Title: Il compendio della musica
Author: Orazio Tigrini
Publication: Ricciardo Amadino (Venezia, 1588)
Principal editor: Frans Wiering
Funder: Utrecht University Netherlands Organization for Scientific Research (NWO)
Edition: 2000
Department of Information and Computing Sciences Utrecht University P.O. Box 80.089 3508 TB Utrecht NetherlandsAL MOLTO REVERENDO M. GIOSEFFO ZARLINO DA CHIOGGIA, Musico Eccellentiss. & Digniss. Maestro di Cappella Della Serenissima Signoria di Venetia, Signor mio sempre osseruandiss.
D'Arezo il dì primo di Febraro MDLXXXVIII.
D. V. S. M. Reuerenda, & Eccellentiss. Affettionariss. Seruitore Oratio Tigrini.
AL MOLTO REVERENDO M. ORATIO TIGRINI, dignissimo Canonico Aretino S. S. osseruandiss. GIOSEFFO ZARLINO S.
DE L'ECCELL.te M. LODOVICO PANZANI.
QVando passò per le Celesti sfere
Tigrin, la bella e pura
Vostr'alma apprese il moto e la misura
De l'harmonia del Cielo:
Ond'hoggi n'insegnate
Come possiam, cantando, far le fere
Benigne e mansuete al caldo al gielo:
E mentre voi cantate,
A i vostri dolci accenti,
In Mar s'acquetan l'onde in Aria i uenti.
DEL MEDESIMO.
CHI l'harmonia Celeste
Cantando imitar vuole,
E cantando indolcir mill'alme meste;
Legga. & osserui quanto
In si preggiati inchiostri,
page v
Mà scritto a i giorni nostri,
Questo spirto gentil, che mentre il Sole
Splenderà in Ciel; terrà la gloria, e 'l vanto
A tutti gli altri, e solo
Con grido eterno andrà pel mondo a volo.
DI M. LVCA GVADAGNOLI.
QVesti sacrati Cigni
Che l'arenoso lido
Fan d'Adria risonar con dolci accenti;
Imparando da voi com'i concenti
Formar possin migliori
Già si preparan con un chiaro grido;
Per non vi torre i meritati honori,
Portan TIGRIN la vostra fama e 'l nome
De la dal Mar, che fa i flutti sanguigni;
Acciò mentre le chiome
Spiegherà Febo, in terra
Vivin, facendo à Morte illustre guerra.
DEL MEDESIMO.
SE non fosse empio il dire
TIGRIN, che possi un alma
Ir d'una in altra salma;
Direi certo, che quella
Di Pitagora in voi si fosse inuolta;
Per far vn altra volta
A l'egro Mondo udire
Vn'Armonia tanto piu grata e bella,
Quant'è piu de l'antica la nouella.
page vi
AL MAG. ET R. SIGNOR ORATIO TIGRINI Nell'Opera sua Musicale.
LAscin gl'Orsi li sdegni, e i fier Leoni
L'alta superbia lor pongano, homai
Cada al Lupo la rabbia, e i duri guai
Quiui habbian fine, e al deuorar perdoni.
Scaccin l'ombre nocenti (horridi doni)
Le selue opache, & a i fulgenti rai
Cedan il Cal conteso, & hoggi mai
Siano ricetto di concenti, e suoni.
Poi che nouella Tigre all'armonia
S'è resa humile; e leggi e note impone
A chi per tal camin ratto s'inuia.
Taccian que' primi: e nell'oblio si stia
D'Orfeo la Cettra, e 'l cantar d'Amfione,
Che sol mostra il TIGRIN l'arte, e la via.
Paolo Bozi.
AL R. M. ORATIO TIGRINI.
NOuo Legislator, cui l'alte menti,
Che tra l'infimo cherchio e 'l piu sublime,
Fan quel concento, ch'in ciò ch'è s'imprime,
Scortati son al bel camin che tenti.
Cadde Thebe, Corinto, Athene, e spenti
Son que' Trionfi delle leggi prime:
Tu rintuzzati le voraci lime
Del tempo ingordo, onta simil non senti.
E se Cerbero, e Pluto all'armonia
CEsse el ritorno alla bell'Euridice:
Dirò, che 'l buio Regno fie distrutto.
