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Title: {Regole musicali per i principianti

Author: {author, normalized}

Publication: V. Mazzola-Vocola (Napoli, 1775)

Edited by:: Maria Chiara MazziMargherita Pierantoni

Data entry:: Maria Chiara MazziMargherita Pierantoni

Markup:: Maria Chiara MazziMargherita Pierantoni

Edition: 2007

Department of Information and Computing Sciences Utrecht University P.O. Box 80.089 3508 TB Utrecht Netherlands
Copyright © 2007, Maria Christina Mazzi, Margherita Pierantoni, Utrecht University
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REGOLE MUSICALIPer i principianti di cembalo nel sonar coi numeri, e per i principianti di contropuntoQuarta edizione con nuova aggiunta.
DSG
Napoli, MDCCCII. Presso Domenico Sangiacomo Con licenza de' Superiori.I libretti si vendono dal Maestro Fenaroli, il quale abita fuori Porta Medina nel Palazzo grande di Vitale all'ultimo piano.page 2page 3page 2
Tutta la Musica altro non è se non un accordo di prima, terza e quinta. De i sette toni che compone la Musica tre sono i tono fondamentali, cioè la prima nota del tono, la quarta e la quinta. La prima nota del tono dà legge alla quarta, e la quarta deve corrispondere alla prima nota del tono, vale a dire che se la prima del tono è in terza maggiore, la quarta del tono deve essere ancora in terza maggiore, e se la prima del tono è in terza minore, la quarta del tono deve essere ancora in terza minore, mentre la terza dà la legge alla sesta, e per questa ragione la quarta si dice tono corrispondente alla prima. L'altra nota fondamentale è la quinta del tono, la quale deve avere sempre la terza maggiore, o sia la prima del tono in terza maggiore, o pure in terza minore, mentre la terza maggiore della quinta del tono viene ad page 4 essere la settima maggiore del tono principale, e senza questa settima maggiore non si può andare in nessun tono, e per questo la quinta del tono si chiama di sostegno del primo tono.
I principianti di Cembalo, e di contrappunto, devono ben capire l'accordo di prima, terza, e quinta in tutti i sette toni della scala, tanto salendo, come discendendo, e la dimostrazione la troveranno nel primo libro numerico.
Chi desidera lo manoscritto tanto dei libri numerici, come quello del contropunto faccia capo dal copista Francesco Martini, il quale abita nella strada del Rosariello di Porta Medina al numero 50 nell'ultimo appartamento, mentre l'averanno purgato di errori, e secondo l'ha composto l'autore.
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La Musica è composta di Consonanze e di Dissonanze.
Le Consonanze sono quattro cioè: terza, quinta, sesta ed ottava; che ordinariamente si esprimono co' numeri semplici 3, 5, 6, ed 8.
Le Dissonanze parimente sono quattro cioè: seconda, quarta, settima e nona; che anch' esse si esprimono co' numeri semplici 2, 4, 7 e 9.
Le suddette Consonanze si dividono in due perfette e due imperfette. Le perfette sono 8 e 5, le quali diconsi perfette perché sono immutabili. Le imperfette sono 3 e 6, le quali chiamansi imperfette perché sono mutabili e queste sono sempre armoniose.
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Si proibiscono di fare due ottave e due quinte di moto retto page 6 perché per la loro perfezione non fanno variazione di armonia, e queste sono le basi fondamentali, che reggono il tono.
La prima del tono vuole 3, 5 ed 8.
La seconda vuole 3 e 6 maggiore.
La terza vuole 3 e 6.
La quarta vuole 3 e 5.
La quinta vuole 3 maggiore, e 5.
La sesta vuole 3 e 6.
La settima vuole 3 e 6.
Si avverte però che qualora la quarta del tono sale alla quinta oltre della 3 e 5 può avere ancora la 6; e se la settima del tono sale all' ottava formando il semitono, oltre della 3 e 6 può avere ancora la 5 falsa.
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Distribuzione del tono.

La prima del tono è giusta; la seconda è maggiore; la terza è arbitraria; la quarta è minore; page 7 la quinta è giusta; la sesta deve corrispondere alla terza; e la settima è sempre maggiore; essendo il sostegno del tono.

Modo di contare i tasti del cembalo dalla prima del tono sino all'ottava.

Prima giusta; seconda minore; seconda maggiore; terza minore; terza maggiore; quarta minore; quarta maggiore; quinta giusta; sesta minore; sesta maggiore; settima minore; settima maggiore; ed ottava.
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Assiomi musicali.

La settima minore (1)(1) La settima minore e la quinta falsa sono consonanze perché non hanno bisogno di preparazione ma soltanto di risoluzione calando di grado. si da alla quinta del tono che torna alla prima; la quale settima non può salire ma deve risolvere page 8 calando alla terza del primo tono.
La quinta falsa si dà alla settima maggiore del tono che sale alla prima; la quale quinta falsa non può salire ma deve ancora risolver calando alla terza del primo tono.
La sesta superflua si dà alla sesta minore del tono che scende alla quinta; la quale sesta superflua deve salire all' ottava della quinta del tono.
La quarta maggiore si dà alla prima del tono che cala alla settima, o pure alla quarta del tono che cala alla terza del medesimo; la quale quarta maggiore page 7 deve salire alla sesta della settima del primo tono; ma qualora si dà sopra la quarta del tono deve salire alla sesta della terza del tono.
La quarta maggiore fa subito uscire alla quinta del tono; mentre la quarta maggiore altro non page 9è se non la settima maggiore della quinta del tono.

