, quinta proprietaà nel consueto ordine, &c.
B
FA
MI. CAP. XXXXII.
Ffa
mi, decima settima positione, ha sei note,. lLa prima nota, ut, è
causata da una uvoce fa laquale eè nella positione ultima chiamata
E la, laqual nota fa eè deriuvata dalla positione detta Nnete hyperbo-leon, cioeè A la mi re secondo,. dDicendo adunque fa nel detto E la/, chiaro si
uvede essere ut nel detto luogo di B
fa
mi,. La seconda uvoce, re, è disce-dente dalla positione chiamata D la sol, nella quale conrisponde al fa po-sto nel luogo detto Pparanete hyperboleon per una quinta inferiore,. eEssen-do adunque fa/, resta la uvoce re nel sopra detto luogo,. La terza nota, mi,
naturalmente si cognosce, laquale ha principio dalla positione detta G
sol re ut acuto, capo et principio della settima proprietà,. La quarta uvoce, fa, è simil-mente ordinaria, laqual eè deriuvata dalla positione detta Ttrite hyperbo-leon, principio della proprietaà sesta,. La quinta nota, sol, è considerata da
Nnete hyperboleon, percheé si uvede lo accidental fa in esso luogo gene-rato, per ilqual fa si uvede essere sol nel sopra detto luogo,. La sesta uvoce,
la, solamente si comprende dalla positione detta Pparanete hyperboleon,
sopra del quale nasce un fa, et da quel fa è deriuvata la uvoce la, come
ascendendo si uvede, &c. page 46C SOL FA. CAP. XXXXIII.
D LA SOL. CAP. XXXXIIII.
fa
mi secondo insino alla quinta uvoce superiore, quale è la
positione constituita sopra di E la, sopra della quale è fa, et discedendo, re
nel sopra detto luogo,. La terza uvoce, mi, è deriuvata quado nel B
fa
mi è
detto fa, pcheé toccado el luogo di E la, rispetto al tritono si dice fa, et di-scendendo una/, resta mi nel detto luogo,. La quarta nota, fa, risponde alla
positione detta Pparanete hypboleon, sopra laquale si dice fa, et per conse-quente fa nella sua quinta,. La quinta uvoce, sol, è naturale et ordinaria, la-quale ha principio dal detto luogo Pparanete hyperboleon, cioeè G sol re
ut acuto,. La sesta nota, la, è ordinaria, et ha principio dalla positione detta
Ttrite hyperboleon, cioeè F fa ut acuto. page 47E LA CAP. XXXXV.
fa
mi mutato nel fa, et ascendendo una quarta, resta medesi-mamente fa, et a uno altro Ddia tessaron ascendente, è similmente fa, per il
qual fa si uvede ut nel sopra detto luogo,. La seconda nota, re, è deriuvata da
un fa corispondente una quinta superiore alla positione detta C sol fa, p
laquale discendendo, resta re nel sopra detto luogo,. La terza uvoce, mi,
chiaro si uvede per un B
molle posto sopra di B
fa
mi un Ddiapente, p
elqual B
molle resta mi nel sopra detto luogo,. La quarta nota, fa, è cosi-derata da quel tritono accidentale posto da B
fa
mi ad E la, nel quale
E la eè dibisogno dire la uvoce fa, et da quel fa ne resta accidetale tal nota,.
La quinta uvoce, sol, è generata dalla positione piuù uvolte detta Pparanete
hyperboleon, nel quale essendo fa, risponde sol nel sopra detto luogo,. La
sesta nota, la, eè secondo l'ordine, et ha principio dalla positione detta G sol
re ut acuto, settima et ultima proprietaà, lequal dimostrationi apertamente
si manifestano per la presente examinatione.