Poiche al TIGRIN, con saggia maestria
Mosci in Orfei ridur hoggi sol lice.
ORATIO sol contra l'inferno tutto.
Ces: Accelli.
A I LETTORI.
TAVOLA DI TVTTE LE MATERIE PRINCIPALI, CHE SONO contenute nell'Opera.
IL Proemio | facciata 1 | |
Che cosa sia Contrapunto, & perche sia cosi detto. | Cap. 1 | 2 |
Harmonia, quello che sia, & di quanti sorti. | cap. 2 | 2 |
Del Suono. | cap. 3 | 3 |
Che differenza sia tra 'l suono, & la voce. | cap. 4 | 3 |
Della Conzonanza, & dissonanza. | cap. 5 | 3 |
Di quante sorte sia il Contrapunto. | cap. 6 | 3 |
De gli Elementi, che compongono il Contrapunto. | cap. 7 | 4 |
Diuisione delle sopradette voci. | cap. 8 | 5 |
Quali Consonanze siano perfette, & quali imperfette. | cap. 9 | 5 |
Dell'Vnisono. | cap. 10 | 6 |
Del Tuono. | cap. 11 | 6 |
Del semituono maggiore. | cap. 12 | 7 |
Del semituono minore. | cap. 13 | 7 |
Nuoua diuisione della Diapason fatta secondo la natura del numero harmonico, & collocata tra le chorde C. D. E. F. G. a. . & c. | cap. 14 | 8 |
Della Diapason, ouero Ottaua. | cap. 15 | 10 |
Della Diapente, ouero Quinta. | cap. 16 | 12 |
Della Diatessaron, ouero Quarta. | cap. 17 | 14 |
Delle Consonanze imperfette maggiori, & minori, & prima del Ditono, ouero Terza maggiore. | cap. 18 | 16 |
Del Semiditono, ouero Terza minore. | cap. 19 | 17 |
Dello Essachordo maggiore, ouero Sesta maggiore. | cap. 20 | 17 |
Dello Essachordo minore, ouero Sesta minore. | cap. 21 | 18 |
Della Diapente col Ditono, ouero Settima maggiore. | cap. 22 | 19 |
Della Diapente col Semiditono, ouero Settima minore. | cap. 23 | 20 |
Che le Consonanze mescolate con le Dissonanze fanno l'Harmonia piu diletteuole, & piu grata all'vdito. | cap. 24 | 21 |
Per qual cagione l'Autore habbia seguito solo la opinione di M. Gioseffo Zarlino intorno alle Proportioni delle consonanze. | cap. 25 | 21 |
Che le compositioni s'incomincino per consonanza perfetta. | Cap. 1. | 23 |
Che non si denno porre due consonanze perfette del medesimo genere l'una dopo l'altra, che insieme ascendino, o discendino senza mezo alcuno. | cap. 2. | 24 |
Che tra due consonanze perfette del medesimo genere si ponga vna imperfetta. | cap. 3. | 25 |
Che due, ò piu consonanze perfette dissimili, vna dopo l'altra si possono fare. | cap. 4. | 26 |
Che due consonanze perfette del medesimo genere, l'una dopo l'altra possono constituirsi. | cap. 5. | 26 |
Che le parti procedano per mouimenti contrarij. | cap. 6. | 27 |
Che da una consonanza imperfetta si dee andare à vna imperfetta piu vicina. | cap. 7. | 29 |
Che ogni cantilena finisca in consonanza perfetta. | cap. 8. | 31 |
Il modo, che dee tenere ciascuno, che uoglia imparare a fare il contrapunto. | cap.. 9 | 31 |
Modo di fare il contrapunto diminuito. | cap. 10 | 32 |
Modo che si dee tenere nelle compositioni di due voci. | cap. 11 | 35 |
Per qual cagione non si sia trattato prima de i Modi, o Tuoni innanti alle sopradette Regole. | cap. 12 | 35 |
Quello, che s'ha da fare innanti, che si dia principio alla compositione. | cap. 13 | 36 |
Del principio delle compositione. | cap. 14 | 37 |
Modo, che si hà da tenere nel mezo della compositione. | cap. 15 | 38 |
Del fine della compositione. | cap. 16 | 38 |
Modo di comporre a tre uoci. | cap. 17 | 38 |