Delle cadenze.

Le Cadenze sono quel movimento del basso che dalla prima del tono va alla quinta; e dalla quinta ritorna alla prima.
Le dette sono di tre maniere la semplice, la composta e la doppia. La cadenza semplice è quella quando al basso gli si danno le semplici consonanze, che richiede tanto la prima del tono page 8 quanto la quinta; cioè 3 e 5 alla prima del tono e 3 maggiore e 5 alla quinta del tono.
La cadenza composta è quella quando sulla quinta del tono ci si fa una dissonanza di quarta preparata dall'ottava del primo tono e risoluta alla terza maggiore della quinta del tono.
La cadenza doppia è quella quandopage 10sulla quinta del tono si dà terza maggiore e quinta; quarta e sesta; quarta e quinta, e poi terza maggiore e quinta.

Posizioni delle mano destra.

Le posizioni della mano destra sono tre: la prima posizione è quella quando l'ottava sta da sopra; la seconda quando la terza sta da sopra; e la terza quando la quinta sta da sopra: come page 9 per esempio nella prima del tono la prima posizione è 3, 5, 8; la seconda è 5, 8, 3; la terza 8, 3, 5.

Delle scale.

La scala è quella quando il partimento ascende di grado dalla prima del tono sino all'ottava; e poi discende di grado dall'ottava sino alla prima; e questa si chiama scala compita.
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Le consonanze che si danno alle note della scala secondo le tre posizioni sono le seguenti.

Scala in prima posizione.

Alla prima del tono se le dà 3, 5, ed 8; alla seconda se le dà 3, 4 e 6 maggiore; alla terza 8, 3, e 6; alla page 10 quarta 6, 8, 3 e 5; alla quinta 5, 8 e 3 maggiore; alla sesta 6, 8 e 3; alla settima 5 falsa, 6, 8 e terza; ed all'ottava 3, 5 ed 8. Discendendo poi alla settima se le dà 3 e 6; alla sesta 4, 6 maggiore e 3; alla quinta 5, 8 e 3 maggiore; alla quarta 6, 2 e quarta maggiore; alla terza 8, 3 e 6; alla seconda 3, 4 e 6 maggiore; finalmente alla prima 3, 5 ed 8.
Riguardo al regolamento dellepage 12dita della mano destra questa sarà insegnato dalla voce viva del dotto maestro mentre richiedendosi diversa situazione delle dita ne' toni di terza maggiore da quelli di terza minore sarebbe lo stesso che confondere necessariamente la mente de' principianti per la lunga e tediosa spiegazione se ne page 11 dovrebbe fare; quindi se ne rimette la cura alla saviezza de' maestri.

Scala in seconda posizione.

Alla prima del tono se le dà 5, 8 e 3; alla seconda del tono 4, 6 maggiore, 8 e 3; alla terza 3, 6 ed 8; alla quarta 3, 5 e 6; alla quinta 8, 3 maggiore e 5; alla sesta 3 e 6; alla settima 6, 8, 3 e 5 falsa; ed all'ottava 5, 8 e 3. Discendendo poi alla settima se le dà 6, 8 e 3; alla sesta 6 maggiore, 8, 3 e 4; allapage 13quinta 8, 3 maggiore e 5; alla quarta 2, 4 maggiore e 6; alla terza 3, 6 ed 8; alla seconda 4, 6 maggiore 8 e 3; finalmente alla prima 5, 8 e 3.
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Scala in terza posizione.

Un prima del tono se la dà 8, 3 e 5; alla seconda se le dà 6 maggiore 8, 3 e 4; alla terza 6, 8 e 3; alla quarta 5, 6, 8 e 3; alla quinta 3 maggiore, 5 ed 8; alla sesta 3 e 6; alla settima 3, 5 falsa e 6; all'ottava 8, 3 e 5; alla settima discendendo 3 e 6; alla sesta 3, 4 e 6 maggiore; alla quinta 3 maggiore e 5; alla quarta 4 maggiore, 6 e 2; alla terza 6, 8 e 3; alla seconda 6 maggiore, 8, 3 e 4; finalmente alla prima 8, 3 e 5.
Si deve avvertire a' principianti che nella scala discendendo di grado,page 14dandosi alla quarta del tono 2, 4 maggiore e 6 allora non viene considerata come quarta, ma come nota di passaggio che viene dopo la quinta del tono che cala alla terza; mentre considerata poi come quarta, ed essendo nota fondamentale, deve avere 3 e 5.
Di più si deve avvertire che, discendendo alla sesta del tono gli si dà sesta maggiore, perché si considera come seconda del tono, che va a posare sulla quinta del tono, che poi viene considerata come prima, e per mezzo della quarta maggiore, che si dà sulla quarta del tono lo fa ritornare al suo tono principale. Questo è per dare a' principianti le tre posizioni della mano destra, mentre considerata poi nella sua naturalezza deve darsi alla sesta del tono 3 e 6 minore, alla quinta 3 e 6 e cosi sino alla seconda del tono, qualepage 15 movimento non richiede altro se non una sola posizione di mano, cioè terza da sotto e sesta da sopra come si vedrà nel movimento discendendo di grado.
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Scala in terza minore.