Modo che s'ha da tenere nel comporre a quatro uoci. | cap. 18 | 40 |
Modo di comporre a piu di quatro uoci. | cap. 19 | 42 |
Modo che si dee tenere nello accommodare le parti della compositione. | ca. 20 | 43 |
Descrittione di alcuni salti, che sono buoni, di alcuni cattiui, & d'alcuni altri dubij. | cap. 21 | 44 |
Modo da fare, che tutti li salti cattiui, che uanno all'Vnisono diuentino buoni. | cap. 22 | 50 |
De i termini delle parti nelle compositioni . | cap. 23 | 50 |
Modo che s'ha da tenere nel mettere le parole sotto le Note. | cap. 24 | 51 |
Modo di riuedere le compositioni, & emendarle da ogni sorte di errori. | capitolo 25 | 51 |
Che la scienza della Musica nella cognitione della ragione, è più chiara, & illustre dell'atto, & dell'opera. | Cap. 1 | 53page xi |
Modo, o Tuono quello che sia. | cap. 2 | 56 |
Che i modi sono dodici, & sono diuisi in due parti, cioè Autentici, & Plagali. | cap. 3 | 56 |
Delle chorde finali. | cap. 4 | 58 |
Delle sei chorde finali. | cap. 5 | 58 |
De i Modi Perfetti, Imperfetti, Piu che perfetti, Misti, & commisti. | cap. 6 | 59 |
De i principij di tutti Modi. | cap. 7 | 60 |
Della formatione, principij, cadenze, & natura del primo Modo. | cap. 8 | 62 |
Del Secondo modo. | cap. 9 | 63 |
Del Terzo modo. | cap. 10 | 63 |
Del Quarto modo. | cap. 11 | 64 |
Del Quinto modo. | cap. 12 | 65 |
Del Sesto modo. | cap. 13 | 65 |
Del Settimo modo. | cap. 14 | 66 |
Dell'Ottauo modo. | cap. 15 | 66 |
Del Nono modo. | cap. 16 | 67 |
Del Decimo modo. | cap. 17 | 68 |
Dell'Vndecimo modo. | cap. 18 | 68 |
Del Duodecimo modo. | cap. 19 | 69 |
Epilogo de i termini di tutti i Dodici Modi per le chorde regolari, & irregolari nella parte del Tenore. | cap. 20 | 69 |
Della cadenza; Quello che ella sia; di quanti sorti; & in che modo s'habbia a vsare nelle compositioni. | cap. 21 | 71 |
Delle cadenze terminate per Ottaua. | cap. 22 | 73 |
Della Cadenza terminata per Quinta, o per terza, ouero per altra Consonanza. | cap. 23 | 74 |
Delle Cadenze naturali, & accidentali, che fuggono la Cadenza. | cap. 24 | 75 |
Che non si faccino le cadenze tutte di consonanti sincopate, ò col punto; ne si ponga la Diapente superflua in luogo della vera. | cap. 25 | 78 |
Delle Cadenze a 3. a 4. a 5. & a 6. uoci. | cap. 26 | 79 |
Che le cadenze si faccino regolatamente, & secondo che 'l Modo, o Tuono ricerca. | cap. 27 | 95 |
Modo di conoscere qual si voglia compositione di che modo ella sia dalla Cadenza finale nella parte del Tenore. | cap. 28 | 95 |
Modo di conoscere i modi dalla parte del Basso per la Cadenza finale nelle chorde regolari. | cap. 29 | 96 |
Modo di conoscere i Modi trasportati col mezo del b. dalla parte del Tenore. | cap. 30 | 97 |
Modo di conoscere i Modi trasportati, col mezo del b. nella parte del Basso. | cap. 31 | 98 |
Delli Dodici Modi nouamente posti in consideratione dall'Eccellentiss. M. Gioseffo Zarlino. | cap. 32 | 99 |
Che l'Arte del Contrapunto tanto è più bella, & di maggiore istima, quanto che è messa in vso più nobile. | Cap. 1 | 103 |
Delle fughe, Consequenze, ouero Reditte, & prima delle fughe legate. | cap. 2 | 104 |
Delle fughe sciolte. | cap. 3 | 105 |
Delle fughe sciolte alla riuerscia. | cap. 4 | 107 |
Della Imitatione. | cap. 5 | 107 |
Del Contrapunto doppio alla duodecima. | cap. 6 | 109 |
Modo di comporre un canto, nel quale vna parte incominci nel fine, & l'altra nel principio in un medesimo tempo. | cap. 7 | 111 |
Modo do fare vna compositione, che si possa cantare a voce piena, & a voce mutata. | cap. 8 | 112 |
Modo di fare vna compositione a voce pari, laquale si possa cantare anchora a voce puerili. | cap. 9 | 113 |
Modo di comporre sopra 'l canto fermo. | cap. 10 | 114 |
Modo di fare il contrapunto alla mente sopra 'l canto fermo. | cap. 11 | 115 |
Modo di fare le fughe sopra 'l canto fermo. | cap. 12 | 116 |
Modi di fugare quando la parte del canto fermo farà il mouimento separato di Terza. | cap. 13 | 120 |
Modi di fugare quando la parte del canto fermo ascende, o dicende per per mouimento separato di Quarta. | cap. 14 | 121 |
Modi di fugare, quando la parte del canto fermo procederà per moumento separato di Quinta. | cap. 15 | 122 |
Della Battuta. | cap. 16 | 123 |
Che cosa sia sincopa, & in che modo si facci nelle compositioni. | cap. 17 | 124 |
Delle Pause. | cap. 18 | 125 |
Delle legature delle Note. | cap. 19 | 126 |
Della perfettione, e imperfettione delle Note. | cap. 20 | 127 |
Del Modo, del Tempo, & de la Prolatione, & de i loro segni. | cap. 21 | 128 |
Della Sesquialtera. | cap. 22 | 129 |
Della Hemiolia maggiore, & della minore. | cap. 23 | 130 |
Modo di comporre la Musica sotto varij segni. | cap. 24 | 132 |
Del Punto. | cap. 25 | 133 |
LIBRO PRIMO DEL COMPENDIO DELL'ARTE DEL CONTRAPVNTO DEL R. M. ORATIO TIGRINI Canonico Aretino.
PROEMIO.
Che cosa sia Contrapunto, & perche sia così detto. Cap. I.
Harmonia, quello che sia, & di quante sorti. Cap. II.
Del Suono. Cap. III.
Che differenza sia tra 'l suono, & la voce. Cap. IIII.
Vox autem sonus est
quidam animati.
Di maniera che ogni voce è suono, non già per lo contrario, ogni suono è voce. Ma vediamo hora, che cosa sia Consonanza, & quello, che sia Dissonanza.
Della Conzonanza, & Dissonanza. Cap. V.
De quante sorti sia il Contrapunto. Cap. VI.
De gli Elementi, che compongono il Contrapunto. Cap. VII.
Diuisione delle sopradette Voci. Cap. VIII.
Quali Consonanze siano perfette, & quali imperfette. Cap. IX.
Dell'Vnisono. Cap. X.
Del Tuono. Cap. XI.
Del Semituono maggiore. Cap. XII.
Del Semituono minore. Cap. XIII.
Nuoua diuisione della Diapason fatta secondo la natura del numero harmonico, & collocata tra le chorde. C. D. E. F. G. a. . & c. Cap. XIIII.
Della Diapason, ouero Ottaua. Cap. XV.
Della Diapente, ò vero Quinta. Cap. XVI.
Della Diatessaron, ouero Quarta. Cap. XVII.
Delle Consonanze imperfette maggiori, & minori, & prima del Ditono ouero Terza maggiore. Cap. XVIII.
Del Semiditono, ouero Terza minore. Cap. XIX.
Dello Essachordo maggiore, ò uero Sesta maggiore. Cap. XX.
Dell'Essachordo minore, ò uero Sesta minore. Cap. XXI.
Della Diapente col Ditono, ò uero Settima maggiore. Cap. XXII.
Della Diapente col Semiditono, ò uero Settima minore. Cap. XXIII.
Che le Consonanze mescolate con le Dissonanze fanno l'Harmonia più diletteuole, & più grata all'vdito. Cap. XXIIII.
Per qual cagione l'Autore habbia seguito solo l'opinione di M. Gioseffo Zarlino intorno alle proportioni delle Consonanze. Cap. XXV.