La scala in terza minore si fa ancora in tutte tre le posizioni colla medesima situazione di mano, eccetto però che nella sesta minore del tono, discendendo alla quinta, non ci li mette l'ottava; ma se le dà soltanto nella prima posizione 4, 6 superflua e 3; nella seconda 6 superflua, 3 e 4; nella terza 3, 4 e sesta superflua.
Si avverte che nella scala in terza minore ascendendo, la sesta del tono si fa maggiore e discendendo la settima del tono si fa minore; e tutto ciò per evitare il ditono, che vi è tra la sestapage 16 minore e la settima maggiore, il quale si sfugge per la sua asprezza di suono.
Si avverte ancora che alla seconda del tono si può dare la quarta unita con la terza minore e page 14 sesta maggiore quante volte fa scala, cioè ascendendo dalla prima fino alla terza e discendendo dalla terza fino alla prima; in altro caso richiede soltanto terza e sesta maggiore.
Nella scala di terza minore si dà alla sesta minore 3 e 6 superflua che va a posare sulla quinta del tono, né può chiamarsi seconda della quinta, perché la seconda deve essere sempre maggiore; onde in questa scala si deve considerare la naturalezza del tono.
Coloro che desiderano imparar presto a ben suonare coi numeri devono studiare con fervore le scalepage 17in tutt' i tuoni ed in tutte tre le posizioni.
Devono di più comprendere i principianti che dell'intiera scala tre sono le note principali o fondamentali, e sono quelle che richiedono 3 e 5, cioè la prima, la quarta e la quinta del tono; e le altre note sono tolte da queste consonanze per poter formare le cantilene, e dar moto al basso. La terza del tono è una nota tolta dalla prima. La sesta del tono è una nota tolta dalla quarta. E la settima maggiore e la seconda sono note tolte dalla quinta del tono. Ed ecco che i sette toni della Musica si riducono a tre principali.
Raccomando da dotti maestri la piega di ciò a' principianti, essendo cosa molto utile e necessaria.
Per non tradir il tono nella scala di terza minore col fare la sestapage 18maggiore nel salire, e la settima minore nel discendere può farsi la detta scala nel salire fino a sesta minore e dalla sesta minore discendere poi sino alla prima.

Delle Dissonanze.

Le Dissonanze, come abbiam già detto, sono quattro, cioè 2, 4, 7 e 9: queste sono tate inventate per rendere più vaghe le consonanze. Si avverte però, che le anzidette dissonanze non si possono fare se non sono preparate dalle consonanze e risolute alle medesime; mentre le dissonanze altro non sono se non un ritardamento delle consonanze.
La differenza che vi è tra la page 15 seconda e la nona, è che la seconda si dà senza preparazione e la nona deve esser preparata.
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Della dissonanza o sia legatura di quarta.

La quarta si può preparare da tutte quattro le consonanze cioè dall'8, 3, 5 e 6.
Per preparare la quarta dall'ottava il partimento (1)(1) Il partimento è la parte grave sopra cui si pongono le consonanze con la mano destra. deve salire di quinta o scendere di quarta; cioè dalla prima del tono alla quinta. Vedi l'esempio nel manoscritto sotto la lettera A.
Per preparare la quarta dalla terza, il partimento deve scendere di grado, cioè dalla sesta del tono alla quinta o dalla seconda alla prima. Vedi B.
Per preparare la quarta dalla quinta il partimento deve salir page 16 di grado, cioè dalla quarta del tono alla quinta o dalla prima alla seconda dello stesso. Vedi C.
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Per preparare la quarta dalla sesta il partimento deve salir di terza, cioè dalla terza del tono alla quinta di esso. Vedi D.
Si noti che la quarta si può anche preparare dalla settima minore e della quinta falsa.
Per preparare la quarta dalla settima minore il partimento deve salir di quarta, cioè dalla quinta del tono alla prima di esso. Vedi E.
Per preparare la quarta dalla quinta falsa il partimento deve salir di semitono. Vedi F.
Si avverte, che la dissonanza di quarta deve esser sempre accompagnata con la consonanza di quinta; per il che la detta dissonanza non può mai aver luogo page 17 sopra una nota, la quale di sua natura non voglia la quinta.
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Della dissonanza o sia della legatura di settima.

La settima si può preparare da tutte quattro le consonanze, cioè 8, 3, 5 e 6.
Per prepararla dall' ottava, il partimento deve salir di grado, come dalla prima del tono alla seconda di esso. Vedi G.
Per prepararla dalla terza il partimento deve salir di quarta, o scendere di quinta, come dalla prima del tono alla quarta di esso, o pure dalla sesta del tono alla seconda del medesimo. Vedi H.
Per prepararla dalla quinta, il partimento deve salir di sesta, o scendere di terza, come dalla prima page 18 del tono alla sesta di esso o pure dalla quarta del tono alla seconda dello stesso. Vedi I.
Per prepararla dalla sesta, il partimento deve scendere di grado, page 22 come dalla terza del tono alla seconda di esso. Vedi L.
Si avverte che la settima si accompagna sempre con la terza, e può risolvere a terza ed a sesta.
Per risolverla alla terza il partimento deve salir di quarta o scendere di quinta. Vedi M.
Per risolverla alla sesta il partimento deve star fermo sulla stessa nota, che ha avuta la legatura di settima.
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Della legatura di nona.