Cuius liber, non cantoribus, sed solis Philosophis vtilis est.
Non dee dunque esser merauiglia alcuna, se 'l nostro Signor
Zarlino, essendo non meno Eccellente nella Prattica, che nella Theorica, come benissimo l'opere sue dimostrano, n'habbia ritrouato
la vera forma; Nè
anco dee parere impossibile, se fra tanti Scrittori, in così lungo spatio di tempo, da nessuno altro non siano state conosciute tali Proportioni: perche
questo, come si è detto, non solo è nato per la poca prattica, ma ancora,
perche acquietandosi alla sentenza di così graui Autori, non hanno fatto
altro paragone delle proportioni di tali Consonanze, nè cosi sottilmente
inuestigatone la verità con quello studio, & diligenza, c'hà fatto esso Signor
Zarlino; ilquale raccogliendo diuerse cose da i buoni Antichi, le ha non soGuido lib. 2.lo facilitate, ma anco n'ha ritrouate dell'altre di nuouo; con lequali non
solo ha molto bene aperto la strada à i virtuosi, che della Musica si dilettano, ma anco ha reso il suo pristino, & antico honore à così nobile Scienza,
la quale hormai con maestà, & decoro può veramente comparire tra l'altre
sue compagne, & sorelle.
LIBRO SECONDO DEL COMPENDIO DELL'ARTE DEL CONTRAPVNTO DEL R. M. ORATIO TIGRINI Canonico Aretino.
Che le Compositioni s'incomincino per Consonanza perfetta, Regola Prima. CAPITOLO PRIMO.
Che non si denno porre due Consonanze perfette del medesimo genere, l'vna dopò l'altra, che insieme ascendino, ò discendono senza mezo alcuno. Cap. II.
Che tra due Consonanze perfette del medesimo genere si ponga una imperfetta. Cap. III.
Che due, ò più Consonanze perfette dissimili, una dopò l'altra si possono fare. Cap. IIII.
Che due Consonanze perfette del medesimo genere l'una dopò l'altra possono constituirsi. Cap. V.
Che le parti procedano per mouimenti contrarij. Cap. VI.
Deteriores omnes sumus licentia
, volendosi saper bene, & esquisitamente l'ordine buono, che s'ha da tenere nel disporre le Consonanze, non conuiene, che s'incominci in modo alcuno dalle
cose, che si possono ammettere nelle Compositioni di tante voci, ma bene
da quelle che si denno fare prima à due, & poi à più voci, nelle quali, come
al suo luogo si dirà, tal cosa si sopporta dal sentimento nostro, che non si fa
in queste di due, & di tre voci: oltre che tutte quelle cose, che sono buone à
due voci, à quante più sono, tanto diuentano megliori; il che, come s'intenderà, non auiene per lo contrario, si come con particolari essempi allhora si dimostrerà, quando si verra alla particolare
descrittione di alcuni salti, che seranno buoni, & d'alcuni altri cattiui. Serà ben lecito andare dalla
Consonanza imperfetta, che sia minore di proportione della seguente,
quando le parti insieme ascendano, ouero descendano, pur che vna di esse
faccia il mouimento congiunto, & sia d'vn Semituono maggiore, in questo
modo.
Come da vna Consonanza imperfetta si deue andare a vna perfetta più uicina. Cap. VII.
Che ogni cantilena finisca in Consonanza perfetta. Cap. VIII.
Il modo, che dee tener ciascuno, che uoglia imparare à fare il Contrapunto. Cap. IX.
Modo da fare il Contrapunto diminuito. Cap. X.
Modo, che si deue tenere nelle Compositioni di due Voci. Cap. XI.
Per qual cagione non si sia trattato prima de i Modi, ò Tuoni innanti alle sopradette regole. Cap. XII.
Quello, che si ha da fare innanti, che si dia principio alla Compositione. Cap. XIII.
Del principio della Compositione. Cap. XIIII.
Modo, che si ha da tenere nel mezo della Compositione. Cap. XV.
Del fine della Compositione. Cap. XVI.
Modo di comporre à tre Voci. Cap. XVII.
- Dell'vnisono. Se la parte del Canto con quello del Basso serà in vnisonoPrimo. si farà, che quella dell'Alto sia in Terza di sopra, ò disotto.