La nona si può preparare dalla terza e dalla quinta.
Per prepararla dalla terza, il partimento deve salir di grado, come dalla prima del tono alla seconda; o dalla terza alla quarta, o dalla settima alla prima di esso. Vedi N.
Per prepararla dalla quinta, il partimento deve salir di quarta page 23 o scendere di quinta, come dalla prima del tono passando alla quarta o dalla quinta alla prima di esso. Vedi O.
Si avverte che la detta dissonanza di nona si accompagna sempre colla decima, detta terza, e con la quinta quando non si tratti di un movimento di basso, che continui con la stessa progressione; e detta dissonanza di nona page 20 può risolvere all' ottava, terza e sesta, secondo i diversi movimenti del partimento.
Per risolverla all'ottava, il partimento deve rimaner fermo sulla stessa nota che ha avuta la legatura di nona.
Per risolverla alla terza, il partimento deve scendere di terza, o salir di sesta. Vedi P.
Per risolverla alla sesta il partimento deve salir di terza o scendere di sesta.
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Delle legature del basso.

Quando il partimento lega, e poi ritorna allo stesso tono, la nota legata di esso partimento richiede seconda maggiore e quarta minore: sulla nota susseguente del partimento, la quale scenderà di semitono, dovrà page 21 rimanere per terza quella nota dell' accompagnamento che è stata la seconda della nota del partimento legato; vi può anche rimanere quella nota, la quale sulla nota legata del partimento è stata quarta e sul semitono formerà la consonanza di quinta falsa. Vedi R.
Si avverte, che la stessa nota dell'accompagnamento, la quale sulla nota legata del partimento fu quarta può salir di grado e formare la consonanza di sesta sul semitono, che nel partimento sussiegue, discendendo alla nota legata.
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Quando il partimento lega e non torna allo stesso tono, la nota legata di esso partimento richiede seconda maggiore e quarta maggiore; ed a questo accompagnamento si può aggiugnere la page 22 sesta maggiore. Vedi S.
Si noti, che la detta quarta maggiore deve salir di semitono e nell'accompagnamento di quella nota, che nel partimento succede discendendo alla nota legata, formerà la consonanza di sesta.
La nota che nell'accompagnamento della nota del partimento legato formò la dissonanza di seconda, rimarrà per terza nell' accompagnamento della nota successiva del partimento.
Si avverte che la legatura di seconda e quarta maggiore produce l'effetto di far passare l'armonia del tono, in cui stava, al tono della sua quinta; come per esempio page 26 da gesolreut a delasolre. Perciò la nota che nel partimento succede alla nota, che ha avuta la suddetta legatura, quantunque page 23 scenda di grado, non però si considera come settima del tono, ma come terza del nuovo tono, in cui è passata l'armonia.

De' movimenti del partimento.

Quando il partimento sale di grado, è suscettibile di vari accompagnamenti.
I. Quinta, che passa a sesta, cioè dopo aver data terza, e quinta alla prima del tono, si fa passare la quinta e sesta; dopo di che il partimento salendo di grado, la sesta data alla nota antecedente, rimane quinta della susseguente; e così si prosiegue finché non continua tal movimento, che può andare dalla nota del tono sino all' page 27 ottava di esso, se il tono è in terza maggiore; ma se poi è in terza minore, deve terminare alla quinta. Vedi T.
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Si avverte, che ogni nota del partimento deve avere l'accompagnamento di terza.
II. Settima, che risolve a sesta, cioè dopo aver dato alla prima del tono ottava e terza, il partimento sale di grado e sopra questa seconda nota del partimento, e l'ottava della prima rimane settima, dopo di che risolve a sesta; quindi sale di terza per collocarsi sull'ottava della seconda nota; il che fatto il partimento sale nuovamente di grado, e cosi prosiegue finché continua tal movimento, che può procedere dalla prima del tono fino all'ottava di esso; purché il tono sia di terza maggiore; mentre se è in terza minore deve terminare ancora alla quinta. Vedi V.
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III. Nona preparata dalla terza, che risolve all'ottava; cioè dopo aver dato alla prima del tono page 25 terza e quinta, il partimento sale di grado, e sopra questa seconda nota del partimento, la terza della prima rimane nona: dopo di che risolve all'ottava; quindi sale di terza per collocarsi sulla terza della seconda nota; il che fatto, il partimento sale nuovamente di grado; e cosi si prosiegue finché continua tal movimento, che può procedere dalla prima del tono sino alla quinta di esso. Vedi X.
Si noti, che la nona vuole l'accompagnamento di decima detta terza.

Del partimento che sale di semitono.

Il partimento può salire di semitono in due maniere, secondo le terze del tono, in cui page 26 sarà il partimento.
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I. Se il partimento sarà in tono di terza maggiore, la salita di semitono comincerà dalla terza del tono, e potrà semitonando salire sino alla sesta inclusivamente.
II. Se il partimento sarà in tono di terza minore, la salita di semitono comincerà dalla quinta, e potrà procedere semitonando sino all'ottava inclusivamente.

Del partimento in terza maggiore che sale semitonando e comincia detta salita dalla terza del tono.

La prima nota di questo partimento, che è la terza del tono, si considererà come settima, che passa a prima; onde come settima, che sale all'ottava, avrà page 27 l'accompagnamento di terza e sesta; al quale si aggiugnerà la quinta falsa sulla considerazione di esser detta nota semitono: la susseguente page 30 nota del partimento si considererà come prima del tono, onde avrà terza, quinta ed ottava; e cosi successivamente.
Si avverte, che alla seconda nota di detto partimento si può dare sul suo primo tempo l'accompagnamento di quarta preparata dalla quinta falsa, che risolve a terza sul suo secondo tempo. Vedi Y.
Alla già detta seconda nota del partimento si può dare altresì l'accompagnamento di nona preparata dalla terza, che sul secondo tempo risolve ad ottava. Vedi Z.
Passando adesso al partimento di terza minore col movimento page 28 ascendente di semitono, il quale, come si è detto, comincerà dalla quinta del tono: si deve osservare che la detta quinta deve avere terza maggiore, quinta, ed ottava; la quale ottava rimarrà per page 31 settima della susseguente nota del partimento ascendente di semitono: sulla successiva nota del partimento ascendente parimente di semitono, la detta settima risolverà a sesta minore; sulla successiva nota del partimento, ascendente parimente di semitono, rimarrà la terza della nota antecedente, e formerà la legatura di nona per risolvere ad ottava sulla stessa nota del partimento.
La successiva nota del partimento ascendente di semitono, che sarà la settima maggiore del tono, in cui è cominciato il movimento, page 29 richiede l'accompagnamento di quinta e sesta; e l' ultima nota di detto movimento, che sarà la corda del tono, si accompagnerà con la terza e quinta. Vedi A a.
II. Sulla prima nota del partimento che farà il movimento di salire al semitono, la qual nota, page 32 già si è detto, dover essere la quinta del tono, si darà l'accompagnamento di terza maggiore, quinta, ed ottava: alla nota susseguente del partimento, ascendente di semitono, la qual nota viene ad essere la sesta minore del tono, si darà terza, e sesta; sulla nota susseguente del partimento, ascendente eziandio di semitono, la qual nota viene ad essere la sesta maggiore del tono, si darà terza, e quinta falsa. Sulla nota susseguente del page 30 partimento ascendente di semitono la quale viene ad essere la settima minore del tono, rimarrà la quinta falsa della nota precedente, e formerà la dissonanza di quarta, per risolverla sul secondo tempo a terza; sulla nota susseguente nota del partimento ascendente di semitono, che viene ad essere la settima maggiore del tono, si darà terza, e quinta falsa; e sulla page 33 successiva nota del partimento, ascendente pure di semitono, la quale sarà la nota del tono, la quinta falsa dell'accompagnamento precedente rimarrà per quarta, e risolverà a terza sul suo secondo tempo. Vedi A b.
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Del partimento che scende di grado.

Quando il partimento scende di grado, è suscettibile di vari accompagnamenti.
I. Le note della scala, che scende, si possono considerare come siegue, cioè:
La prima di esse, che si suppone essere la nota del tono, per tale appunto dovrà essere considerata, e perciò deve essere accompagnata con terza, e quinta; e la nota successiva, discendente di grado, dovrà essere accompagnata (qual settima del tono) con terza, e page 34 sesta: la successiva discendente dovrà essere di nuovo considerata come prima del tono, e la susseguente come settima: e cosi successivamente si alterano i detti due accompagnamenti, page 32 uno di terza, e quinta, e l'altro di terza, e sesta; finché il partimento arriverà sulla terza del tono, fino alla quale inclusivamente procede la detta regola.
II. Considerata la scala discendente del partimento dello stesso modo detto nell'articolo precedente, cioè: la prima nota, come prima del tono; la seconda come settima; e la terza nuovamente come prima; la quarta nuovamente come settima; e cosi di mano in mano fino alla terza del tono inclusivamente, potrà tal movimento essere accompagnato come siegue, cioè
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La prima del tono avrà da principio terza, e quinta: e quindi restando il partimento sulla stessa nota, gli si darà l'accompagnamento di seconda, e quarta maggiore: page 33 dopo di ciò, scendendo il partimento sulla settima del tono, verrà la medesima accompagnata con terza, e sesta: sulla successiva nota del partimento, che sarà la sesta del tono, si praticherà ciocché si è detto in ordine alla prima: sulla quinta, ciocché si è detto in ordine alla settima; e cosi di mano in mano fintantochè il partimento giungerà sulla terza del tono inclusivamente. Vedi A c.
III. Tutte le note del partimento, che scende di grado, potranno essere accompagnate con terza e sesta; fintantoché il partimento giugnerà alla seconda del tono, alla quale si darà sesta maggiore che sulla successiva nota del partimento page 36 (la quale sarà la prima del tono) salirà all'ottava.
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IV. Il partimento, che scende di grado, può essere altresì accompagnato come siegue; cioè, datosi in principio alla prima del tono terza, e quinta, si farà salire la quinta a sesta; quindi scende di grado il partimento sulla settima del tono, sopra la quale la sesta data alla prima, forma legatura di settima, che si risolve a sesta: la detta sesta forma legatura di settima sopra la seguente nota del partimento; e cosi successivamente sino alla seconda del tono, sulla quale la legatura di settima risolverà a sesta maggiore, che salendo all'ottava, formerà sull'ultima nota del partimento la consonanza di ottava. Vedi A d.
Si avverte, che sin qui si è trattato del partimento discendente di grado, ma con note sciolte; page 35 rimanepage 37ora a trattare del partimento discendente di grado, ma tutto legato.