- Della Quarta. Et se la parte del Canto serà con quella del Basso in vnaQuarta. Quarta, si metterà quella del Tenore in Terzo sotto il Basso.
- Della Quinta. Et se la parte del Canto con quella del Basso serà in vnaQuinta. Quinta, quella del Tenore serà in vna Terza sopra 'l detto Basso, che verrà à essere vna Terza di sotto à quella del Canto.
- Della Sesta. Et se la parte del Canto serà in Sesta sopra quella del Basso;Sesta. allhora si porrà la parte del Tenore vna Terza sopra il detto Basso.
- Dell'Ottaua. Et se la parte del Canto, & quella del Basso seranno disteseottaua. in Ottaua, allhora si porrà quella del Tenore vna Quinta, & anco vna Terza sopra il detto Basso.
- Della Decima. Et se la parte del Canto serà distesa per vna Decima soDecima.pra quella del Basso, quella del Tenore si potrà porre in Quinta, ò in ottaua sopra 'l detto Basso.
- Della Duodecima. Et se la parte del Canto con quella del Basso serà inDuodecima. Duodecima, si farà, che quella del Tenore sia in Decima con quella del Basso.
- Della Terza Decima. Et se la parte del Canto serà in Terza decima conTertiadecima. quella del Basso si farà, che quella del Tenore sia in Decima sopra il detto Basso.
Della Quintadecima à 3. Voci.
Modo, che s'ha da tenere nel comporre à quattro voci. Cap. XVIII.
Della Terza a quatro Voci.
Della Quarta.
Della Quinta.
Della Sesta.
Dell'Ottaua.
Della Decima.
Dell'Vndecima.
Della Duodecima.
Modo di comporre à più di quattro Voci. Cap. XIX.
Modo, che si dee tenere nello accommodare le parti della Compositione. Cap. XX.
Del Basso.
Del Tenore.
Dell'Alto.
Del Canto.
Descrittione di alcuni salti, che sono buoni, di alcuni cattiui, & d'alcuni altri dubbij. Cap. XXI.
Dell'Vnisono ad altri gradi.
Modo da fare, che tutti li salti cattiui, che uanno all'Vnisono diuentino buoni. Cap. XXII.
De i termini delle parti nelle compositioni. Cap. XXIII.
Modo, che s'ha da tenere nel mettere le parole sotto le Note. Cap. XXIIII.
Modo di riuedere le Compositioni, & emendarle da ogni sorte di errori. Cap. XXV.
LIBRO TERZO DEL COMPENDIO DELL'ARTE DEL CONTRAPVNTO DEL R. M. ORATIO TIGRINI Canonico Aretino.
Che la scienza della Musica nella cognitione della ragione è più chiara, & Illustre dell'atto, & dell'Opera. CAPITOLO PRIMO.
Modo, ò Tuono quello, che sia. Cap. II.
Che i Modi sono dodici, & sono diuisi in due parti, cioè Autentici, & Plagali. Cap. III.
Delle chorde finali. Cap. IIII.
Delle Sei chorde Confinali. Cap. V.
Dei Modi. Perfetti, Imperfetti, Più che perfetti, Misti, & Commisti. Cap. VI.
De i Principij di tutti i Modi. Cap. VII.
Della formatione, principij, Cadenze, & Natura del primo Modo. Cap. VIII.
Del Secondo Modo. Cap. IX.
Del Terzo Modo. Cap. X.
Del Quarto Modo. Cap. XI.
Del quinto Modo. Cap. XII.
Del sesto Modo. Cap. XIII.
Del Settimo Modo. Cap. XIIII.
Dell'Ottauo Modo Plagale. Cap. XV.
Del Nono Modo. Cap. XVI.
Del Decimo Modo. Cap. XVII.
Dell'Vndecimo Modo. Cap. XVIII.
Del Duodecimo Modo. Cap. XIX.
Epilogo de i termini di tutti i Dodici Modi per le chorde Regolari, & irregolari nella parte del Tenore. Cap. XX.
Termini de i Modi sopradetti nelle chorde regolari.
Termini de i Dodeci Modi per le chorde irregolari col mezo del b.