Del partimento, che scende legato.

La nota legata di detto partimento può avere quarta minore, o pure quarta maggiore, ad arbitrio del compositore. Di questa maniera non potrà il partimento scendere oltre alla quarta del tono; e sull'ultima nota legata del partimento la quarta deve essere forzosamente maggiore, per salire alla sesta della susseguente nota del partimento, sulla quale termina il movimento; la quale nota del partimento viene ad essere la terza del tono, a cui è passata la composizione. Vedi A e.
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Nella supposizione dì un partimento, che comincia a scendere page 38 dalla quinta del tono, e procede scendendo di grado, almeno fino alla terza del tono, si dovrà osservare, se il tono di un tal partimento sia di terza maggiore oppure di terza minore.
Se sarà di terza maggiore, potrà essere accompagnato, come siegue.
La quinta del tono avrà terza maggiore, quinta ed ottava: sulla nota susseguente del partimento discendente di grado, la quale viene ad essere la quarta del tono, rimarrà fermo lo stesso accompagnamento, la di cui terza maggiore diverrà quarta maggiore; la quinta risulterà sesta maggiore; e l'ottava diverrà seconda: sulla nota successiva del partimento, che viene ad essere page 37 la terza del tono, la quarta maggiore dell'accompagnamento precedente salirà di grado, e formerà sesta. Vedi A f.
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Ma se il partimento sarà in tono di terza minore, s'osserverà in tutto la precedente regola dell'accompagnamento del tono di terza maggiore, con questa sola differenza: che sulla seconda nota del partimento discendente di grado, la quale viene ad essere la quarta del tono, si potrà ad arbitrio del compositore aggiugnere al suo accompagnamento la terza minore, togliendo la seconda. Vedi A g.
Se il partimento è in terza minore, potrà anche scendere di semitono fino alla quinta del tono inclusivamente: e questo movimento è suscettibile di diversi accompagnamenti.
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Primo: sul primo tempo della prima nota di detto partimento si darà l'accompagnamento di terza, e quinta: sul secondo tempo di essa nota la terza rimarrà ferma, e la quinta passerà a sesta.
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Quindi sul semitono, sopra cui discenderà il partimento; la sesta antecedente formerà legatura di settima: scenderà poi il partimento di semitono, e su questa nota la precedente settima si risolverà a sesta: e così successivamente sino alla penultima nota del partimento discendente di semitono.
La quale penultima nota del partimento cosi discendente, sarà la sesta minore del tono; e la risoluzione dell'accompagnamento, che si farà sopra di essa, dovrà andare a sesta superflua, per indi salire all'ottava della nota page 39 susseguente del partimento. Vedi A h.
Si avverte che ciascheduna delle note di questo partimento discendente di semitono, potrà essere accompagnata colla sua terza.
Secondo: il partimento discendente di semitono potrà essere accompagnato per moto contrario, cioè:
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Alla prima nota del partimento, che cala di semitono, si darà ottava; alla seconda nota, si darà terza; alla terza nota, si darà quarta maggiore, che salirà alla sesta della quarta nota; alla quinta nota che sarà la sesta minore del tono si darà sesta superflua, la quale salirà all'ottava della quinta del tono, ultima nota del movimento, che cala di semitono. Vedi A i.
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Del partimento, che sale di terza, e scende di grado.

Quando il partimento sale di terza, e scende di grado è suscettibile di diversi accompagnamenti.
Primo: alla prima nota del partimento, che si suppone essere la nota del tono, si darà terza, e quinta: alla nota del partimento, che sale di terza, e sarà la terza del tono, si darà terza, e sesta; alla nota del partimento, che scende di grado, e sarà la seconda del tono, si darà terza, e sesta maggiore; alla nota successiva del partimento, ascendente di terza che sarà la quarta del tono, si darà seconda, quarta maggiore, e sesta: alla nota successiva del partimento, discendente di grado, che sarà la terza page 41 del tono, page 43 si darà terza, e sesta. La nota successiva del partimento ascendente di terza, che è la quinta del tono, in cui è cominciato il movimento, richiederebbe per ragion della scala del detto primo tono l'accompagnamento di terza maggiore, e quinta; il movimento però di cui si tratta, esigge altrimenti, ed obbliga a considerare la suddetta nota del partimento non già come quinta del tono, ma bensì come seconda della nota successiva di detto partimento discendente di grado; e come tale se le darà terza minore, e sesta maggiore. Alla nota successiva del partimento discendente di grado che si guarderà come nota del tono, si darà terza, e quinta. Alla nota successiva del partimento, che sale di terza, si darà page 42 terza, e sesta; alla nota successiva del partimento, discendente di grado, si darà page 44 terza maggiore e quinta; per fare cadenza sulla nota, dalla quale è cominciato il partimento. Vedi A l.
Secondo: la prima nota del partimento, che sarà anche la prima del tono, avrà come tale l'accompagnamento di terza, e quinta; la seconda nota del partimento ascendente di terza, si considererà nel suo primo tempo come terza del tono, la quale l'è effettivamente, e come tale avrà l'accompagnamento di terza, e sesta; la stessa nota del partimento nel suo secondo tempo si considererà come seconda del tono, e ciò per rispetto della sua nota successiva, a cui deve di discendere di grado; onde come seconda page 43 del tono, avrà l'accompagnamento di terza, e sesta maggiore; la terza nota poi del partimento, discendente di grado, sarà considerata come prima del page 45 tono; laonde nel suo accompagnamento, quella nota, la quale nell'accompagnamento precedente, aveva formata sesta, salirà subito di semitono, e formerà ottava; l'altra nota, che nell'accompagnamento precedente aveva formata la consonanza di terza, rimarrà ferma nel primo tempo di questo accompagnamento, e formerà legatura di quarta, che risolverà a terza nel secondo tempo della nota del partimento. Vedi A m.
Si deve badare però, che alla quarta del tono, che cala alla terza non può darsi sesta maggiore né può considerarsi come seconda della terza del tono, mentre la quarta è di sua natura minore, e quella che deve essere considerata come seconda, deve essere maggiore; onde allora si dà sulla quarta del tono quarta maggiore, che sale alla sesta della terza del tono page 46 e poi, proseguendo il movimento, si possono considerare tanta la quinta del tono, che cala alla quarta, quanto la sesta del tono, che cala alla quinta, seconde di esse; essendo
ambedue maggiori: e cosi possono poi farsi le dissonanze di quarta sulle note, che vengono considerate come prime di tono.
Terzo: la prima nota del partimento sarà accompagnata con terza, e quinta: la seconda, page 44 ascendente di terza avrà terza, e sesta: sulla terza nota del partimento discendente di grado, la sesta della nota antecedente formerà legatura di settima, che sulla sesta nota del partimento risolverà a sesta; la quarta nota del partimento ascendente di terza, avrà terza, e sesta per risolvere come sopra, seguendo sempre lo stesso accompagnamento fino alla terminazione del movimento. Vedi A n.
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Si deve avvertire, che questo movimento di salir di terza è lo stesso come salir di grado; mentre la terza è una nota tolta dalla prima, la quarta è una nota tolta dalla seconda, la quinta è una nota tolta dalla terza, e la sesta è una nota tolta dalla quarta.

Del partimento che scende di terza, e sale di grado.

Questo movimento è suscettibile di diversi accompagnamenti secondo la diversa considerazione, in cui si avranno le note del partimento, che lo formano.
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Primo: la prima nota del partimento, considerata come prima del tono, si accompagnerà con terza e quinta; e la seconda nota del partimento, discendente di terza, considerata come sesta del tono, si accompagnerà con terza, page 48 e sesta: la terza nota del partimento, ascendente di grado, considerata nuovamente come prima del tono, si accompagnerà con terza, e quinta, e cosi successivamente si alterneranno gli accompagnamenti sino alla terminazione del movimento, tanto quello di terza, e quinta alla nota del partimento, ascendente di grado quanto quello di terza e sesta alla nota del partimento discendente da terza.
Secondo: la prima nota del partimento, considerata come prima del tono, si accompagnerà page 46 con terza, e quinta; e la seconda nota del partimento, discendente di terza, si considererà come settima del tono rispettivamente alla nota successiva, su di cui dovrà salir di grado; e come quarta del tono (come si è detto) si accompagnerà con terza, quinta e sesta; page 49 la terza nota del partimento, ascendente di grado, si considererà nuovamente come prima del tono; laonde si accompagnerà con terza, e quinta; e cosi gli anzidetti due accompagnamenti, cioè quello di terza, quinta e sesta sulla nota del partimento discendente di terza, e quello di terza e quinta, sulla nota del partimento ascendente di grado, succederanno alternativamente l'uno all'altro fino alla terminazione del movimento. Vedi A o.
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Terzo: le note del partimento, che formano il movimento suddetto, si possono anche considerare come siegue, cioè: quella nota di esso partimento discendente di terza, si considererà come sesta del tono, in cui si farà una legatura di settima preparata dalla quinta della nota precedente del partimento, per risolverla sul page 50 secondo tempo a sesta, e così successivamente sino alla terminazione del movimento: quella nota che ascende di grado si considererà come prima del tono, sulla quale si farà una legatura di nona preparata dalla terza della precedente per risolverla sul suo secondo tempo ad ottava. Vedi A p.
Si avverte, che questo movimento di scender di terza, e salir di grado è l'istesso di quello, che scende di quinta e sale di quarta; mentre il basso fondamentale dello stesso è la quarta del tono.
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Del partimento, che sale di quarta e scende di terza.