Della Cadenza; quello che ella sia; di quante sorti; & in che modo s'habbia à usare nelle Compositioni. Cap. XXI.
Delle Cadenze terminate per Ottaua. Cap. XXII.
Della Cadenza terminata per Quinta, ò per Terza, ouero per altra Consonanza. Cap. XXIII.
Delle Cadenze naturali, & accidentali, che fuggono la Conclusione. Cap. XXIIII.
Che non si faccino le Cadenze tutte Consonanti sincopate, ò col punto, nè si ponga la Diapente superflua in luogo della uera. Cap. XXV.
Delle Cadenze à tre, à Quattro, à cinque, & à sei uoci. Cap. XXVI.
Essempio delle Cadenze à tre Voci.
page 80Essempi delle Cadenze à quattro Voci.
page 81 Et se bene le Cadenze a quatro voci sono poste solamente ne i sopra scritti luoghi; nondimeno si possono fare anco in qualunque altro luogo, oue tornerà più commodo, & il modo di che serà composta la cantilena ricercherà; il simigliante s'intenderà ancora dell'altre seguenti di cinque, & di sei voci, le quali si porranno ne i sottoposti essempi.Cadenze à cinque in C. sol fa vt.
Cadenze à cinque in D. sol re.
Cadenze à cinque in e la, mi.
Cadenze à cinque in F. fa vt.
Cadenze à cinque in g. sol re vt.
Cadenze à cinque in a. la, mi, re.
Essempi delle Cadenze à sei voci.
Cadenze à sei voci.
Cadenze à sei voci.
Cadenze à sei voci.
Che le Cadenze si faccino regolatamente, & secondo ch'il Modo, ouero Tuono ricerca. Cap. XXVII.
Modo di conoscere qual si uoglia Compositione di che Modo ella sia dalla Cadenza finale nella parte del Tenore. Cap. XXVIII.
Modo di conoscere i Modi dalla parte del Basso per la Cadenza finale nelle corde regolari. Cap. XXIX.
Bassus alit
voces, ingrassat, fundat, & auget.
Essendosi dati gli essempi di tutte
le Cadenze finali del Tenore per le chorde regolari: per maggiore intelligenza si daranno anco gli essempi di tutte le finali della parte del Basso per
le medesime chorde regolari: acciò mediante l'una, & l'altra di queste due
Parti, ciascuno possa facilissimamente sapere, & conoscere in un subito
ogni compositione di qual Modo, ò Tuono ella sia.
Modi di conoscere i Modi trasportati col mezo del b. dalla parte del Tenore. Cap. XXX.
Modo di conoscere i Modi trasportati col mezo del b. nella parte del Basso. Cap. XXXI.
Delli Duodici Modi nuouamente posti in consideratione dall'Eccellentissimo M. Gioseffo Zarlino. Cap. XXXII.
- Il Primo Modo è quello, che è contenuto tra la prima specie della Diapason harmonicamente diuisa, come in questo essempio. page 101
- Il Secondo è quello, che si troua tra la quinta specie della Diapason arithmeticamente diuisa; come in questo essempio.
- Il Terzo è quello, che è contenuto tra la seconda specie della Diapason harmonicamente diuisa; come in questo essempio.
- Il Quarto è quello, che si troua tra la sesta specie della Diapason arithmeticamente diuisa; come nel presente essempio.
- Il Quinto è quello, che è posto tra la terza specie della Diapason harmonicamente diuisa; come in questo essempio.
- Il Sesto è quello, che è collocato tra la settima specie della Diapason arithmeticamente diuisa; come in questo essempio.
- Il Settimo è quello, che si troua tra la quarta specie della Diapason harmonicamente diuisa; come in questo essempio.
- L'Ottauo è quello, che si troua tra la prima specie della Diapason arithmeticamente diuisa; come in questo essempio.
- Il Nono è quello, che si troua tra la quinta specie della Diapason harmonicamente diuisa; come in questo essempio.
- Il Decimo è quello, che si troua tra la seconda specie della Diapason arithmeticamente diuisa; come in questo essempio.
- L'Vndecimo è quello, che si troua nella sesta specie della Diapason harmonicamente diuisa; come in questo essempio.
- Il Duodecimo è quello, che si troua nella terza specie della Diapason arithmeticamente diuisa; come in questo essempio.