Questo movimento è suscettibile di diversi accompagnamenti; ed in primo luogo si considererà tal movimento come di prima del tono, che sale a quarta; onde ciascheduna delle dette due note del partimento si accompagnerà con terza, e quinta. Vedi A q.
Secondo: la nota del partimento ascendente di questa potrà avere nel suo accompagnamento la legatura di nona, preparata dalla quinta, la quale nona sul secondo tempo della nota suddetta del partimento, si risolverà ad ottava; e così successivamente sino alla terminazione del movimento. Vedi A r.
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Terzo: supposto, che 'l tono page 49 del partimento sia di terza maggiore, si potrà sulla prima nota di esso far scendere l'ottava dell'accompagnamento sulla settima minore, e questa rimanendo ferma sulla successiva nota del partimento ascendente di quarta, formerà sul primo tempo della medesima legatura di quarta, che sul secondo tempo risolverà a terza. Cosi potrà procedersi sino alla terminazione del movimento; purché tutte le note del medesimo, discendenti di terza abbiano la terza maggiore. Vedi A s.
Il detto movimento non può proseguire se non fino alla sesta del tono, e chiamasi movimento principale essendo composto di due note fondamentali, cioè di prima e quarta del tono. Essendo il tono in terza maggiore, e andando il movimento page 53 sulla sesta a terminare, può dirsi quinta che va alla prima del tono.

Del partimento, che scende di quarta, e sale di grado.

Questo movimento è suscettibile di diversi accompagnamenti; e primieramente tutte le note di detto partimento page 50 si accompagneranno con terza, e quinta, considerata cioè la prima di esse note come prima del tono, che passa alla sua quinta; e cosi la terza nota del partimento come prima similmente del tono, che passa alla sua quinta.
Secondo: la prima nota del partimento avrà l'accompagnamento di terza, quinta, ed ottava: l'ottava rimarrà per quarta della nota del partimento discendente di quarta, e sul secondo tempo di page 54 essa nota discendente di quarta, risolverà a terza; questa terza rimarrà per nona della nota successiva del partimento ascendente di grado, e sul secondo tempo di essa risolverà ad ottava: e così successivamente fino alla terminazione del movimento. Vedi A t.
Questo ancora è movimento principale perché composto di due note fondamentali: la prima e la quinta del tono.
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Del partimento, che sale di quinta e scende di quarta.

Questo movimento è suscettibile di diversi accompagnamenti, ed in primo luogo. Ciascuna nota del partimento suddetto si accompagnerà con terza, e quinta, considerando la prima, e la terza nota di esso come prime del tono, che passano alle loro rispettive quinte; e cosi successivamente fino alla terminazione del movimento.
Secondo: ciascheduna nota di detto partimento, eccettuatane la prima, che avrà l'accompagnamento semplice di terza, quinta, ed ottava potrà essere nel suo primo tempo accompagnata con la quarta preparata dall'ottava, e risoluta nel secondo suo tempo in terza. Vedi A u.
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Questo movimento ancora è principale perché composto di due note fondamentali; però si deve avvertire che non può farsi, se non in tono di terza maggiore, e deve terminare alla terza del tono.

Del partimento, che sale di quarta, e scende di quinta.

Questo movimento è suscettibile di diversi accompagnamenti ed in primo luogo. Ciascheduna delle note, che lo formano, si accompagnerà con terza, e quinta, considerando la prima e la terza di esse note come tante prime del tono, che passano alle loro rispettive quarte, e così successivamente.
Secondo: considerando ciascheduna delle note, che formano il detto movimento, come tante prime del tono, che passano alle page 57 loro rispettive quarte, secondo si è detto di sopra, potranno (eccettuatane la prima, la quale esigge il semplice accompagnamento di terza, quinta, ed ottava) essere page 53 accompagnate nel loro primo tempo con la dissonanza di nona preparata dalla quinta e risoluta nel secondo tempo ad ottava; e cosi successivamente. Vedi A x.
Terzo: sulla stessa considerazione delle note di detto movimento potrà ciascheduna di esse (eccettuatane la prima, che esigge il semplice accompagnamento di terza, quinta, ed ottava) essere accompagnata nel suo primo tempo con la dissonanza di settima preparata della terza e cosi successivamente. Vedi A y.
Ancora questo è movimento principale essendo comporto di due note fondamentali.
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Del partimento, che sale di sesta e scende di quinta.

Questo movimento può considerarsi in più modi.
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Primo: come movimento che sale di grado con quinta che passa a sesta; ed allora alla nota che sbalza di sesta si darà terza, e quinta. Vedi A z.
Secondo: essendo il movimento in terza maggiore può considerarsi come quinta, che va alla prima del tono, mentre dando alla sesta, terza, e sesta il basso fondamentale è la prima del tono. Vedi B a.
Terzo: la prima nota del detto partimento considerata come prima del tono, cha passa alla sesta si accompagnerà con terza e quinta: la seconda nota del partimento, come sesta del tono sarà accompagnata can la dissonanza page 59 di settima preparata dalla quinta, che sul secondo tempo di detta nota risolverà a sesta, e cosi successivamente sino alla terminazione del movimento. Vedi B a.
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I dotti maestri faranno che loro scolari studiino bene in tutti i toni, tanto le scale quanto le dissonanze, e movimenti, essendo l' unica strada di poter giungere a ben suonare il partimento. Se mai trovassero regole mancanti, o errori, potranno aggiungere, ed accomodare a loro piacere, mentre qui altro non si è fatto se non mettere in ordine le regole, che da tutti molto bene si sanno, e dare a' principianti un lume, acciò non suonino a caso, e possano poi con maggior facilità apprendere il contrappunto.
IL FINE.