LIBRO QVARTO DEL COMPENDIO DELL' ARTE DEL CONTRAPVNTO DEL R. M. ORATIO TIGRINI Canonico Aretino.
Che l'Arte del Contrapunto tanto è più bella, & di maggiore istima, quanto che è messa in uso più nobile. CAPITOLO PRIMO.
Delle Fughe, Conseguenze, ouero Reditte, & prima delle Fughe legate. Cap. II.
Fuga legata all'Vnisono.
Delle Fughe sciolte. Cap. III.
Fuga sciolta, la quale sempre procede per le medesime voci, con varie sorti di figure.
Delle Fughe sciolte alla riuerscia. Cap. IIII.
Della Imitatione. Cap. V.
Del Contrapunto doppio alla Duodecima. Cap. VI.
- 1. La Prima è; che mai nella parte principale si porrà la Sesta: perche nella replica non fa Consonanza.
- 2. La Seconda; non si constituiranno mai le parti tanto lontane l'vna dall'altra, che passino la Decima.
- 3. La Terza; non si porrà mai la parte acuta in luogo della graue, nè la graue nel luogo della acuta: perche non solo le parti, che passano la Duodecima fanno dissonanza nella replica, ma tutte quelle ancora, che occupano il luogo dell'altra.
- 4. La Quarta; Non si faranno mai Sincope, nelle quali interuenga la Settima; ma si potranno ben farle, che c'interuenga la Seconda, ò la Quarta. page 110
- 5. La Quinta & vltima. Non si porrà mai nel principale la Decima minore, dopò la quale seguiti l'Ottaua, ò la Duodecima; Nè la Terza minore auanti l'Vnisono; Nè la Quinta, quando le parti procedino con mouimenti contrarij: perciò che essendo in tal modo poste, ne viene à seguire il Tritono, ouero qualche altro inconueniente tra le parti.
Modo di comporre un Canto, nel quale una parte incominci nel fine, & l'altra nel principio in un medesimo tempo. Cap. VII.
Modo di fare una Compositione, che si possa cantare à uoce piena, & à uoce mutata. Cap. VIII.
Essempio della Compositione à Quattro Voci, nella quale il Soprano è mutabile per vna Ottaua di sotto.
Modo di fare una Compositione à Voci pari, la quale si possa cantare ancora à Voci puerili. Cap. IX.
Modo di comporre sopra il Canto fermo. Cap. X.
Modo di fare il Contrapunto alla mente sopra 'l Canto fermo. Cap. XI.
Modo di fare le Fughe sopra il Canto fermo. Cap. XII.
Modo di fugare, quando la parte del Canto fermo farà il mouimento separato di Terza. Cap. XIII.
Modo di fugare, quando la parte del Canto fermo ascende, ò discende per mouimento separato di Quarta. Cap. XIIII.
Modo di fugare quando la parte del Canto fermo procederà con mouimento separato di Quinta. Cap. XV.
Della Battuta. Cap. XVI.
Che cosa sia Sincopa, & in che modo si faccia nelle Compositioni. Cap. XVII.
Delle Pause. Cap. XVIII.
Delle legature delle Note. Cap. XIX.
Della perfettione, & imperfettione delle Note. Cap.. XX.
Del Modo, del Tempo, della Prolatione, & del loro segni. Cap. XXI.
Della Sesquialtera. Cap. XXII.
Della Hemiolia maggiore, & della minore. Cap. XXIII.
Modo di comporre la Musica sotto uarij segni. Cap. XXIIII.
Del Punto. Cap. XXV.
OmneOrat. in Arte
poet.
tulit punctum, Qui miscuit vtile dulci delectando, pariterque monendo
;
Parendomi hormai tempo di dare fine al nostro breue Compendio, nel
quale à me non pare, che si sia lasciato indietro cosa alcuna appartenente
all'Arte del Contrapunto; piaccia à Dio, che di questa mia fatica io riporti tutti i punti, & che hauendo mescolato l'vtile col piacere, se non ho dilettato, non habbi almeno offeso le purgatissime orecchie de i giuditiosi,
& benigni Lettori, à i quali per non essere più tedioso, rendendo gratie à
Dio larghissimo donatore di tutti i beni, farò